Sveglia alle 5.30 di mattina. Spalanco gli occhi e spengo quella musichetta infernale del cellulare. Come ogni giorno mi riprometto di cercare una sveglia decente, che magari intona una bella canzone briosa e piena di energia stimolante. Invece no, quella canzoncina idiota mi fa solo venir voglia di rotolarmi sotto le coperte e continuare a sbavare sul cuscino come facevo un attimo prima. Poi in un batter d'occhio ci ripenso, ricordandomi tutte le mie responsabilità che consistono nell'unico fatto di aver speso 700 euro per andare all'università. Che cazzo di idea. Allora scendo giù dalla scaletta del letto a castello e per poco non mi ammazzo, per via dei muscoli ancora flosci e dormienti. Ebbene sì. Io a vent'anni dormo ancora sul letto a castello. Uno dei difettucci della mia cazzutissima vita. Mi avvio in bagno faccio quel che devo fare, mi lavo, mi vesto, tento di mettermi il mascara e mi macchio le palpebre di nero. Truccarmi non è mai stato il mio forte, ma come dicono mia madre e mia sorella "E' ora che ti dai un contegno". Senza mascara spavento i bambini per strada. Quella roba appiccicosa sulle ciglia a quanto pare fa una bella differenza. Insomma dopo essermi data un filo di "contegno", faccio colazione. Tazzone enorme al grado massimo con un filo di caffè e tanto latte fino al bordo. Dio che goduria. Poi rovisto nella credenza. Che palle non c'è niente di sfizioso. Agguanto una brioche all'albicocca dopo aver scartato quella vuota. E' morbida e la marmellata è buona, ma finisce troppo in fretta. Prendo dei cracker, un'insalata già pronta e la bottiglietta d'acqua come pranzo al sacco. Poi mi fermo davanti alla credenza. Devo decidere in fretta. Mi sta chiamando la sento. "Vaffanculo!" dico ad alta voce e poi apro l'armadio e prendo la brioche vuota che avevo scartato. Esco di casa e l'azzanno come se fosse la prima cosa che mangiassi dopo mesi. Dio non sono normale.
STAI LEGGENDO
Pensieri di una squilibrata
HumorUna ragazza come tante e i suoi pensieri strambi in diversi contesti