Spirito natalizio cercasi - 02

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In televisione ti fanno vedere la famigliola felice, che compra gli ingredienti per il cenone, con un bimbo seduto nel carrello che la mamma spinge e uno che cammina tranquillo dando la mano al suo papà. Passano per i corridoi del supermercato e i bambini ammirano i giocattoli sugli scaffali senza fare una piega. Poi il bambino che cammina, guarda in faccia il papà e gli indica una macchina telecomandata quattro volte più grande di lui e gli dice:

"Papà guarda! Babbo Natale mi porterà quel gioco!"

La realtà la conosciamo tutti. Al centro commerciale si è testimoni del vero spirito natalizio. Gente che si fionda sulle montagne di panettone e pandoro convinta che costi meno della settimana prima, quando in realtà il prezzo è diminuito di 5 centesimi. Nonne che fanno scorte di farina, zucchero e uova per fare i dolci tipici natalizi. Padri che fissano gli alberi di Natale in esposizione per capire se sia meglio compare quello più grande in offerta o quello più piccolo che costa di meno. Madri che ancora non sanno chi inviteranno per la cena di Natale, che comprano ogni tipo di carne possibile immaginabile. Ma più eclatanti di tutti sono i bambini. Quegli esseri così piccoli e carini che due volte all'anno (Compleanno e Natale) sembrano posseduti. I genitori cercano di evitare il reparto giocattoli, ma loro hanno orecchie e occhi ben sviluppati. La mamma cerca di convincerli che i giochi lì non ci sono, il padre li distrae facendo loro vedere qualche dolcetto. Ma poi loro vedono in lontananza quei due colori accesi, che a dicembre occupano tutto il supermercato. Il rosa e il blu. Allora si fiondano in quel corridoio e iniziano le urla.

"Papà, Papà! Per Natale voglio quello!"

"Mamma, mamma! Voglio anche questo!"

"Mamma, papà voglio tutto!"

I genitori disperati, sono costretti a tirare i loro figli per le braccia, mentre gridano, urlano e piangono. Li vedi tutti rossi in faccia coi lacrimoni che scendono giù dalle guance, il moccolo ben visibile e i denti scoperti come se ringhiassero. Poi passano dei nonni o persone che non hanno mai avuto figli che guardano il genitore in preda allo sclero totale per trascinare via il proprio figlio, e li senti dire.

"Ma guarda come tratta suo figlio quella!"

"Mio Dio che padre manesco"

Allora il genitore umiliato tira una sculacciata al figlio, si fionda alla cassa e si ripromette di ritornare da solo.


Pensieri di una squilibrataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora