Il Ballo del Ceppo.

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Passavano i giorni, il Ballo del ceppo era vicino ormai.
Harry e Ron erano più depressi che mai, Hermione già faceva il conto alla rovescia.
Da quella sera, si era convinta di essersi innamorata di Fred: non vedeva l'ora di ballare insieme a lui, indossare un abito lungo, elegante, non vedeva l'ora di sentirsi una principessa, per la prima volta.
Lei non era tipo da questa cose: essere cresciuta con Harry, Ron e i suoi fratelli, l'aveva temperata: non era una di quelle ragazze rammollite, che pensavano solo alle cose stupide. Era una ragazza seria, decisa, spontanea, anche un po' saccente di suo e forse anche l'influenza di Ginny, che anche era stata moderata dai suoi fratelli, l'aveva resa ancor più forte.
Ma forse per un volta anche lei poteva lasciarsi andare.
Ma il suo cuore era diviso a metà: da una parte non vedeva l'ora di ballare con Fred, ma allo stesso tempo si sentiva in colpa per via di Ron.
Sapeva che infondo lui provava qualcosa per lei e non poteva immaginarsi la sua reazione quando avrebbe visto la sua amata ballare nientepopodimeno che con suo fratello, che probabilmente aveva anche intuito i suoi sentimenti; questo turbava Hermione, sicuramente Fred sapeva del loro rapporto, come mai aveva deciso di fare questo tiro mancino a Ron? Era rimasto a corto di ragazze? Ma a Hermione non sembrava: se voleva solo una ragazza, avrebbe potuto farlo senza invitarla a una passeggiata notturna.
In più Ron continuava a chiederle con chi andasse al Ballo: dopo un po' Harry ci aveva rinunciato, dato che Hermione rispondeva sempre allo stesso modo: "lo vedrai".
Era preoccupata anche perchè aveva paura che questa coppia potesse mettere fine all'amicizia di Ron e Hermione, e avrebbe anche potuto far nascere una grande lite tra i Weasley. Decise di parlarne con Ginny.
Un giovedì sera (ultima settimana di scuola) Hermione si sedette su una delle poltroncine nell'angolo della Sala Comune con Ginny, e le raccontò dei suoi turbamenti.
"Lascia perdere Ron!" rispose Ginny, "poteva invitarti prima, aveva anche più occasioni di Fred! Non deve prendersela con te, e poi lascialo stare e divertiti quella sera mi raccomando!"
"Si, ma se..."
"Niente se!"

L'ultimo giorno di scuola passò velocemente.
La madre di Hermione le inviò il suo abito per il Ballo: un po' scollato sulla schiena, stretto in vita, di un morbido tessuto blu pervinca.
Aveva già programmato di farsi qualche incantesimo ai capelli, per renderli lisci e lucenti.
Intanto lei e Fred non parlarono più tanto: si salutavano e a volta conversavano insieme a George, Harry, Ron e Ginny, o si scambiavano occhiolini.

La seconda sera delle vacanze si trovò da sola con Harry.
"Manca un giorno al Ballo!" esclamò Hermione.
"Già, che allegria..."
"Dai Harry! Scommetto che ti divertirai!"
"Non penso...tu piuttosto? Con chi ci vai?"
Hermione lo guardò: era per caso arrivato il momento di rivelare l'identità del suo cavaliere ad harry?
"Va bene, se non vuoi dirmelo ok, ma non capisco perchè fai così! Sei una delle ragazze più carine del nostro anno!"
"Harry...io ho paura"
"Paura?", era sorpreso.
"Si...capirai quando vedrai il mio accompagnatore! Ho paura di generare litigi e battibecchi!"
"Hermione, mi preoccupi, cosa succede? Con chi vai a questo maledetto Ballo?"
"Non ti dirò chi è, ma ti chiedo un solo favore: cerca di spiegare a Ron che arrabbiarsi è inutile!"
"Arrabbiarsi? Ma cosa..."
"Devo andare, ciao Harry!"
Il giorno dopo Harry Ron e Hermione fecero una passeggiata a Hogsmeade: nevicava dalla sera precedente, i teneri tetti delle case erano tutti bianchi, i ragazzi si coprivano con sciarpe e cappelli delle loro case, e si rifugiavano nei negozi, le guance arrossate.
Il terzetto si fermò davanti a Mielandia. Avevano comprato così tanti dolci che decisero di saltare la tappa Tre Manici di Scopa, e cominciarono a ingozzarsi di Cioccorane e Calderotti.
A un certo punto passarono davanti a loro i gemelli.
"Sai cosa può rovinare un tenero pomeriggio tra amici, George?"
"No, non lo so Fred"
"Beh, chiediamolo a questi tre!"
Gli tirarono addosso tanta di quella neve che i capelli di Hermione si bagnarono completamente.
La battaglia era iniziata: il trio contro il duo. Palle di neve volavano a destra e a manca, Hermione quasi non ci vedeva più.
Dopo dieci minuti tutti caddero seduti sulla neve, stanchi.
"Beh, torniamo al castello?" Propose George.
"Ci sto" rispose Harry, e Ron annuì.
Si alzarono e si diressero verso il castello.
Hermione camminava lentamente dietro si ragazzi: avevano iniziato a parlare di Quidditch, e a lei annoiava tanto quello sport...
Arrivati Hermione decise di salire prima in dormitorio per prepararsi.
Fece un bel bagno caldo, così rilassante, caldo e accogliente rispetto alla neve fredda, finì per addormentarsi nella vasca profumata di rose...
Hermione si svegliò tempo dopo, preoccupata. Era in ritardo?!
Con un rapido tocco di bacchetta si asciugò e adoperò gli incantesimi imparati da Lavanda e Calì.
Legò in un nodo elegante dietro la testa la grande massa di capelli, e indossò l'abito.
Decise di guardarsi allo specchio per vedere il risultato finale.
I capelli non erano più cespugliosi, ma setosi e lucidi. Poteva andare.
Indossò le scarpe e guardò l'orologio: le 9:15.
Per la barba di Merlino! Il ballo era cominciato da dieci minuti!
Mise gli ultimi nastri in testa e corse giù dal dormitorio.
Molte ragazze di Beuxbatons le lanciavano occhiate stranite mentre correva.
Ma Fred? Dove era finito? A pensarci bene non si era di dati un appuntamento per quel giorno...
Arrivò alle scale della Sala Grande e si nascose per un momento dietro una tenda per riprendere fiato.
Uscita dalla tenda si fermò ad ammirare la bellezza della Sala Grande: sculture di ghiaccio in onore delle quattro case ornavano i quattro tavoli del buffet.
Vide Fleur Delacour lamentarsi, come al solito: "a Beuxbatons le sculture sono il doppio".
Sembrava tutto perfetto ma, dove era Fred?!

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