【𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟓】Firefly

172 9 13
                                    

⚠️Storia originale di
tbhyourelame
su Ao3⚠️

Questa è solamente una traduzione, i diritti vanno tutti all'autrice/ore.
Fatemi notare errori.
┗━━━                         ━━━┛








Capitolo 5
Lucciola



⋆⁺₊⋆ ☾⋆⁺₊



𓅇     "Sì. Perché ne hai fatto la tua responsabilità, quando mi hai mandato quel messaggio."

Il corpo di Dream si allontana da George prima che lui si renda conto del suo movimento; il respiro affannoso gli si blocca nel petto, la suola della scarpa che trascina all'indietro sul pavimento, le labbra che si separano in un rinculo senza parole. Il suo volto è caldo per la vergogna.

Il messaggio.

George l'ha detto come se non se lo ricordasse, come se non l'avessero analizzato pezzo per pezzo al telefono, e Dream non si fosse scusato abbastanza o non avesse passato settimane a cercare di rimediare.

È dura tirare fuori l'argomento adesso. Sa che George lo sa, perché la sua espressione fredda si trasforma in una nuova espressione di rammarico per le sue stesse parole. La bocca di George si apre, le parole affondano e Dream la rivede; lo strano sguardo addolcito delle scuse che si scrive sul suo volto. Ma non basta a fargli dimenticare l'accusa che aleggia nell'aria.

Nessuno dei due arriva a riprendersela, e questa colpisce nuovamente Dream in una ferita mezza rimarginata.

Non puoi cancellarlo, Clay. Il petto gli duole per il ricordo. Vuoi rimanere bloccato nel passato o vuoi andare avanti?

"Quello—" La voce di George vacilla. "È venuto fuori male."

Dream lo fissa e dice, "Ah sì."

"Hey Dream," il forte saluto di Sapnap irrompe nel loro corridoio senza preavviso, "abbiamo provato questo tipo di—"

La loro attenzione corre a vederlo mentre si ferma, a diversi metri di distanza, con un cartone di succo di frutta in mano e gli occhi spalancati. Dream giura di essere il migliore amico di un uomo spugna troppo attento, perché Sapnap sembra assorbire immediatamente il disagio che si respira nell'aria.

"Oh." Si schiarisce la gola. "Scusate. Ero solo—scusate."

Muove goffamente il cartone tra le mani, gli occhi saltano tra Dream e George. Il succo sbatte contro il cartone.

Per un momento, nessuno parla. Dream deve ricordarsi che sono qui, in un negozio di alimentari, non in un luogo di reazioni e impulsività.

"Ancora con il succo d'arancia," osserva rigido. "Perché continui a comprarlo se non lo bevi?"

Sapnap aggrotta le sopracciglia. "Io lo bevo."

"Non è vero. Io la bevo."

"Ne berrò un po'," propone George. Sta ancora parlando a bassa voce.

Sapnap gli fa un gesto drammatico e passa in mezzo a loro per metterlo nel carrello. "Questa è decisamente l'ultima cosa di cui avevamo bisogno."

HeliumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora