Capitolo 11

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These voices in my head are screaming run now.
I'm praying that they're humain.

Entrai nella sala, dove Molly stava sistemando dei documenti in una cartella.

-Eccomi-

Si voltò e mi sorrise velocemente, indaffarata com'era.

-Prego vieni a sederti-

Mentre mi avvicinavo, lei proseguiva :

-Allora sei contenta che i tuoi genitori siano venuti? A quanto ne so io doveva essere una sorpresa. -

-Si, infatti lo é stata. Non mi aspettavo che venissero oggi. - ribattei.

-Una giornata da non dimenticare, vero? -

Annuii, sconfortata.

-Si beh, spero di non scordarmela. Ma mia madre ci ha già pensato- le mostrai il mio polso, ornato solo dal bracciale che mia madre aveva fatto per me.

-Si tua madre me ne ha parlato. Lo sai... I gioielli sono vietati qui-

Un nodo mi si formò alla gola.

-Ma ho rassicurato tua madre che bracciali come quello non potrebbero fare del male a nessuno.-

- Ah non sapevo fossero vietati-

-Oggetti come anelli ed orecchini, collane possono diventare degli oggetti pericolosi per sé stessi e per gli altri -

Scossi la testa, in segno di assenso.

Molly lasciò andare un gran respiro, sembrava esausta.

-É così dura? - le chiesi.

Lei mi guardò confusa, non capendo.

-Lavorare con...noi, intendo.- precisai.

-Nessuno mia aveva mai fatto questa domanda - per un momento sembrai indisposta e troppo curiosa, ma lei mi sorrise con fare rassicurante.

-Ma, devo ammettere di si.
Ognuno qui hai proprio problemi i propri bisogni, la sua vita, la sua storia. Insomma l' 80 % dei casi in questo centro, sono dovuti a delle cose passate, vissute.

-Altre invece sono lì da sempre. In più bisogna imparare a conoscere la persona che ti sta davanti, imparare le sue debolezze, i punti forti. Devi apprendere a come approcciarti in modo diverso per ogni persona diversa.-

Tirò un respiro, per concludere il discorso.

-Quindi si lavorare con voi può essere molto esaustivo, ma allo stesso tempo piacevole. -

Mi sorrise.

Picchiettò le dita sul tavolo e poi esclamò :

-Bene penso che ora possiamo cominciare - cominciò a tirare fuori dei voglio tagliati in piccoli rettangoli, quando qualcuno bussò alla porta.

-Si ? - disse abbastanza forte in modo che la sentissero dall'altra parte della porta.

Sentii un respiro affannato, mentre il diretto interessato entrava nella stanza, mi voltai e vidi il ricciolino.

-Buongiorno Blake - disse Molly con tono interrogatorio.

-Ciao, Molly sono venuto a darti i fascicoli che mi avevi chiesto ieri- disse avvicinandosi.

Quando arrivò al mio fianco lo salutai dal basso e lui mi rispose con un cenno del capo sorridendomi.

-Ciao hermosa. -

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