Capitolo 25

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Non avevo mai provato una sensazione del genere, nemmeno quando ci eravamo baciati la prima volta. Certo, c'era dell'attrazione, la cosiddetta "chimica", ma mai così. Era qualcosa di così dolce. Così spontaneo, così inaspettato.

"Vieni" Istruisce Harry allargando le braccia.

Mi rifugio nel suo petto e ci accoccoliamo sul divano.

"Cos'è successo oggi, Amanda?" Mi chiede disegnandomi dei cerchi sul braccio, coperto dalla mia maglia bianca.

Per un momento, ho scordato che cosa è successo oggi.

"Niente.." Sussurro.

"Andiamo, parla" Mi dice scansandosi e girandosi verso di me.

Mi sistemo per guardarlo.

"Possiamo parlare davanti ad una sigaretta?" Chiedo.

Annuisce ed entrambi ci alziamo.

"E dove la vorresti fumare?" Mi chiede lui finche saliamo le scale.

"In camera mia, non possiamo di certo uscire con questo tempo" Rispondo ovvia.

Entro in camera e spalanco i balconi. Il cielo è nero come la pece e continua a piovere da non so quante ore.

Prendo due coperte, ed una la passo ad Harry.

"Cosa ci devo fare con questa?" Mi chiede prendendola in mano.

"Fumeremo davanti al balcone, e fuori fa freddissimo ed è meglio se ti copri" Dico prendendo il pacchetto di sigarette dal mio comodino. Le mettevo sempre qui per evitare che papà me le finisse tutte.

Mi siedo sul pavimento, proprio davanti al balcone spalancato. Mi avvolgo la coperta sulle spalle ed accendo una sigaretta.

Harry mi imita e gli passo il pacchetto.

"Grazie.." Mormora accendendola.

"Cosa è successo oggi?" Mi chiede di nuovo, buttando fuori una nuvola di fumo.

"Non è stata proprio la mia giornata ideale" Dico sospirando e guardando la via ricoperta dagli alberi.

"E perché?" Chiede ancora.

Fa troppe domande.

Decido di prendere in mano la situazione, almeno mi avrebbe lasciato in pace con le sue stupide domande da agente del FBI.

"Quando te ne sei andato, stamattina, Niall mi ha chiamato e mi ha chiesto di raggiungerli alla casa della confraternita. Quando ero fuori, Zayn mi è venuto a parlare tutto arrabbiato. E, ti dico, non capisco perché se la prende tanto" Quasi urlo all'ultima frase e butto il mozzicone giù per il balcone.

"Se la prende per cosa?" Chiede Harry buttando, pure lui, la sigaretta.

"Perché voi maschi siete così insopportabili. Avete questo senso di comando sulle altre persone e non fate altro che uccidervi di parole tra di voi. Ed io, che sono una femmina, sono stata messa in mezzo alle vostre litigate da bambine delle elementari" Rispondo seccata mettendomi un'altra sigaretta tra le labbra.

"La soluzione non è fumare" Mi dice prendendo la mia sigaretta.

Sbuffo e mi copro di più con la coperta.

"Perché hai detto quelle cose a Zayn? Dovevo essere un altro tuo premio?" Sputo.

"No.." Mormora.

Non lo lascio finire che vado all'attacco.

"Beh, e allora perché? Zayn mi ha letteralmente attaccato ed io odio queste cose. Odio le persone che parlano alle mie spalle e che mi vengano nascoste le cose, soprattutto" Dico slegando la treccia.

Can we grow up together? •H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora