Capitolo 32

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Amanda's POV

Non posso credere che Harry mi abbia lasciata qui da sola, a casa sua. Non so che cosa fare, non so dove stare.

Quando Harry sbatte la porte, mi catapulto letteralmente verso il mio vestito e lo infilo frettolosamente. Metto sopra la felpa di Harry perché il mio cappottino l'ho lasciato a casa della confraternita, ovviamente.

Esco di casa e cerco di chiudere la casa facendo del mio meglio. Per fortuna la porta è blindata e si apre solo con la chiave.

Prendo le scale  e corro giù.

Quando apro la porta vedo Harry che apre la porteria della macchina e sale. Mi nascondo dietro questa e aspetto che parte.

Quando sento il rombo della macchina esco e comincio a seguire Harry.

Va tremendamente piano e sono costretta a nascondermi dietro agli alberi per evitare di essere vista.

Si addentra in una brutta via e, a quel punto, voglio girare i tacchi e andarmene.

Ma il mio orgoglio schifoso mi dice che sono codarda se lo faccio e quindi proseguo.

La macchina di Harry è scomparsa e mi trovo davanti un locale con la scritta 'pub' che lampeggia.

Entro dentro e l'odore di sigaretta e di alcool mi apre le narici. Fa tremendamente caldo e sono costretta a togliere la felpa, anche se non vorrei. C'è gente brutta qui e spero con tutto il mio cuore che Harry non sia qui e che io abbia sbagliato posto.

Tengo la felpa tra le braccia cercando di farmi più piccola, ma con questo vestito blu elettrico è impossibile non notarmi.

Bene.

Mi sciolgo i capelli ancora bagnati per cercare di nascondermi di più.

 Ma faccio solo peggio perché un ragazzone mi si avvicina.

"Su chi hai scommesso, bambina?" Mi chiede.

"Su nessuno" Dico cercando di guardare oltre di lui.

"Sai chi gareggia?" Mi chiede.

"No" Sputo.

"Questa sera abbiamo il grande Harry Styles" Esclama.

A quel nome rabbrividisco.

"Quel ragazzino è una belva. Sembra tanto buono, ma fa a tutti il culo" Ride.

"Con chi combatte?" Chiedo preoccupata.

"Carl, il fattone. Ma stai tranquilla, Styles vince sempre. E poi, Carl è una femminuccia quindi non ti devi preoccupare, biondina" Dice toccandomi la spalla.

"Okay.." Mormoro.

Mi allontano da lui per cercare un posto vicino al ring. Mi siedo in un tavolino nascosto dietro l'angolo, al buio, e aspetto che l'arbitro dica i loro nomi. Il ring è abbastanza ridicolo. Un palco contornato di elastici neri improvvisati.

Andiamo di bene in meglio, insomma.

"Buonasera a tutti quanti. Quello di questa sera è un grande incontro. Abbiamo qui Harry, signori!" Urla l'arbitro.

Un boato esplode ed Harry sale sul ring. Non guarda nessuno, cerca di concentrarsi su qualcosa.

"E Carl!" Urla ancora.

Carl sale sul ring ed io mi alzo per vedere meglio. La gente si è accalcata sotto il ring e non riesco a vedere bene.

Il problema è che Carl mi vede e mi rivolge un sorriso malizioso.

Can we grow up together? •H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora