Capitolo 2

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Dopo che io e Josephine abbiamo sistemato tutte le nostre cose, andiamo a prendere qualcosa alla mensa del primo piano. Prendiamo due panini, dell'acqua e ci dirigiamo verso i tavoli in giardino.

"Josephine.." La chiamo io, ma vengo immediatamente interrotta dalla sua voce. 

"Chiamami Jos." Mi corregge lei, sorridendomi. 

"Okay, Josep.. Jos. Per caso qui c'è un posto dove si può fumare? Oggi non ho fumato nemmeno una sigaretta e sto impazzendo. Devo scaricare la tensione" Ci sediamo su un tavolino dietro ad un albero. Jos beve un sorso d'acqua e si gratta la tempia.

"Ho sentito dire da qualche studente che c'è uno spiazzo fatto apposta per i fumatori, ma penso che sia frequentato anche dalla compagnia bella di spinelli. Quindi, se vuoi possiamo uscire dal campus e quando siamo fuori ce ne fumiamo qualcuna" Mi sorride "Poi penso che nelle nostre camere si possa. Cioè, se apriamo le finestre, di sera e ci rannicchiamo un po' non penso ci vedano." Incomincia a mangiare pure lei.

Annuisco e continuo l'assalto al mio panino. Sono immersa nei miei pensieri quando Jos dice qualcosa. "Amanda! Amanda!" Strilla lei. 

"Cosa?" La guardo stranita, non capendo il suo entusiasmo. 

"Non sai cosa mi è appena successo! Promettimi che non mi dirai di no" La guardo con sguardo interrogativo mentre mi fa gli occhi dolci.

"Dipende.." Bevo un sorso d'acqua e mi sistemo meglio per vedere che cosa mi sta per proporre questa piccola ragazza entusiasta. 

"Beh, lo sai che io amo le feste. Prima, mentre tornavo alla nostra stanza, ho incontrato un po' di persone con cui mi sono scambiata i numeri di telefono. Uno di questi si chiama Niall ed è davvero troppo carino! Comunque, mi ha chiesto se sta sera posso andare ad una festa alla casa della confraternita. Come immaginerai, io non andrò da sola perché non conosco nessuno- ma sarebbe un'opportunità per entrambe per conoscere persone nuove e integrarci nella scuola. Che ne dici? Perché se tu non vuoi, io non ci vado.." Abbassa lo sguardo e tira il labbro inferiore tra i denti.

Non voglio che non vada a quella festa, proprio lei che ama queste cose, ma non voglio nemmeno andarci. Così mi invento la prima palla che mi viene in mente.

"Beh, io.. io non ho un vestito da mettermi. Cioè si, ma non so se andrebbe bene e non vorrei sembrare ridicola." Pessima, ecco cosa sono. Non so mentire.

"Oh, ma se questo è il problema ti puoi affidare a me!" Si alza e corre verso la mia direzione.

"Ti farò bellissima e tutto il resto!" Batte le mani e poi le congiunge, riprendendo quell'espressione da cane bastonato.

"Io.. Jos.. Okay" Sospiro e mi sciolgo la coda di cavallo che avevo attirando l'attenzione della ragazza seduta davanti a me. 

"Wow, Amanda. I tuoi capelli sono lunghissimi e biondissimi" Dice lei, rilasciando un piccolo grido.

"Grazie, ma non illuderti, sono tinti. Sarebbero più scuri, ma non si addicevano alla mia carnagione chiara."

"Oh, ma non ti abbronzi proprio mai?" Sbuffa una risata.

"No, Jos. Mio padre ha origini nordiche e loro sono bianchissimi. Ho preso da lui altezza, colore di pelle e occhi. Ma i capelli da mia mamma." Mi porto i capelli davanti, come se mi facessero da scudo.

"Beh, sono davvero bellissimi e pure tu. Non hai fatto male a tingerli, sono belli pure così. Allora questa sigaretta?"

Non me lo faccio ripetere due volte che mi precipito fuori dal campus, seguita da Jos che corre con le sue gambine corte.

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Can we grow up together? •H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora