9.Irina

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Il sole penetrava dalla piccola e insignificante fessura lasciata dalle lunghe tende, la finestra orizzontale era leggermente aperta ed entrava una brezza d'aria fredda. 

Aprii così gli occhi, notando che ero su un letto a baldacchino, in forma di Lupo, che strano non ero nel bosco?

Osservo ciò che mi circonda, la stanza è enorme e il suo arredamento è casual. Letto a baldacchino, una libreria, una scrivania su cui è posizionato un Mc e un armadio a tre ante nero. Chissà di chi è questa stanza. Decido di alzarmi e noto che ho una fascia con delle piccole macchie di sangue che mi avvolge l'ampio torace, almeno ero stata medicata, e mi trasformo. 

Ora che ricordo ieri io e i cuccioli siamo stati attaccati dal loro stesso Branco, che scandalo ma com'era possibile che avessero seriamente pensato che io li avessi rapiti! Sicuramente se sono stata medicata e se sono in una delle loro stanze e con la finestra aperta è perchè sicuramente non sono una prigioniera, così decido di esplorare un pò la stanza e scopro la presenza di un bagno.

Finalmente, è da quando sono in viaggio che non mi faccio una doccia decente!

Il bagno ha le pareti di un color panna, è un colore così delicato, mi guardo attorno e noto immediatamente la doccia, decido di mettermi dentro e darmi una ripulita. Una volta che mi sono docciata e profumata mi avvolgo dentro un soffice asciugamano bianco e mi guardo allo specchio: sono un pò dimagrita nell'ultimo periodo, non ho mangiato chissà quanto, i capelli però sono rimasti lunghi e bellissimi, forse sono un pò da spuntare le punte. 

Rimanderò alla prossima volta la seduta da parrucchiere ed estetista, ora mi devo mettere qualcosa addosso e capire cos'è accaduto nelle ultime ore. Trovo dei vestiti niente male dentro l'armadio: un pantaloncino in jeans, una t-shirt semplice da mettere dentro il pantaloncino e un paio di calzetti. Scarpe? Non ci conto molto e le ultime che avevo le avrò lasciate alla grotta con tutto il mio borsone prima di incontrare i tre bambini. 

Poi sento la porta aprirsi, mi voltai e notai sulla porta un ragazzo entrare: alto, dalla carnagione olivastra, con un taglio di capelli abbastanza sbarazzino e occhi color cioccolata. Appena mi vide fa un salto all'indietro e io spalanco gli occhi, non avevo mai fatto un effetto del genere a qualcuno. Osservò il letto vuoto e disfatto, la porta del bagno aperta e poi tornò a guardarmi.

"Oh bè scusa se sono saltato in aria e sono entrato senza bussare, ma pensavo stessi ancora dormendo a letto. Io comunque sono Tyler, secondo Beta del Branco è un piacere conoscerti. Credo che tra poco l'Alpha ti convocherà per conoscerti, sì insomma, per quello che è successo ieri. "

"Si come minimo devono essermi fatte delle scuse plateali, visto che sono stata aggredita da degli animali"

Tyler si imbarazzò, non si aspettava che dicessi queste parole con un tono così rigido.

"Si ecco noi siamo Lupi, come te, quindi si ecco per quello loro erano degli animali, ma..."

Gli misi una mano di fronte alla faccia per farlo stare un pò zitto, come si permetteva di percularmi in questa maniera?

"Basta così, lo so benissimo chi sono e cosa sono io, ma aggredire una persona in quel modo, un Alpha, non è accettabile. Farò due chiacchere con il tuo Alpha immediatamente, vallo a chiamare"

Corse via, non avevo neanche sprigionato la mia forza, che fifone. Però era stato gentile, e io una stronza, come al solito. Poi mi chiedo come mai non riesco mai a fare amicizia. Sentii dei passi pesanti sulle scale, era lui che stava andando ad avvertire l'Alpha. Bron adesso mi sente, ma sarà ancora lui l'Alpha? Il suo Beta è troppo giovane, a meno che i suoi non siano stati uccisi e non li abbia sostituiti.

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