Capitolo 4: L'esplosione

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Passò molto tempo da quando i ragazzi ricevettero il messaggio di Ash, e infatti si era fatto buio, ma non era ancora stato trovato un piano per combattere questa cosa. La squadra stava pensando in tutti i modi a qualcosa da fare per evitare che altre vittime potessero nascere.

Mentre tutti stavano pensando a un piano, Ash osservava il mappamondo che aveva Alex nella sua camera.
<<Non mi avevano raccontato dell' esistenza di altri continenti..>>
<<Cosa!? Ma è una cosa impossibile>>
<<Dove sono cresciuto io, hanno attuato una miriade di esperimenti su di me, e per evitare che io scappassi mi hanno raccontato che se fossi uscito dal laboratorio, qualcosa mi avrebbe preso e ucciso.>>
<<Ma chi può fare una cosa simile?>> Continuò Alex mentre Ash non sapeva come rispondere: <<cioè, non so fino a che punto le tue capacità si possano spingere e fino a che punto tu sia forte, ma è sbagliato lo stesso privare un essere umano di ciò che più egli brama, la libertà. Certo, le leggi ci sono, ma non penso tu sia il tipo che potrebbe fare una rapina>>
<<Cos'è una rapina?>>
<<Oh, bhe è un atto in cui... Certi individui, prendono senza pagare... O in certi casi prendono proprio soldi... Nella maggior parte dei casi..>>

Mentre Alex si apriva di più con Ash, entrò la mamma di Alex:
<<Alex chi è questo tuo amico?>>
<<Mamma.. lui è Ash... Viene con me e i ragazzi al corso di scienze>>
<<Oh piacere Ash, casomai dovessi sentirti in difficoltà, sappi che i Tatcher sono sempre a disposizione>>
<<Grazie... Grazie mamma>> disse imbarazzato Alex, il quale sapeva di non poter raccontare la verità a sua madre. Così, per far passare la notte ad Ash in casa sua, senza che la mamma potesse sospettare, lo portò in garage, dove lo fece dormire nella vecchia Ford mustang del 67, ormai in disuso. La storia di quell'auto era davvero incredibile. Il padre di Alex la ebbe in regalo da suo padre, nonno Carter, e quando Alex era ancora piccolo, suo padre fece un incidente con l' auto, a causa di un folle che guidava in contromano. Il padre di Alex finì in coma e dopo due settimane morì a causa di un'embolia celebrale che si era velocemente diramata all'interno del suo cervello.
Alex aveva solo 2 anni.
Durante la notte, mentre i ragazzi erano tutti ormai a letto, stremati per aver cercato un piano per tutto il giorno, senza risultato, qualcosa accadde nell'Ohio hospital.
Ogni sera, un bambino lasciava il suo bicchiere dinanzi al suo letto, perché prima di dormire, gli veniva sempre un po' di sete. Una sera però il bicchiere non venne delibato. Intorno all' 1 e 17 di notte, il bambino si svegliò per bere, ma il bicchiere era vuoto. Nella sua stanza, chiusa sempre a chiave, qualcuno aveva bevuto il suo bicchiere d'acqua. Il bambino tornò al letto e decise di bere la mattina seguente. Momenti di insonnia colpirono il bambino per due o tre minuti, successivamente, si addormentò. Alle 2:45 il bambino si svegliò e trovò un liquido rosso nel bicchiere. Le luci della stanza si spengono, urla si sentirono. Era il bambino che adesso è scomparso.
Tutto viene contornato da quel bicchiere che si rompe sul pavimento.

Lunedì 11 settembre. I ragazzi si recano a scuola e finalmente hanno l' opportunità di rincontrarsi ogni pomeriggio.
<<Allora cosa avete fatto ieri sera?>> Chiese Ryan <<Ho parlato di più con Asher e ci siamo conosciuti, sembra che qualcuno lo stia cercando..>> rispose Alex << bhe ci credo, con quelle pazzesche doti che possiede..>>
<<Io mi sono documentato di più sulla casa che abbiamo fatto crollare, ci hanno lasciato andare perché non era proprietà privata>> disse Ben spuntando da dietro i ragazzi <<grazie al cielo>> rispose Tom. Suona la campanella e i ragazzi salutano Ben e si recano in classe.
<<Hey stronzetti>> disse Ben <<non parlate con nessuno di ciò che è accaduto>>.

Quella stessa mattina, il capo della polizia era andato lui stesso in ospedale.
<<Intorno alle tre di notte ho sentito delle urla.. non sapevo chi fosse, questo è un ospedale non un manicomio, sono andato nella stanza di ogni ragazzo a controllare... E non ho trovato più Grey>>
<<Potrebbe essere che... Qualcuno è entrato nell' ospedale durante la notte?>>
<<Cos.. No no, c'è un federale all' esterno e all' interno dell' ospedale>>
<<Due federali? Qualcosa è già successo in passato?>>
<<Si bhe.. perdemmo un paziente, non ricordo il suo nome, ma aveva fatto un incidente in auto>>
<<Capisco>>
Mentre il dottore e lo sceriffo parlavano, il vice sceriffo trovò il bicchiere del ragazzo frantumato
<<Capo>> continuò il vice <<ho trovato un bicchiere, pensa che potrebbe tornarci utile revisionare le impronte?>>
<<Questo è il primo indizio che abbiamo oltre quello stupido candelabro, quindi non vedo perché dovrei ostacolare quest'ipotesi, folle ma pur sempre un' ipotesi>>
Così il vice scese e prese dall'auto il kit. Quando lo sceriffo prese un frammento di vetro e lo appoggiò, notò che le impronte non erano come quelle di un comune essere umano, ma avevano una strana apertura nel mezzo. Non aveva senso, così lo sceriffo chiese di vedere qualcosa dalle telecamere di sorveglianza, ovviamente il permesso venne accordato. Fu tutto tranquillo fino all'orario 1 e 10 minuti, quando il ragazzo iniziò a muoversi un po' troppo nel letto. Si svegliò, ma il bicchiere era già vuoto. Lo sceriffo continuò a vedere il video quando una creatura entrò nella stanza, aveva un grosso mantello nero e un bastone fra le mani. Le dita erano uguali a quelle che videro i ragazzi con l' altra creatura. C'era una coda.

Iniziò a muovere il bastone fin quando il bambino si svegliò

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Iniziò a muovere il bastone fin quando il bambino si svegliò. L'essere uccise il bambino che urlò, successivamente si tagliò appositamente lasciando un po' di suo sangue nel bicchiere che purtroppo cadde nel tentativo di scappare. Quando il medico iniziò a perlustrare le stanze dei pazienti. Lo sceriffo, quasi vicino alla risoluzione del caso entrò nella stanza del ragazzo, prelevato un pezzo di sangue per analizzarlo, la stanza esplose. Il vice era gravemente ferito, lo sceriffo si era solo scheggiato, e il medico morì.

I ragazzi uscirono da scuola e tornarono in bici ognuno a casa propria, si erano dati appuntamento a casa di Alex, dove potevano parlare meglio con Ash. Ash era rimasto nell' auto, scendendo, Alex con i ragazzi, portarono un po' di succo alla pesca
<<Ne ha preso un altro>> disse Ash
<<Chi ha preso cosa Ash?>> Chiese Alex
<<Quell' essere ha colpito ancora, ne ha preso un altro>> continuò il ragazzo <<non sarei mai dovuto venire a nascondermi qua>> così il ragazzo scese dalla macchina con l'intenzione di uscire dalla casa, ma Alex lo bloccò <<amico fermo, ti ricordo che lo sceriffo ti sta cercando>>
<<Lo sceriffo è ferito e ora stanno medicando il vice. Qualcosa è successo all' Ohio hospital>>
I ragazzi, nel tardo pomeriggio, dopo essersi equipaggiati di coltellini e esplosivi, decisero di incamminarsi verso l'ospedale. Una volta arrivati, Ben manomesse il cancello grazie ai consigli di Marty, che era molto bravo nell'ambito tecnologico, e il cancello si aprì. Quando entrarono dentro, sentivano dei rumori, come se una coda venisse trascinata per tutto l' ospedale in cerca di qualcosa ancora non trovata.

Quando lo sceriffo risvegliò il vice, dal profondo sonno di dolore nel quale era precipitato, il vice ne uscì privo di un occhio, era diventato per metà cieco. <<Stai apposto Dacre?>> Disse Michael <<non vedo molto bene, ho mal di testa..>>
<<Farai meglio a risposarti, riprenderemo domani con il caso>>

Nel frattempo dai ragazzi: <<ragazzi lo sentite?>> Disse Marty <<c'è qualcuno che continua a fare rumore>> concluse Tommy
<<Non è qualcuno>> disse Asher <<è lui, e ci sta osservando>> appena conclusa questa affermazione, Asher venne aggredito dall'uomo, o meglio, dal mostro, con la maschera crepata, dal pugno che tirò Ash. Che adesso aveva un manto. Ash scaraventò per aria il corpo di quest'ultimo che aprendo la sua giacca nera, tirò fuori il corpo del medico che morì nell' esplosione e lo assorbì. Il mostro colpì Ben ed egli cadde a terra, successivamente saltò sull' ospedale facendo crollare un pezzo di muro. I ragazzi scapparono e questa volta nessuno li notò.
Tutti andarono a rifugiarsi nel seminterrato di casa di Ryan e Stacy.
Ben perde sangue e la ferita si dilata sempre di più

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