capitolo 33

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Yoonah con gli occhi fissi all'esterno non rispose, ma Taehyung disse

-Se non ne vuoi parlare- dobbiamo trovare qualche altra cosa da fare.

Yoonah senza controllare le sue parole disse

-Non riesci a starti fermo?-  Come finì quella frase iniziò a pensare da dove le fosse venuto tutto quello coraggio, non aveva mai risposto così neanche a suo padre.

-Di solito non bevo il caffè, ma stamattina ne ho bevuti tre, e devo fare qualcosa.

-mh...

-Sicura di non voler parlare dell'incubo?

Yoonah sospirò, e capì che se non avesse parlato dell'incubo non sarebbe stata capace di iniziare una conversazione con lui, non sapeva nulla di Taehyung. Cosa doveva chiedergli? Il colore preferito?

-Non è nulla di che, solo- Yoonah fu interrotta da Taehyung

-Eri per terra tremante, se per te questo è "nulla di che" fammelo sapere-

-.. è solo un incubo che facevo molto spesso

-Facevi?... Da quanto non lo risognavi?

-Credo da quando mia madre è morta...

-se hai ricominciato a fare questo incubo vuol dire che c'è qualcosa che ti fa sentire come ti sentivi prima che tua madre morisse, almeno così funziona con me.. non sono uno psicologo, sono la persona più inadatta, ma almeno, questo è capitato a me-

-Mh.. mi sembra strano, da quando sto con voi le vostre madri mi fanno scordare tutto, fanno in modo da non farmi pesare a nulla- Yoonah si bloccò e disse

-Magari sono le vostre madri?

Taehyung non la guardò, era impegnato a vedere la lunghezza della coda nella speranza di un miracolo,  ma era palese il suo cambio di espressione, da una rilassata ad una confusa.

-Nel senso che in questo periodo sono le figure che si avvicinano di più alla figura di mia madre

-non mi rubare la mamma eh- disse Taehyung senza rendersene conto, Yoonah non riuscì a trattenere la risata, che fu fermata bruscamente da Taehyung che appena vide la coda muoversi sorpassò le macchine accelerando sempre di più.

Arrivati in agenzia Yoonah scese dalla macchina quasi cadendo e disse

-Non  farlo mai più-

-Dovrai abituarti- Taehyung scese dalla macchina le si avvicinò leggermente e le disse

-Se per te questo è andare veloce... hai ancora molto da vedere.

I due arrivarono nell'ufficio di Taehyung e Jungkook,Yoonah iniziò a fare conoscenza con la loro segretaria mentre Taehyung iniziò a lavorare.

Passate due ore si rese conto che  Yoonah non fosse ancora tornata, chiamò la segretaria, ma nessuno rispose.
Uscì dal suo ufficio e si ricordò che nell'agenzia erano da soli per via della banda che li voleva morti. Mise la mano sulla sua pistola, cercando persino nei bagni delle donne per trovare Yoonah e la segretaria.

Arrivato al piano terra trovò il telefono di Yoonah acceso per terra. Taehyung prese il telefono e lesse- Jungkook, ci sono degli uomini nell'agenzia che mi stanno seguendo, non so che fare, puoi mandarmi il numero di Taehyung?- solo che il messaggio non era stato inviato.

Taehyung corse fuori la struttura, vedendo una macchina blu scuro accendersi per scappare.

Taehyung tirò fuori la pistola  e sparò alle ruote bucandole, per essere sicuro che nessuno sparasse corse incontro la macchina aprendo una porta e puntando la pistola in testa alla prima persona che ebbe davanti.

Taehyung rimase scioccato quando vide la segretaria, Jungkook  e Yoonah. Taehyung stava puntando la pistola in testa a Yoonah senza volerlo, la lasciò immediatamente e disse

-Volete spiegarmi che sta succedendo o devo urlare in mezzo alla strada?

-Emh- dovevamo accompagnare la vostra segretaria  a casa- disse Yoonah

-Il tuo telefono?- disse Taehyung porgendoglielo

-Eh si mi era caduto-

-Che cazzo era quel messaggio- Taehyung venne interrotto da Yoonah che disse

-Tu fai troppe domande.

E Jungkook fece partire la macchina,nonostante le ruote bucate, lasciando Taehyung lì da solo cercando di capire se dovesse essere sollevato dal fatto che non fosse successo nulla o se dovesse incazzarsi.

Tornò in ufficio e fece in modo di chiudere tutta l'agenzia per non avere altre distrazioni, ma dopo poco Jungkook chiamò Taehyung

-Taehyung?

-che vuoi

-stasera vengo a prenderti io

-Jungkook ma io ho la mia macchina qui-

-eh no, tu hai rotto le ruote dell'altra macchina quindi ho preso la tua prima-

-Ha fatto cosa?!

-Ti voglio bene anche io ciao.

Taehyung sbattè il telefono sulla scrivania cercando di ritornare a lavoro.

Ormai passata la giornata Taehyung era nero, Jungkook non era andato a lavoro lasciandogli fare una missione da solo, aveva dovuto finire il lavoro di Jungkook oltre che al lavoro di tutti gli altri. E come se non bastasse si era dovuto subire suo padre e quello di Jungkook per più di due ore.

Jungkook stava aspettando Taehyung in macchina, e quando arrivò disse

-Ciao-

-MI SPIEGHI CHE CAZZO DI FINE HAI FATTO OGGI?

-Io-

-IO IL CAZZO. SONO VEN-

-Non urlare.. è tardi

-.. Caro Jungkook.  Oggi sono venuti qui Ritardati dei nostri padri. E me li sono dovuti subire io.

-Vabbè non esageriamo ora-

-Jungkook ho dovuto finire tutto il tuo lavoro più quello degli altri.

-Scus-

-SCUSA IL CAZZO. Poi... dovete ancora spiegarmi che è successo stamattina.

-Ee- una lunga storia.- disse Jungkook cercando di sviare

-Sono proprio curioso di sentire questa grande cazzata, raccontami.

Jungkook non gli rispose e iniziò a guidare

Taehyung nel frattempo, irritato a morte, prese il suo telefono, aspettandosi almeno un messaggio da sua madre, ma invece non fu così. Era da un po che non la sentiva, e a voce bassa chiese

-Possiamo fermarci dai miei?

- si, ma non ci sono a casa, sono dovuti andare ad una cena d'affari con i miei.

-... come mai non ne so nulla?

-Era una di quelle cene piene di vecchi, hanno preferito andare loro invece di dircelo, alla fine sarebbero andati comunque loro

-vero..

Jungkook  fermò la macchina davanti ad un bar, scese lasciando Taehyung da solo.

Taehyung iniziò a guardare fuori dal finestrino alla ricerca di Jungkook allontanatosi da più di 20 minuti ormai, ma l'unica cosa che vide era una figura femminile molto familiare, che però non riusciva a riconoscere, si distrasse per 5 secondi per via di una notifica, e come guardò fuori dal finestrino si rese conto che nella macchina parcheggiata al suo fianco c'era la sua ex, che per fortuna non lo aveva riconosciuto.

Nel frattempo Jungkook era entrato in macchina, e vide Taehyung diventare pallido, con lo sguardo fisso davanti a se che stringeva con forza il suo telefono

-Tae-

-Parti.

-Ma?

-..muoviti

Jungkook fece partire la macchina rimettendosi sulla via di casa e disse

-che hai?

-C'era...Hea

He Will Never Love You // Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora