Tornai a casa saltellando, Yuri mi aveva chiesto un appuntamento , non potevo crederci. Fino a poche ore fa le cose andavano tutte di merda ed è bastato lui, ad aggiustare magnificamente tutto.
Salii le scale di casa, ed entrai sbattendo la porta involontariamente, e nel frattempo canticchiavo: 'You're the light, you're the night, you're the color of my blood, you're the cure, you're the pain, you're the only things i wanna touch.'
Sorridevo come un'idiota e intanto cucinavo per me e mia madre.
Ad un tratto il mio telefono squilló.
"Pronto?"
"Fra, ma che fine hai fatto?"
Era Manuela.
"Oh.. Beh. È successa una cosa." Risposi tutta eccitata.
"Cosa? Aspetta, prima che tu dica qualunque cosa devo dirti anche io delle cose. Matthew ci tiene tantissimo a te, non fartelo scappare , ha una sorpresa per te, fatti bella perché a breve sarà a casa tua, gli ho dato io questo consiglio. E adesso, beh, sono felice per te perché potresti iniziare un nuovo percorso con lui."
Disse e si sentiva che stava sorridendo.
Ma il mondo mi era crollato addosso.
"Cazzo." Risposi solamente.
"Non sei felice?"
"Si. Cioè no. Aspetta. Tu hai fatto tutto questo senza consultarmi prima?"
"L'ho fatto per il tuo bene, per renderti felice." Rispose mettendosi sulle difensive.
"Ma cazzo. Senti, volevo dirti, grazie ma tutto questo non mi serve. Non ho due anni, non voglio che le persone si occupino della mia vita, di decidere per me. Matthew mi piace, ma sono innamorata di Yuri cazzo lo sai benissimo. E quando sono scappata via lui mi ha inseguita e ricambia il sentimento ma è costretto a stare con quella perché è la figlia del proprietario , ma lui vuole me e stasera mi ha invitata ad un appuntamento."
Dissi tutt'un fiato.
"Oh..." Rimase senza parole.
"Scusami se ti ho voluta aiutare. E comunque adesso vado, ah, sono felice per te."
Disse e richiuse la chiamata, si era offesa. L'avevo aggredita. Ero una stupida, ho aggredito la mia migliore amica e tutto questo solo per uno stupido ragazzo.
Mi ero già pentita del gesto.
Volevo richiamarla ma conoscendola sapevo che avrebbe più apprezzato chiarimenti di persona così dopo pranzo sarei andata da lei.
Il pranzo era pronto,pasta al forno , patate al forno e carne alla brace.
Tutto, per 3 porzioni.
**
"Mamma, a che ora torni?"
"Ciao tesoro torno questa sera. A dopo"
Bene, quindi , eravamo io e Matthew.
Qualcuno suonó alla porta, era lui sicuramente, e adesso dovevo anche fare finta di essere sorpresa. Oh quante complicazioni.
"Ehii.. Ma che ci fai qui?" Finsi felicità.
"Volevo farti una sorpresa." Disse e mi abbracció.
"Prego accomodati. Avevo cucinato per me e mia madre ma ho appena saputo che torna stasera quindi puoi rimanere a pranzo.. Mi farebbe piacere."
"Perfetto."
Ci sedemmo a tavola, e cominciammo a mangiare.
"Buonissimo. Hai cucinato tu?"
"Si." Risposi e arrossii.
"Complimenti."
Disse e mi accarezzó le guance.
Sei ancora più bella quando arrossisci." Mi baciò , ma mi staccai subito.
"Qualcosa non va?"
"No, tranquillo è che, stiamo mangiando." Dissi sorridendo, o almeno, fingendo un sorriso.
*15 minuti dopo*
Ci mettemmo comodi sul divano a vedere un po' di tv, lui aveva il braccio intorno a me, stringendomi a lui, e non stavo male con lui ma avevo la testa impegnata per Yuri, e non vedevo l'ora che arrivasse stasera.
"Cosa ne pensi?" Chiese lui.
"Oh, il film è molto interessante."
Dissi , ricomponendomi , sedendomi sul divano distante da lui.
"Scema. Intendo di noi due." Continuó puntandomi lo sguardo,causandomi disagio.
"Noi due cosa?"
"Mi prendi in giro?" Disse, e si alzó dal divano preso da un attacco di rabbia.
"No... Matthew mettiamo le cose in chiaro. Tu mi piaci ma.. Non voglio avere una storia con te."
"Che vuol dire? Se ti piaccio vorresti stare con me." Disse lui.
"Mi attrai okay? Ma amo un altro."
"E quando pensavi di dirmelo?" Vaffanculo.
Ciao."
Si era arrabbiato, preso le sue cose, mi lanció con prepotenza un pacchetto regalo, e uscì sbattendo la porta.
Mi sedetti sul divano,dispiaciuta ,e aprii il regalo.
Era una collana a forma di cuore a metà, e c'era anche un bigliettino:
'Quando ti deciderai ad essere la mia ragazza pretendo la metà del cuore, quando me la darai, capirò. Ti aspetto.'
Che dolce che era stato.
Ma non potevo farci nulla se non provavo nulla per lui se non attrazione.
Tornai in cucina, presi del gelato e mi rimisi sul divano a guardare un film.
Ore 17:00
L'appuntamento era alle 19:30.
Andai a farmi una doccia, e finii alle 17:20. Con ancora indosso l'accappatoio frugai nell'armadio, per cercare il vestito migliore, scelsi un abito nero, corto fin sopra le ginocchia , con un giacchino bianco, e dei tacchi bassi dorati che si abbinavano alla borsa dello stesso colore.
Mi guardai tante volte allo specchio e intanto si fecero le 18:05.
Incominciai a truccarmi e sistemare i capelli, e intanto erano le 18:55.
Uscii in balcone per fumarmi una sigaretta, ero ansiosa e una boccata di fumo riusciva a tranquillizzarmi un po'.
L'appuntamento era al bakery, ma ovviamente non saremo rimasti lì perché sennò la gente che lo conosceva avrebbe sparlato.
Aspettai l'autobus che passava alle 19:15, e sarebbe arrivato alle 19:40.
Feci una piccola corsetta dalla fermata al bakery, e si fecero le 19:45.
Lui era nel retro ad aspettarmi.
"Scusa il ritardo ma.." Cercai di completare la frase ma mi tappó la bocca con un bacio.
"Fai silenzio che se ci vedono sono cazzi. Vieni, andiamo."
Disse afferrando la mia mano.
"Prego." Mi aprì la portiera dell'auto facendomi salire.
"Dove andiamo?"
"Sorpresa." Disse.
"Guida bene , voglio vivere ancora." Scherzai.
"Tranquilla."
15 minuti dopo la macchina si fermó.
"Eccoci, metti questa" disse indicando una benda.
"Ok." Infilai la benda e poi rimasi ad attendere.
Mi prese per mano e mi portó non so dove.
Sentii un ascensore salire.
Più porte aprirsi.
Mi fece sedere sul letto.
"Toglila."
"Dove siamo?" Chiesi sorpresa.
"Ho affittato una stanza d'hotel tutta per noi, per 4 giorni."
Disse sorriendo.
"Ma come?" Risposi altrettanto felice.
Stavo pensando a come avrei fatto a rimanere. Cosa avrei detto a mia mamma?
In quel momento onestamente mi importava solo di Yuri.
'Mamma, per 4 giorni dormo da Manu perché la mamma va fuori per lavoro.'
Da mamma: 'Non esiste, fa venire lei.'
'No, vado io perché c'è anche sua cugina piccola.'
Da mamma:'Okay ma fatti sentire.'
Esultai internamente.
"Chi è?" Chiese lui cercando di sbirciare il mio telefono.
"Mia mamma."
"Capisco. Mi ero dimenticato che tu sei ancora controllata dalla mammina." Disse scherzando, e dandomi baci sensuali sulla guancia.
Io lo respinsi scherzosamente.
"Vai da quelle che non sono più controllate dalla mammina se preferisci."
Misi un finto broncio, incrociando le mani al petto.
"Quando ti arrabbi sei ancora più carina." Disse sospirando sul mio collo e lasciandomi un sacco di baci.
Poi cominció a toccarmi strofinando la mano da sotto il vestito dietro la schiena, la alzó e cominció a baciarmi il seno, io afferrai i suoi capelli , e li strinsi fra le mie dita.
Ritornó sul mio viso e prima di baciarmi disse:
"Ho bisogno di fare l'amore con te."
Io rimasi impassibile, ma anche io avevo voglia di farlo con lui.
"Sono qui." Risposi chiudendo gli occhi, lasciandomi andare completamente.
Gli sfilai la maglietta e toccai il suo petto poco scolpito, baciai il suo collo e lui rilasció qualche piccolo gemito.
Abbassai le mie mani verso la sua zip, a gli sfilai i pantaloni, lui mi liberó del mio vestito.
Si strusciò su di me, facendo toccare le nostre intimità ancora vestite.
Con urgenza gli sfilai i boxer, e lo toccai, lui mi tolse le mutande, e mi toccó anche lui, entrando dentro di me con le dita per prepararmi.
"È la prima volta vero?" Chiese, senza fermarsi.
"S-i" risposi , imbarazzata ma travolta dal dolore - piacere.
Dopo vari minuti cominció lentamente ad entrare dentro di me, e man mano aumentava la velocità , fino ad arrivare ad una velocità media, che bastava per farmi provare solo piacere, il dolore era sparito.
Passarono 15 minuti, e lui prima di svuotarsi si sfiló da dentro di me.
Poggiai la testa sul suo petto, circondai le braccia intorno a lui, e lui mi strinse a se.
"È stato bellissimo." Dissi.
"Si, è stato bellissimo." Rispose, stampandomi qualche altro bacio.
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Mai dire mai.
FanficSono Francesca, ho 15 anni, vivo a Londra, e frequento un collage. Sono innamorata di un ragazzo più grande di me, si chiama Yuri e ha 20 anni. Lui lavora in un bar dove io vado sempre insieme alla mia migliore amica Manuela, per osservarlo di nasco...