Ignis

62 6 3
                                    

Caldo corpo, Accesa coscienza

Ha visto
un cerchio
sull'arido campo scottato;
due dita
puntarlo senza troppe speranze;
le mani
intrecciarsi sotto foglie di tiglio,

cuori
esplosi in anime sole.

Ha sentito
il sole
bruciare del sangue ambrato;
le vene
violate col fiato;
l'acqua
corrodere mute rocce,

tutto
senza far male alla pelle.

Ha udito
musica
pietosa e tagliente
limare ciocche
di corde di nylon,

e suonare
furiosamente, fatue melodie.

Ha preso
fiori
cresciuti in quel campo
e fili d'erba
sopravvissuti al caldo,

li ha gettati senza paura
nel cerchio, ora: pieno di fiamme.

E ha corso
su pietre bollenti
lasciando impronte profonde,
insistenti;
inspirando aria secca

colmava d'oro,
credendolo fuoco, il suolo.

«Non c'è amore»
disse
trovando il coraggio di farlo;

ma le mani, sudate, restavano
e gli occhi, d'amore, scoppiavano.

«Tienimi»
qualcuno implorò
provando a dar senso al deserto;

e da arido il campo divenne
fertile, morbido e certo.

Un nido

fatto di rabbia
e rancore, pensieri, tremori.

Finché implose, un giorno, quel campo

e gli spiriti scapparono via,
tenendosi mano per mano.

Si sentì per sempre
un sospiro lontano,
era l'anima che piangeva sommessa
con gli occhi brillanti, le iridi accese
e d'ardore, di fuoco
la pelle

sommersa.

༝༝༝

Ultimo aggiornamento: 26 luglio 2022

༝༝༝

Questo scritto l'ho creato per il progetto di esseredombra, che ha proprio oggi svelato i nomi degli autori che hanno partecipato alla sua raccolta. Vi invito ad andarla a leggere e commentare, ci sono poesie e prose veramente interessanti, ma soprattutto diverse fra loro.
In più è nato come "concorso al buio", nessuno di noi, fino a oggi, sapeva chi avesse scritto cosa. È stato molto bello poter contribuire alla sua creazione.

Il componimento ha come tema "ignis", il fuoco, l'elemento più passionale, attivo, da sempre simbolo di trasformazione e cambiamento; è un elemento che mai avrei legato a me - per quanto io sia ariete ascendente leone, entrambi segni di fuoco (non che me ne freghi qualcosa dello zodiaco, ma mi sembra una curiosa coincidenza) -, che devo dire essere stato però azzeccato nel momento in cui mi è stato assegnato, perché avevo bisogno di sfogarmi con qualcosa, con un testo che mi sembrasse potente, mutevole e poco statico; ammetto che rileggendolo penso porti con sé anche un po' di terra, ma sono contenta del risultato e del fatto che esprima qualcosa che sentivo dentro, che non sapevo come buttare fuori.

Sono curiosa delle interpretazioni e delle emozioni che può suscitare in voi, quindi fatemi sapere cosa ne pensate, se volete.

Però svelti, mi raccomando: presto il fuoco mangerà ogni cosa.

Pensieri e paroleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora