Promesse

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Capelli,
profumo di mare
Mani,
carezze su corde
Occhi,
visioni al buio
Parole,
in un viaggio
E voci,
di una Vita

Ingannata, mi sento rapita dallo spazio
e non respiro bene, ho solo due polmoni
mi servirebbe un altro cuore
un'altra schiena
dieci dita e una bocca in più

Solitudine, se è soltanto sentirsi così
sembra più una condizione statica
di immobilità nascosta
di silenzio
da colmare con un corpo estraneo

Ti carezzo i contorni con lo sguardo
mi illudo di essere qualcosa di bello

Aspettando un ricambio di luce
ti aggrappi al nulla

E sei solo, più di me
ma rifiuti gli organi offerti

Forse soffochi, nel vuoto del cosmo

Scusa, ma quell'ossigeno è mio.

༝༝༝

Ultimo aggiornamento: 7 luglio 2022

༝༝༝

"Scusa, ma quell'ossigeno è mio".
Mai frase fu più sfogo di questa. È stato come prendere una boccata d'aria dopo essere quasi annegata.
Un atto di egoismo e gentilezza nei confronti di se stessi, dopo aver in qualche modo sacrificato qualcosa di troppo per qualcuno.
Scusa, ma adesso penso a me.

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