Katie osservava trepidante l’orologio sulla parete, non vedeva l’ora che quei minuti passassero così da essere libera da quel noioso impegno che era la scuola. Si rigirava la matita tra le mani da più di dieci minuti, non ne poteva più della parlantina lenta del professor Cornwell e degli appunti di storia moderna.
Finalmente il trillo del metallo le sollevò l’umore, portandola a sorridere mentre chiudeva lo zaino colma di felicità.
Accanto a lei, che la accompagnava all’uscita, c’era Rose, la sua migliore amica di sempre. Si erano conosciute alle elementari e da allora avevano sempre frequentato la stessa classe.
Rose era bassina, bionda e con degli occhi nocciola che trasmettevano calore. La pelle candida e le guance rosate. Il carattere docile e apprensivo, disposta ad aiutare tutti.
Katie invece era l’esatto opposto: i suoi capelli erano una massa informe di colore cioccolato, sempre fuori posto; i suoi occhi erano verdi come le foglie in primavera. Alta un po’ più dell’amica con la pelle ancora abbronzata dal sole della California.
Le ragazze passeggiavano sotto il sole autunnale per le strade di Toronto, chiacchieravano animatamente delle lezioni e del cumulo di compiti da svolgere a casa.
Al solito incrocio tra la Stephanie e la John Street, le ragazze si salutarono e si divisero, dirette alle proprie abitazioni.
Katie sfilò dalla tasca le chiavi e proseguì all’interno del condominio fino all’ascensore. Attese che arrivasse al settimo piano e aprì la porta di casa, lanciando lo zaino vicino allo specchio sulla destra, poco distante dalla cappelliera su cui poggio il giubbetto.«Ky, mi devi dare una mano. Quel pazzo del professore Williams ha dato degli esercizi impossibili di informatica.» informò il fratello a voce alta non vedendolo sul divano del salotto.
Kyle era il maggiore, aveva ventun anni e amava cacciarsi nei casini. Frequentava tante ragazze e di tanto in tanto faceva a pugni con qualche ragazzo che per lui lo meritava. Esteticamente era quasi identico a sua sorella, si distingueva per gli occhi azzurri come il cielo e per il carattere solare e giocoso.
Katie, non curante si avvicinò al frigo per prendere il riso all’insalata che le avevo conservato proprio suo fratello. Tutta via le sembrò strano che suo fratello non fosse sbucato dalla sua tana per infastidirla.
Sbuffò e iniziò a bussare al bagno, senza ricevere risposta. Si posizionò davanti alla porta della camera di Kyle e bussò. Nessuna risposta, così abbassò la maniglia ed entrò nella stanza accolta da due urla che le corsero incontro.
«Ma siete impazziti?» strillò lei portandosi una mano al cuore per lo spavento. Squadrò i ragazzi dalla testa ai piedi, con sguardo furioso.
Oltre a suo fratello c’era anche Lucas, il suo migliore amico. Quest’ultimo era l’ombra di Kyle, «vivi praticamente a casa nostra» fu il commento di Katie quando una volta Lucas chiese alla mamma dei ragazzi di rimanere per cena. Effettivamente Lucas passava molto tempo a casa Johnson, la scusa era sempre la stessa: studiare con Kyle.
In realtà studiavano per tre quarti del tempo, il restante pomeriggio, e a volte serata, lo trascorrevano a giocare ai videogiochi, a guardare la tv, a parlare delle ragazze con cui si frequentavano e soprattutto a infastidire Katie. Se fosse stato uno sport Lucas e Kyle sarebbero stati medaglie d’oro olimpiche.Lucas aveva un carattere particolare, per certi versi simile a Kyle. Solare fin quando qualcuno non lo faceva arrabbiare, viveva di ironia e battutine ma sotto sotto aveva un cuore, forse. Era alto quanto Kyle ma aveva i capelli castani pieni di ricci e gli occhi di un colore non ben definito: intorno alla pupilla erano quasi bianchi e pian piano si formava una striscia attorno all’iride che creava un cerchietto blu scuro.
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𝐔𝐍𝐏𝐑𝐄𝐃𝐈𝐂𝐓𝐀𝐁𝐋𝐄 𝐋𝐎𝐕𝐄
ChickLitKatie è una ragazzina tutto pepe: i capelli sempre scompigliati, lo sguardo furbo, la risposta pronta e un carattere impossibile. Non ha tanti amici, si fida solo di suo fratello Kyle, la sua migliore amica Rose e di Ellison, figlia degli amici di f...