8 - NATALE

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Quella mattina, Katie si svegliò prestissimo, aiutò sua madre nella preparazione di dolci e piatti tipici. Spolverò le mensole, sistemò il salone. L’entusiasmo faceva parte di lei: era la Vigilia di Natale.

Come ogni anno le due famiglie si alternavano nell’ospitarsi a vicenda a cena per festeggiare insieme.

Dopo un pranzo disorganizzato a base di panini, assicuratasi che tutto fosse al proprio posto, Katie corse a prepararsi.

Era d’obbligo, oltre che tradizione, indossare qualcosa di rosso o verde, guai e ramanzine spettavano ai disobbedienti.

Katie indossò una gonna nera plissettata, una camicia bianca ed un maglione rosso che aveva comprato appositamente per la serata. Kyle fu obbligato ad indossare un maglione verde con tante renne ricamate che definì orrendo, Marie come sempre indossò un abito elegante di velluto rosso scuro che le arrivava alle ginocchia, con le maniche a tre quarti.

Katie sorrise vedendo sua madre raggiante, i capelli biondi raccolti in uni chignon morbido e le solite perle come orecchini.

«Sei bellissima mamma.» le disse abbracciandola.

«Ma ti sei vista? Sei splendida tesoro.» le sorrise accarezzandole il capo. «Dai apparecchiate la tavola io controllo lo sformato.» disse ai figli avvicinandosi al forno.

«Kyle dammi una mano invece di gualcire la faccia a Babbo Natale!» tirò per un braccio suo fratello, costringendolo ad alzarsi dalla posizione comoda e stravaccata che aveva sul divano, per poi sbatacchiare il cuscino con il faccione di Babbo Natale.

Kyle sbuffò ma aiutò la sorella a posare sul tavolo la tovaglia bianca ed il runner rosso.

Tutto era perfetto, l’albero illuminava il salotto, la televisione era accesa a basso volume e trasmetteva il telegiornale delle sette, il tavolo apparecchiato meticolosamente, i nastri colorati dei regali brillavano insieme alle palline dorate e rosse appese ai rami.

Mentre suo fratello stava portando a tavola acqua, vino e pane, Marie impegnata a controllare la cottura della cena, Katie rispose al cellulare.

«Nonna! Ciao buona vigilia.» rispose entrando nella sua stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

Trascorse un quarto d’ora a parlare con la nonna paterna e non sentì né il citofono né il campanello che segnalava l’arrivo degli ospiti.

«Sì, il primo gennaio veniamo a trovare te e papà, come sempre.» sorrise sentendo la mancanza di suo padre.

Ogni anno accadeva sempre così: fino a capodanno, Kyle e Katie festeggiavano tra Toronto e Buffalo le festività, poi l’ultima settimana di vacanza la trascorrevano a casa del papà a Cleveland.

Si vedevano d’inverno solo in quel periodo e durante l’estate si vedevano più spesso.

«Va bene nonnina, ci vediamo presto, e non fare arrabbiare zia Judy. Ciao.» chiuse la chiamata ridacchiando.

Quando si voltò trovò Lucas appoggiato alla porta, con le braccia incrociate al petto che la stava osservando.

«Che paura! Lucas!» saltò all’indietro portandosi una mano al petto.

Lucas sorrise e si avvicinò a lei e le portò una mano sul fianco.

«Buona vigilia anche a te, pulce

Era da molto tempo che non si trovavano da soli, le loro uscite erano sempre di gruppo e con Ellison e Rose a conoscenza della situazione, Katie fece di tutto per non fare insospettire Kyle.

Sapeva di potersi fidare delle sue amiche, ma sapeva anche che se Kyle avesse supplicato Ellison, lei avrebbe ceduto raccontandogli tutto e non poteva permetterlo.

𝐔𝐍𝐏𝐑𝐄𝐃𝐈𝐂𝐓𝐀𝐁𝐋𝐄 𝐋𝐎𝐕𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora