Warning: suicidio, omicidio, allucinazioni, descrizioni di armi da fuoco, paranoia
Un sospiro.
Un sospiro tagliò il silenzio.
No, non era il solito sospiro.
Amber non sapeva che fare. Era da giorni che la casa era piombata nel silenzio. Aveva cercato di sollevare l'atmosfera, ma come? E poteva ignorare che pochi giorni prima era morta una persona che loro conoscevano fin troppo bene?
Nessuno chiamava più al telefono per chiedere aiuto al detective Turner. Era sicura che gli incidenti accadevano, eccome se accadevano, ma sembrava che nessuno avesse più bisogno del loro intervento.
Gli abitanti di Lacock si erano lasciati andare al loro destino? No, non poteva essere. Lacock non poteva finire in quel modo. Era imbarazzante agli occhi della ragazza.
Solo in quel momento realizzò che effettivamente l'intero paese dipendeva dal signor Turner e ne era disgustata. Era disgustata dal fatto che una marea di persone, sicuramente in grado di poter fare tutto, dovevano affidarsi ad un pover'uomo solo perché visto come "freddo" e quindi "impassibile di fronte a tutto".
In quei giorni la giovane assistente aveva tante cose per la testa, ma una in particolare non lasciava la sua testa. Quella sera il signor Morgan le disse che il signor Turner "fa le ore piccole quando è molto stressato".
Da quando Claus era morto, Sebastian Turner non aveva lasciato lo studio, nemmeno per andare a letto. Se si addormentava, era per sfinimento. Le sembrava di star vivendo un deja vu di una situazione che non aveva mai vissuto in prima persona.
L'uomo in quei giorni sembrava impegnato a riflettere su qualcosa. Amber sapeva bene su cosa stava riflettendo: era ancora in cerca del motivo per cui il suo amico più caro si era tolto la vita. Passava mattina e sera a pensarci, a mettere insieme memorie, a evidenziare i dettagli più piccoli, qualcosa che nel suo atteggiamento era cambiato e che era segno che qualcosa non andava.
In fondo, però, la ragazza voleva che l'uomo andasse avanti. A che pro pensarci ancora? Trovare il motivo dietro il suo suicidio non lo avrebbe certamente riportato indietro e sicuramente non avrebbe dato pace al detective. Lo avrebbe solo fatto sentire ancora più impotente.
Alla fine, però, decise di non dirglielo e aveva tre motivi. Il primo era perché, dicendo quella cosa, non sarebbe stata molto coerente, dato che era l'atteggiamento degli abitanti di Lacock che odiava così tanto. Il secondo era perché, sotto sotto, anche lei non riusciva a smettere di pensare a quell'incidente, a come fosse accaduto tutto così all'improvviso, senza alcuna spiegazione. E il terzo...
Il terzo era perché lei, essendo una totale sconosciuta, non aveva proprio il diritto di dire ad un uomo di mettere da parte una delle poche persone davvero importanti per lui.
E così la vita continuava a scorrere in quella piccola casa completamente ferma nel tempo. Una mattina, per solidarietà, si tenne una specie di cerimonia funebre per tutti i morti che c'erano stati in quel mese. Tutti gli abitanti del paese si presentarono nella chiesa di San Ciriaci. Amber non era sicura che si sarebbero presentati a quella celebrazione, ma il signor Turner non ci pensò su e insieme si recarono lì.
La giovane assistente si guardava intorno lungo la via. Ai suoi occhi le sembrava che ci fossero ancora tante persone, ma non poteva certamente ritenerlo un numero alto rispetto agli abitanti della sua città d'origine. Quante persone erano sparite, esattamente? Preferì non pensarci, doveva mantenere la sua sanità mentale stabile. Invidiava il suo capo, che era riuscito a mantenersi stabile fino a quel momento. Come aveva fatto? Lo invidiava davvero.
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Desire of Leaving: Omicidio o Suicidio?
Misterio / Suspenso[COMPLETATA] "Tu, Sebastian Turner! Alla fine sei solo e soltanto- Debole." Lacock, Inghilterra. Un improvviso cambiamento. Un veleno mortale come unica arma. Numerose morti indefinite. A quanto pare Sebastian Turner avrà un bel po' di lavoro da far...