Gennaio stava per finire ed io non ero particolarmente in forma, le cose andavano benissimo per quanto riguardava la mia musica,ma dentro avevo sempre una nota stonata.
Star lontano da lei stava davvero diventando difficile,mi svegliavo la notte ad ogni minimo movimento.. ero sempre in allerta,non so perché ma sentivo che Carola non stava bene e vederla così mi rendeva ansioso...
Come quando,durante la puntata della domenica era uscito Cristiano... Durante la sfida con Cristian mi voltavo spesso verso di lei, vedevo la tensione sul suo viso, le labbra tirate e gli occhi lucidi. Al momento dell'uscita lei si era alzata lentamente, quasi barcollasse su quelle gambe lunghe, aveva aspettato che tutti lo salutassero e poi gli si era buttata tra le braccia singhiozzando,ed ogni sua lacrima era, per me, una fitta tra le coste... Maria aveva poi mandato la pubblicità, lei era scappata dietro le quinte e prima che me ne potessi rendere conto le ero corso dietro.
Senza pensare, senza sapere cosa dirle, sapevo solo che dovevo andare da lei .
L'avevo trovata dietro un divanetto, era seduta per terra,la testa tra le ginocchia,tremava e piangeva ,ma non era un pianto convulso, era silenzioso,discreto, impercettibile così come era lei.
Mi ero seduto al suo fianco e le avevo posato una mano sulle spalle,lei a quel punto mi aveva guardato con gli occhi gonfi e le labbra socchiuse... Dio quanto avrei voluto baciarla, stringerla a me e dirle tutto quello che ,da mesi ormai, mi tenevo dentro.."Cristiano è nel tuo cuore, lo rivedrai fuori... Non piangere più ti prego"
Le dissi...e quelle parole mi facevano male, vederla disperata per lui, mi uccideva, sapevo che legame c'era tra loro, ma l'idea che qualcun altro le fosse così vicino, mi era insopportabile.
"Sono sola Gigi, mi sento sola, quando mi lego a qualcuno, puntualmente lo vedo andar via... è sempre stato così"
Quelle sue parole mi avevano tolto l'aria dai polmoni, e quella sera stessa ero andato da lei quando tutti erano già andati a dormire...
Mi sedetti sul letto e la guardai"Luigi " mi disse fissandomi negli occhi
" Sto pensando di andarmene, non credo di farcela, la competizione,le luci, le gare, questa non è la mia vita.. io non so gestirla questa cosa"Era seria, serissima, il suo sguardo fermo mi aveva fatto venire i brividi e ,da quella sera, avevo davvero cominciato a osservare ogni sua mossa.. mi attardavo in sala prove per assicurarmi che rientrasse in casetta,la sera ero sempre l'ultimo ad andare a letto e solo dopo essermi accertato che lei fosse in camera a dormire.
Luca mi guardava scuotendo la testa,ma come facevo a dirgli cosa stava succedendo? Come avrei fatto a spiegargli il gelo che mi avvolgeva il cuore al solo pensiero che Carola, la mia Carola potesse andarsene?
Non avevamo più parlato dall'uscita di Cristiano,mi limitavo ad essere la sua ombra silenziosa fino a quando una sera ...Ero uscito in giardino e avevo steso una coperta per terra ,non prima di essermi accertato che lei fosse in camera al sicuro e lontana da quella porta che tanto mi faceva paura, quando alle mie spalle sentii dei passi, li avevo riconosciuti subito,li avrei riconosciuti tra mille altri... Vidi la sua figura illuminata dalla luna, sembrava un angelo stretta in un piumino leggero colore crema, avrei potuto descrivere ogni suo lineamento anche senza guardarla.
Le folte ciglia, gli occhi grandi striati di piccole pagliuzze di ambra, il suo nasino all'insù che arricciava ogni volta che qualcosa la infastidiva... Era perfetta in quella luce ed io ero incantato nel guardarla, noi non avevamo bisogno di tante parole, per assurdo,anche senza parlarci, eravamo uno parte dell'altra, lei era il mio muro ed io ero il suo..
Si sdraiò accanto a me voltando il suo sguardo alle stelle"Quella è la costellazione di Orione, è la mia preferita sai? Le vedi quelle tre stelle in fila? Costituiscono la sua cintura,mentre quella in cima fa parte della testa e punta dritto alla stella polare... In Sardegna da me in campagna con papà, spesso, mettevamo una coperta sull'erba e cercavamo le varie costellazioni.
Amo le stelle, sono lì da sempre e brillano nonostante tutto,ferme e immobili,ma sempre bellissime"Continuò a parlarmi delle stelle, trovammo insieme la Stella Polare, l'Orsa Maggiore e ci divertiamo ad immaginare tanti piccoli altri mondi
Mi girai verso di lei"Ti ricordi il Principe del libro che ti ho regalato?"
Annui senza girarsi"Sta tornando dalla sua rosa sai?"
La vidi sorridere, sapevo che aveva capito e ora sapevo che non avrebbe mai varcato quella porta, sarebbe rimasta forte, bella e determinata come solo i fiori che ,dopo aver affrontato un inverno rigido, rifioriscono più forti e splendenti..
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Business man
RomanceAveva deciso di allontanarla per farla volare, per farla crescere, per renderla forte e indipendente,ma chi avrebbe aiutato lui a sopportare il distacco???