Capodanno

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I preparativi per la festa di Capodanno erano iniziati, in casetta regnava il caos, Luca era seduto in cucina con Alex per fare l'elenco della spesa, sentivo la loro discussione sul menù della sera.
La discussione verteva sugli antipasti, li sentivo parlare di ingredienti come se fossero Carlo Cracco e non potevo fare a meno di ridere.
Le ragazze addobbavano la tavola e si dilettavano nel creare eccentrici centro tavola. Candele, fiori, corone di vischio sparse in ogni angolo ed io pensavo a come sarebbe stato fermare, con una scusa, Carola sotto una di queste e baciarla, sarebbe stato l'unico modo per assaporare almeno una volta le sue labbra... Negli ultimi giorni ne sentivo davvero il bisogno, sentivo la sua mancanza, come se tutto l'ossigeno dell'universo uscisse da lei , la vedevo danzare in cucina ,in salotto con in mano fiocchi, decorazioni, folletti e cappellini colorati e avrei voluto ballare con lei, stringerla,ridere anche solo sfiorarla.
Avrei fatto di tutto per poter condividere con lei quei momenti spesierati.
Le feste natalizie la facevano diventare ai miei occhi ancora più splendente,era contagiosa,lei rideva e tutti gli altri ridevano con lei... Mi ricordava uno di quei film sul Natale dove lo spiritello natalizio portava gioia e serenità ovunque andasse.

Pensavo ad un modo per poter rimanere solo con lei, nella mia mente progettavo mille modi diversi per aver modo di poterla guardare negli occhi... I suoi occhi... Erano droga per me, non riuscivo mai a sostenere il suo sguardo per più di un minuto, erano magnetici, tutte le volte  che mi guardava ero costretto ad abbassare lo sguardo, dentro vi vedevo milioni di domande,dubbi ai quali avrei voluto poter rispondere... Era ancora troppo presto, avevamo bisogno ancora di tempo, lei per diventare più sicura, io per capire davvero che nome dare a questo sentimento che mi divorava...
Sapevo che prima o poi avrei dovuto darmi una risposta, sapevo che prima o poi avrei dovuto dare delle spiegazioni anche a lei, spiegarle che quello che provavo quando mi stava accanto,non mi era mai successo, che soltanto sfiorare la sua mano mi faceva correre i brivi lungo la schiena, dirle chiaramente che ,senza di lei, non riuscivo più a sentirmi vivo.

I tavoli erano ormai pronti, antipasti e piatti accuratamente preparati da chef Luca con la collaborazione di Serena, rigorosamente disposti sul piano della cucina, addirittura i segnaposto personalizzati per ognuno di noi disposti davanti ai piatti,storsi un po' il naso vedendo le posizioni dei tavoli...Carola era vicino a Mattia e Cristiano,mentre io ero stato posizionato nel tavolo insieme alle coppie...con Elena al mio fianco.
Non mi era piaciuta quella disposizione, non volevo dare adito a chiacchiere o a pettegolezzi di genere

"Perché questa disposizione?"

Chiesi a Serena

" È stata Carola a disporre i segnaposto in questo modo, Gigi "

La ballerina mi guardava sospettosa,aspettava che protestassi per aver modo , probabilmente, di versarmi addosso l'odio che , ultimamente,le vedevo spesso sul viso ogni volta che cercavo di avvicinarmi a Carola.
Lei e Sissi sembravano essersi erette a cavalieri,pronte a difendere fino alla morte la principessa dal drago cattivo che, nella fattispecie,ero io.
Avvicinarsi a lei era praticamente impossibile,dovevo in tutti i modi trovare un sistema per poterle augurare buon anno senza che loro mi intercettassero.

La cena si svolse in allegria, Carola rideva felice, la guardavo di soppiatto, con le orecchie da renna in testa e le guance rosse per il troppo vino, era bellissima e felice, io, invece ,mi sentivo solo, lontano, sorridevo fuori,ma dentro mi sentivo vuoto.
Lei si alzò, Serena e Sissi erano intente a scambiarsi effusioni con i rispettivi fidanzati, era l'occasione giusta, mi alzai di scatto con la scusa di andare a riprendere l'acqua e la seguì..
Arrivai alle sue spalle e le misi una mano sul fianco facendola sobbalzare, si girò piantandomi gli occhi direttamente nei miei

"Vieni con me" le dissi

Annui senza parlare, la spinsi in lavanderia,non riuscivo a dire nulla, incatenato dai suoi occhi scuri, le posai una mano sulla guancia,accarezzandola dolcemente, vi si appoggiò coprendola con le sue dita fredde... Ero perso,lo sapevo, non avrei dovuto farlo, non avrei dovuto desiderare così tanto le sue labbra,ma non resistetti...
Mi avvicinai al suo viso, i miei occhi riuscivano solo a guardare le sue labbra e, come una calamita,ne ero attratto inesorabilmente.
La baciai, un bacio leggero, senza malizia ,a fior di labbra

"Buon anno principessa"

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