5 Novembre

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Ero riuscito nel mio intento, per farlo avevo coinvolto Maria, lei, in realtà,non era convinta che fosse una buona idea

"Lu ,sei proprio sicuro? Perché vuoi privarti di questo sentimento? Cosa pensi di ottenere allontanandola?
Carola si chiuderà di nuovo, lo sai"

Il mio intento non era quello, volevo che non riversasse questo smarrimento che le vedevo negli occhi nella sua danza.
La vedevo ogni giorno spegnersi e più si spegneva , più aumentavano le discussioni tra di noi. Non sapevo più come gestire il suo umore altalenante, un giorno sorrideva ,il giorno dopo esplodeva come la nitroglicerina al sole.
Era come camminare sulle uova ed io non sapevo davvero come fare.
Quella ragazza era il mio cruccio e la mia gioia, l'avevo notata subito quel primo giorno,con quel sorriso timido e con quegli occhi che si illuminavano mentre ballava.
Era un angelo, quando l'avevo vista entrare avevo pensato immediatamente a quelle bamboline dei carillon, leggere e perfette che non ti stancheresti mai di guardare.

"Mari'" dissi " devo farlo, Carola riversa le sue insicurezze sulla danza, il nostro rapporto le sta facendo male, non vola più, non posso permettere a questa cosa, qualunque essa sia, di impedirle di spiccare il volo"

Maria rimase in silenzio, non era d'accordo,lo capivo ,ma sapevo che mi avrebbe aiutato.
Via via che la conduttrice parlava, vedevo lo sguardo di Carola farsi vuoto, avrei voluto stringerla, chiederle scusa e dirle che era tutto uno sbaglio e che io ero davvero un coglione come mi aveva detto più volte.
Invece rimasi fermo,ad ogni parola sentivo la fitta di una lama affilata che mi entrava tra le coste ,togliendomi il respiro

"Carola,ma sei bella come il sole"

Stava dicendo Maria,io mi girai a fissarla mentre alzava lo sguardo come a cercare gli occhi rassicuranti di colei che parlava, deglutii ,aveva ragione,lei era il sole con quel profilo perfetto e quegli occhi grandi . Quando tutto finì,lei si rinchiuse in camera, avrei voluto seguirla , stringerla,farle capire perché avevo inscenato tutta quella pantomima, ma Albe me lo impedi, mi prese per un braccio portandomi lontano

"Non peggiorare le cose Gigi, lasciala sfogare, ha bisogno di star sola, non farlo, se le vuoi bene davvero ,non farlo"

Quelle parole dette da lui ,furono più dolorose della lama che avevo nel petto, se lui, proprio lui, che mi aveva sempre spinto verso di lei, mi parlava così, voleva dire che stavolta l'avevo davvero fatta grossa.
Molto più tardi, uscì dalla camera rossa,aveva gli occhi gonfi e il suo fedele Porky stretto al petto, la afferrai per un braccio come lei faceva abitualmente con tutti noi, si girò con gli occhi infuocati

" Io non ho bisogno di nessuno ,mai, ricordatelo"

Rimasi fermo, con la mia mano sul suo braccio, paralizzato dall'odio e dalla rabbia che leggevo nei suoi occhi sempre gentili, era diversa, distante, fredda , il respiro mi si mozzo' in gola.
L'avevo persa e lo sapevo, ma non immaginavo che avrebbe fatto così male.
Lasciai la presa come se quel contatto mi avesse bruciato , mi allontanai per prendere una sigaretta e gli occhiali e andai verso i divanetti.
Seduto lì fuori calai gli occhiali sul naso, non so  per quanto tempo rimasi li, la sigaretta fini, ed io cominciai a piangere silenziosamente.
Avevo fatto bene? Sarebbe servito a qualcosa privarmi di un sentimento così grande e puro? Avevo la testa piena di dubbi, e l' unica cosa a cui riuscivo a pensare era che lei sarebbe andata avanti senza di me...

                      Nota Autore

Ero indecisa se dare un seguito alle tante idee che ho in testa, questo non è solo un sequel alla mia storia 5 Novembre, è il punto di vista di Luigi, sono le sue emozioni, i suoi pensieri così come li ho immaginati.
Spero vi piaccia ,in caso contrario sarà il mio modo semplice di esprimere un'idea, un sentimento, di immaginare i pensieri e metterli per scritto.
Un abbraccio Giusy💛

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