Capitolo 7// Uno scomodo incidente

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POV KENMA

Quel giorno il club di basket aveva occupato la palestra per tutto il giorno così Kuroo mi aveva proposto di fare filone. Non avevo nulla in contrario quindi bho, accettai.
Avemmo la fortuna di trovare i primi posti davanti l'entrata e li prendemmo subito.
« Riavrai il tuo giocattolino solo a fine giornata » disse il corvino con un sorrisino.
« Ehh?! Ma nemmeno per so- »

Non finii mai la frase, perché in quel preciso istante entrò nello stesso vagone proprio lei.

Mi zittii all'istante, la osservai girarsi a destra e sinistra in cerca di un posto per poi andarsi a sedere proprio in mezzo a certi tipi, di sicuro poco raccomandabili.
« Quindi è vero, T/N è tornata » sentii le parole del mio amico rimbombarmi nella testa, interrompendo un silenzio che non mi ero accorto ci fosse.
« È lei la ragazza a cui hai infortunato il piede perché stavi accarezzando un gatto? » chiese. Non trovai il coraggio di aprire bocca.
« Non serve che menti, ho notato che ha una fasciatura a una gamba » disse.
Quel ragazzo sa essere fastidioso quanto acuto a ogni minimo dettaglio.
Probabilmente feci un cenno con la testa, e mi lasciò in pace.
« So che tra di voi non siete rimasti proprio... in dolci e coccolosi rapporti però... quei tipi lì non mi piacciono per niente ».  Disse fissando un tizio con la testa rasata ai lati e i capelli biondi raccolti in una treccia, sarà alto una roba tipo due metri o più.
Condividevamo lo stesso pensiero allora. Perché scegliere di sedersi accanto a dove sono seduti i peggiori gangster di Tokyo?

« Seguimi » Mi incitò Kuroo ad alzarmi e a seguirlo spingendomi da dietro la schiena.
Dio, che vuole fare sto pazzo furioso?
« Eh?! Aspetta che vuoi- »
Non finii la frase che mi ritrovai faccia a faccia con lei.
Sentii in ogni parte del corpo li sangue pompato, e mentre le orecchie si stordivano i vecchi sentimenti tornarono a galla, lasciandomi un aspro sapore in gola.
Per la seconda volta di fila.
« Sei veramente tu, T/C?! »

I suoi occhi passarono dalla testa ai piedi di Kuroo, che fece finta di averla riconosciuta sul momento, e poi su di me.
Ogni volta, ogni santissima volta che quel c/o mi finisce addosso finisco per irrigidirmi. Cazzo.
E non so distinguere se lo faccio per la paura o per il gelo e calore che mi lascia sopra contemporaneamente.
Trattenni un respiro profondo.
« Ah-ahhh Kuroo-san, quanto tempo. » lo salutò lei con un sorriso imbarazzato. Probabilmente per la mia presenza.
« Tre anni sono tantissimi. Invece per questo qui non è la stessa cosa vero? Mi ha detto che vi siete già incontrati ieri »
Trattenni un secondo respiro.
« S-si, è vero. Non è cambiato di una virgola ahahahah » la sentii ridacchiare.
Quella frase fu una coltellata dritta al cuore, anche se detta con un suo sorriso.
« È sempre nel suo mondo come sempre » aggiunse. Mi rilassai di colpo.
Finalmente tornai a respirare come si deve, fu un grande sollievo.
Kuroo rise sotto l'affermazione della ragazza e disse:
« Si si, posso confermare »
« Ma insomma! Vi siete accorti che sono davanti a voi? » presi le mie difese.
Fui felice che alle mie proteste la ragazza scoppiò a ridere, insieme a Kuroo.
" Se per questo, nemmeno tu sei camniata ".

Poi però, il treno sulla quale stavamo rivivendo vecchi ricordi arrivò alla prima coincidenza, e al seguito si fermò bruscamente.
« Mikey ti ho portato i tuoi doraya-AHHHHHHH »
L' impatto fu così brusco che un ragazzo alle mie spalle, con in mano un vassoio pieno di dolci, andò a sbarmi contro. Portandomi quindi a perdere l'equilibrio e cadere in avanti.

Avrei preferito inciampare e sbattere contro un palo, ma purtroppo davanti a me avevo T/N e per non andarle addosso riuscii a bloccarmi poco prima mettendo le mani contro il muro. Peccato solo che mi ritrovai con il suo viso bloccato tra le mie braccia, e le sue che erano tente a reggere il mio peso tenendomi per i fianchi.
Si, avrei preferito sbattere contro un palo.

POV T/N

E propio alla mia destra vidi quel coglione di mio fratello. Questo era tento a dormire profondamente sulla spalla di Draken.

« Potevate avvisarmi in migliaia di modi, tipo che ne so mhmm... inviare un messaggio?! » feci la ramanzina al povero uomo-lampione che era corretto a subire in silenzio, era consapevole che dopo l'ultima volta una cosa del genere mi avrebbe portato all'infarto.
Oh e a casa quel coglione mi sentirà per bene.
Quei due non solo si erano azzuffati con chi sa chi ma oltre tutto avevano pensato bene di lasciare il telefono spento, Mitsuya, uno dei pochi di cui potevo fidarmi con quei due sempre in mezzo, mi rassicurò che avevano passato la notte da lui.

« Sei veramente tu, C/N?! »
Il povero Draken venne salvato da... di chi era questa voce?

Mi si presentarono davanti Kuroo-san e Kenma, quest'ultimo però dopo una brusca frenata da parte del treno per poco non mi cadeva addosso per colpa di Baji che gli andò contro.
Riuscì a salvarsi all'ultimo, grazie non solo a me che lo ressi per i fianchi ma anche per aver bloccato le mani contro il muro proprio all'ultimo.

Mi sembrava di non riuscire a sentire più niente, tutto ciò che mi era concesso era il battito del mio cuore che sembrava risuonarmi nelle orecchie come un tamburo. Tuttavia riuscivo a percepire il suo fiato, così caldo da farmi venire brividi di freddo lungo il collo, e i suoi occhi fissi sui miei. Ci guardammo per quello che era un istante, e quella visione mi sembrava essersi stampata negli miei occhi.

« Moscerino scollati immediatamente da lei! » gli ringhiò contro l'uomo-lampione. E il ragazzo non esitò a scollarsi senza protestare.
« Eh?! Non parlare così all'alzatore della Nekoma. È stato un'incidente » lo difese Kuroo, giurai di vedere la faccia di Kenma che voleva sotterrarsi ma quella di Draken era molto peggio. È da quando sono piccola che non fa che parlarmi di questa squadra, e ora se la ritrova proprio davanti.
« Ha ragione, Baji gli è andato addosso come un coglione ».
Questa volta non fu Kuroo a parlare, bensì mio fratello che si era apparentemente appena svegliato.
" HA FINTO DI DORMIRE SOLO PER NON VENIRE SGRIDATO? "

Kenma x reader// Avevo 7 motivi per chiamarti gatto. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora