Capitolo 14// Cosa si prova a starti lontano

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POV T/N

« Akinori, quella è la sorellina del capo. Ci ammazzerebbe anche solo se pensassimo di toccarla ».
" Olè, sputtanamento riuscito "
Solo a quel punto il tizio placò il suo istinto omicida, sgranando gli occhi al guaio che stava per fare. Mi immaginai quasi che un brivido gli percorse la schiena.
« Ascolta il tuo amico, caro Akinori. Smammate »
Come dissi fecero. E il cattivo umore tornò sul mio volto.

« Sapete una cosa? Mi è passata la voglia di allenarmi » disse con nonchalance la causa di quell' impiccio.
« Ah?! Menomale che è per il tuo servizio di merda se quei due ci hanno minacciato! » sbraitò Yamamoto.
« Anch'io, per oggi ho finito. Ci si vede » salutai il gruppo così frettolosamente che non riuscirono a trattenermi e mi misi in cammino verso casa.

« Aspettaci T/N-chan! » sentii Kuroo chiamarmi alle mie spalle.
Voltandomi vidi raggiungermi di corsa sia lui che Kenma, questo però corse più lentamente dato che nel mentre stava giocando a una PSP.
La sua fissa per i giochi non gli è mai passata?
« Vi siete dimenticati di dirmi qualcosa? » chiesi cercando di dare un po' di vita al mio tono mozzato.
« Ti va di mangiare qualcosa insieme? Non ci vediamo da tanto » propose il corvino.
Sospirai.
« Ci siamo visti due minuti fa vicino al fiume. Sentite già la mia mancanza? »
« Si esatto. Ora vieni con noi. » disse e prendendomi a sacco di patate, trascinò sia me che Kenma per il suo zainetto fino al fast-food più vicino.

« Io non ho un soldo con me ».
Mi lamentai appena arrivati davanti al locale
« Tranquilla, ci penserà Kuroo » intervenne Kenma
« Eh?! »
« Ci hai invitato tu dopo tutto. Io volevo solo sconfiggere la principessa » blaterò offeso il biondino.
Il ragazzo assottigliò lo sguardo sapendo che aveva ragione, e allora sbuffo dando un okay.
« T/N-chan sai che qui fanno anche cucina italiana? » mi propose Kenma con il volto di chi si voleva divertire.
« Davvero? »
« Ohh sisi, oltre ad essere super buona è anche molto cara. Ma tanto non paghi tu quindi perché n- »
Non riuscì a finire di parlare che Kuroo gli tirò un pugno sulla testa.

Scoppiammo a ridere tutti e tre. Poi entrammo a prendere posto.
Per la gioia del corvino presi solo patatine e coca, che versai tutta in un bicchiere di vetro.

POV KENMA

Diedi un morso al panino guardando di soppiatto il corvino di fronte a me, Kuroo, mentre al mio fianco sentivo la C/c ridere sotto i baffi vedendo il viso di quest'ultimo tutto sporco di maionese.
" « Tu e T/N dovete riprendere i rapporti » " ripensai alle parole di mister maionese.

Sospirai esausto. Se solo non fossi stato così vigliacco tutti i miei problemi non sarebbero mai esistiti, i miei e quelli di questa ragazzina al mio fianco.
Passai gli occhi su di lei, non muovendo il volto che invece era indirizzato verso gli altri tavoli, ma di lei riuscivo a intravederne solo un quarto del viso, nascosto in gran maggioranza dai capelli.
Kuroo aveva mischiato ketchup e maionese e insisteva che la ragazza dovesse provarla sulle patatine, perché a detta sua era la salsa più buona del mondo.
Ovviamente lei non ci credeva.

Portai lo sguardo altrove solo dopo che il mal di testa sopraggiunse. Metà dei tavoli erano per di più vuoti, e se non lo erano c'erano solo due famigliole in croce.
Poi, poco più lontano da noi, sentii gli occhi pesanti di qualcuno bruciarmi addosso. Spostai lo sguardo verso questi, e chi vidi mi fece irrigidire sul posto.

" Di nuovo quelle teste di cazzo..."

POV T/N

« Kuroo sto cucchiaio te lo ficco su per il culo, e secondo me nemmeno ti dispiacerebbe... » protestai affondando il viso nella poltrona, allontanandomi il più che potevo da quella strana salsa malefica.
« Kenma, puoi dire a T/N che non sono gay? E magari le dici anche di non fare i capricci e assaggiare questa bellezza » disse nel mentre che tentava di convincermi facendo l'aeroplanino con il cucchiaio.
« Kenma, ci sei? » chiesi portando tutta l'attenzione su di lui.
Notai il biondino guardare con sguardo di intesa verso sinistra, poco lontano dal nostro tavolo, uno dei pochi occupati, a mio malgrado, proprio da mio fratello e il suo migliore amico.

« Pronto!? Kenma ma la finisci di addormentarmi con gli occhi aperti? » disse il corvino, che fece riportare la testa sulle spalle al biondo che riportò l'attenzione su di noi.
Bruscamente, mentre si girò a guardarci un po' rintronato, la sua mano urtò il mio bicchiere di coca-cola ancora pieno con la mano.
Mi bagnai tutta, dalla maglia al pantaloncino. Kuroo sistemò il bicchiere prima che potesse cadermene dell'altro addoso, ma ormai il danno era fatto.
« M-Mi dispiace T/N, mi son distratto. Ti posso aiutare a sis-? » provò, con la pura paura in volto, di scusarsi.
« Lo avevo notato. Ma non si può fare molto, vado un attimo in bagno » dissi alzandomi da tavola.

Durante il tragitto evitai con lo sguardo quei due, Draken e Mikey, che avevano assistito alla scena dall' inizio alla fine.
Una volta in bagno provai a sciacquare i vestiti con un po' d'acqua. Tutto inutile. Sbuffai, e tornai in sala.
E proprio da quella distanza, appena fuori dal bagno, notai che mio fratello aveva preso una profonda e interessante discussione con i miei due amici d'infanzia. Draken, invece, fissava me al suo tavolo.

Kenma x reader// Avevo 7 motivi per chiamarti gatto. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora