26. "Breathe" by Prodigy

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– Garcia, cos'hai trovato?

Quel giorno Hotch sembrava più esigente del solito, ma Garcia poteva capire la situazione: quel caso risvegliava in tutti del turbamento e ringraziò il cielo che coincidesse con il ricovero di Beatrix.

Se ci fosse stata anche lei, era probabile che avrebbe reagito molto male, come durante il caso della vedova nera.
La donna aveva già fatto le ricerche richieste dal capo da poco più di mezz'ora, ergo la sua risposta fu pronta come al solito:– Dunque, i bambini sono stati ritrovati a poco più di quattro chilometri l'uno dall'altro e ci sono dei punti d'interesse. Un supermercato a dieci chilometri, un parco giochi a dodici ed un centro abitato a tredici.

Ma due risultano essere i più vicini e non combaciano affatto con questi. Uno è un grande edificio abbandonato, in passato un ospedale a due chilometri, l'altro è un orfanotrofio a quattro. Ti ho già mandato indirizzo e coordinate GPS sulla mail.
– Un orfanotrofio. Grazie, Garcia.

Hotch riattaccò.

– Cos'ha scoperto?– domandò Gideon.
– Dobbiamo dirigerci verso un orfanotrofio che si trova qui vicino. E poi bisogna ispezionare un edificio abbandonato.
Hotch invertì la direzione del SUV appena poté, dirigendosi verso l'istituto.
Gideon compose il numero di Derek sul cellulare:– Ciao, Derek. Novità?
– Abbiamo parlato con qualche abitante del posto ma niente, nessun risultato. Nessuno conosceva quei bambini. Ma ci hanno detto di controllare al vecchio ospedale. Molti senzatetto dimorano lì di notte e potrebbero nascondersi tra loro diversi elementi non raccomandabili.
– Come mai ne sono così convinti?
– Specularmente all'orfanotrofio, vi è un riformatorio. Non conoscevano i bambini ma non sono i primi ad essere ritrovati qui.
– Che vuoi dire?– Gideon iniziava ad essere incalzante.
Derek fece una breve pausa e poi parlò:– Anni fa –, iniziò, –esattamente trent'anni fa, furono trovati altri bambini nel bosco, ma non erano carbonizzati.
– Quindi?

Morgan si era improvvisamente interrotto, ma concluse:– Venivano violentati e strangolati.
– Ottimo lavoro. Grazie, Derek.
Gideon tolse il vivavoce:– Chiamo Garcia.–
Compose un altro numero e attese.

– Al vostro servizio!– esclamò vivace l'hacker, facendo sorridere il profiler che poi chiese:– Per favore, potresti controllare dei fatti del passato?

– Le ricerche retroattive sono la mia specialità!
– Ottimo, dunque... Trent'anni fa sembra siano stati commessi omicidi nella stessa zona. Sempre bambini, stavolta violentati ma non bruciati.
Gideon poté sentire il furioso picchiettare di Garcia sui tasti del pc:– Ecco... allora, vennero ritrovati nel bosco una decina di bambini, tutti strangolati e violentati attorno agli anni ottanta, tutti avevano massimo dieci anni.

– Avevano famiglia?
– Nessuno ne ha denunciato la scomparsa. Poveri piccoli...
– Grazie, Garcia.
Una volta chiusa la linea, Hotch disse:– Venivano dall'orfanotrofio. Andremo a vedere cosa succede e se sono spariti altri bambini.
Mentre parlavano, arrivarono all'istituto, una costruzione fatiscente fuori dalla quale giocavano dei bambini con aria allegra.

– Sembrerebbero tutti felici, nonostante le condizioni in cui vivono.
– Sembrerebbe –, puntualizzò Hotch, per nulla convinto.
Una volta entrati, domandarono della Madre Superiora, e una novizia li scortò nel suo ufficio.
– Avete saputo dei ritrovamenti?– domandò Gideon, usando più tatto possibile, e quella annuì senza proferire parola.
Nessuno parlò più, l'atmosfera era molto pesante e Hotch poté solo notare che vi erano molte sorelle in giro nei corridoi.
Hanno aumentato la sorveglianza a modo loro.
L'ufficio della Madre Superiora era poco luminoso con pareti bianche interrotte da mobili scuri e discreti, nessuna decorazione alle pareti se non qualche copia di immagini sacre ed un crocifisso sul muro alle spalle della donna.
Ella se ne stava alla finestra e guardava in basso. Si voltò a guardarli quando vennero annunciati dalla suora.

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