Mattia ; due

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Era ormai giunta la notte di Halloween ed io stavo osservando Christian.
Può sembrare inquietante ma infondo lui non poteva vedermi ed io dovevo evitare che facesse cazzate, come ad esempio portarsi al letto qualcuno.
Sorrisi felice vedendo che lui e i suoi amici stavano tornando a casa.
Meno ansia e meno pericoli.

Osservavo Christian da poco più di un mese.
Ero solito osservare gli umani perché ne ero affascinato e da quando avevo visto quel ragazzo dai ricci mori non volevo più mollarlo.
Era bellissimo, sempre gentile, simpatico.
Insomma era perfetto e come sempre mi rese triste il pensiero di non averlo incontrato quando ero ancora in vita.

Quando arrivarono a casa li sentì discutere a causa di Christian che voleva ad ogni costo fare la tavola ouija.
E chi sono io per tirarmi indietro?

Li vidi accomodarsi intorno a quel tavolo color legno e osservai Christian preparare l'occorrente e spiegare le regole con molta attenzione.

Non mi manifestai subito.
Avevo paura anche io e non sapevo neanche se sarebbe stata una buona idea.
Per quanto stupido e assurdo possa sembrare, a me quel ragazzo in qualche modo piaceva.
Così decisi di farmi coraggio e iniziai a muovere la planchette componendo il mio nome.

"Mattia" pronunciò il mio nome con estrema grazia e delicatezza, come se pronunciandolo avesse potuto uccidermi una seconda volta.
Sorrise ai suoi amici che, al contrario del giovane ragazzo, sembravano aver paura.
Avrei voluto rassicurarli, potergli dire che non ero cattivo, che ero solo un ragazzo di diciotto anni volato via troppo presto.

"Emh...sei uno spirito maligno?" chiese cautamente Alex, sporgendosi verso la tavola come se fossi intrappolato li.

Spostai la planchette su "No" e lo vidi rilassarsi un po' sulla sedia.
"Visto Luca? è uno spirito buono" sorrise Christian.
Il ragazzo lo guardò male.
"Oh grazie Chri, ora sono molto più tranquillo, veramente."

Ridacchiai guardando il gruppo prima che il riccio potesse parlare di nuovo.
"Quanti anni hai Mattia?"
Sentivo la sua voce tremolare, probabilmente aveva paura della risposta.
18 scrissi sulla tavola.
Rimasero un attimo interdetti e lessi un velo di tristezza negli occhi del diciannovenne.
"Solo 18? Dio mi dispiace."
"Come sei morto?" chiese stavolta Luca.
I due amici lo guardano con occhi assassini.
"Luca ma ti sembra il caso?" disse Alex con tono accusatorio.
"Non a tutti gli spiriti piace quando gli chiedi come sono morti sai?"
"Perfetto, ora moriremo tutti. Grazie Luca."
Stavolta scrissi "Fuoco"

I ricordi di quella notte mi accompagnavano costantemente e ogni volta avevo l'impressione di riviverli.

"Incendio?" Pronunciò Christian.
Spostai la planchette su "Si" e li osservai rimanere in silenzio per un tempo indeterminato.
Sapevo già cosa volesse chiedere il moro, così, senza dargli il tempo di pronunciare quelle parole spostai velocemente l'oggetto sulla tavola.
"19 settembre 2001"
Christian lesse ad alta voce la data appena iscritta.
"È morto dieci anni fa, avrebbe compiuto 28 anni quest'anno."

Sorrisi leggermente a quell'affermazione immaginando come sarebbe stata la vita di Mattia Zenzola a 28 anni.
Mi sarei laureato? Sarei diventato insegnante di latinoamericano? Avrei conosciuto Christian?

Notai che Luca iniziò a perdere pazienza.
"Senti Christian non può essere vero, non possiamo parlare veramente col mondo dei morti, è un tuo scherzo vero? Ti ammiro sai? Ti sei impegnato parecchio ma direi che è ora di finirla qui."
"Io non centro proprio nulla" si difese il ragazzo alzando gli occhi al cielo.
"Allora chiedigli di fare qualcosa."
"Sei per caso impazzito? Vuoi farci ammazzare tutti quanti?"  Quasi urlò Alex.
"Calmatevi adesso, non morirà nessuno.
Mattia, per favore, se sei veramente qui, puoi fare qualcosa?"

Restarono in silenzio per qualche minuto finché l'improvvisa accensione della TV non li fece sobbalzare contemporaneamente.

Lo spazio di Lex
Buonanotte con il secondo capitolo.
Aggiornerò al più presto.
:) love

Il filo dell'anima ~ Zenzonelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora