Christian ; tre

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Udì l'urlo di Luca rompermi il timpano e vidi la faccia esterrefatta di Alex.
"È un fottuto scherzo vero?"
Scossi la testa in segno di negazione.
"Ve lo avevo detto, non sono stato io."
Alex poggiò una mano sulla schiena di Luca e iniziò ad accarezzargliela in segno di conforto.
"Beh dai, almeno sta succedendo qualcosa di positivo"
Luca mi fulminò con lo sguardo.
"A te sembra positivo tutto questo? Sto morendo di paura Christian, ti prego dimmi che è stato il gatto"
"Luchino io non ho un gatto"
"Lo so cazzo ma non togliermi le speranze"
E in quel momento Alex ed io ci mettemmo tutta la buona volontà di questo mondo per non ridergli in faccia.

Dopo essersi ripreso Luca prese di nuovo a respirare normalmente.
"Va bene Chri, ti credo. Ora cosa facciamo?"
Eravamo tre seduti intorno a quel tavolo e la sedia vicino alla mia era vuota, così dissi la prima cosa che mi passò per la mente.
"Allora Mattia, accomodati no?"
La sedia si spostò e giuro, non avevo mai visto cosa più assurda in vita mia.

Guardai i miei amici e mentre vidi Luca sbiancare pensai che non avrebbe mai più messo piede in casa mia.

Spostai la mano libera per posarla sulla sedia.
La temperatura era più bassa rispetto a quella della stanza, questo significava che Mattia era vicino a me.

Sorrisi e non mi sentì affatto spaventato o nervoso, anzi, sentivo una strana sensazione di beatitudine.
Stavo bene, ma Luca no.

"Ok basta, chiudiamola qui."
"Luca ma-"
"Ora Christian. Non continueremo."

Successe tutto molto velocemente.
Le luci si spensero, lo stereo partì a tutto volume e si spalancarono tutte le finestre.
Fantastico.

Luca tremava come una foglia, non lo avevo mai visto così.
Cercava di aggrapparsi ad Alex in tutti i modi mentre quest'ultimo, sebbene spaventato, cercava di calmarlo il più possibile.
In un attimo afferrò la tavola e la chiuse in un mobile mentre io spensi lo stereo.
"ADESSO BASTA"
Alex ed io annuimmo, era fuori di sé.

"Okay forse è meglio che andiate, si sta anche facendo tardi."
"Vieni Luca, ti accompagno."
Ma prima di chiudere la porta mi raccomandai con Alessandro.
"Resta con lui stanotte."

Mi ritrovai a sistemare il casino che si era creato e aprendo il mobile vidi la tavola ouija.
Farla da solo era contro le regole ma noi non avevamo chiuso la seduta e poi Mattia era buono no? Non mi avrebbe fatto del male.

Così mi sedetti di nuovo al tavolo.
"M-Mattia?"
E in poco tempo la planchette si spostò su "Hello" per poi continuare il suo percorso sulle diverse lettere.
"Mi dispiace" lessi ad alta voce.
"Per le finestre, lo stereo e la TV?"
"Yes"
Sorrisi a quella risposta.

Purtroppo il panico si impossessò di me quando udì l'auto dei miei genitori entrare nel vialetto di casa.
Spostai velocemente la planchette su "Goodbye" e senza attendere risposta corsi in camera per rimettere tutto apposto.

"Christian siamo tornati, sei in casa?"
Scesi velocemente le scale e sorrisi a mia madre e mio padre.
"Ei ciao, vi siete divertiti?"
"Certo tesoro, come mai sei già a casa? Non avevi una festa?"
"Sai che non mi piacciono molto. Sono venuti Luca ed Alex qui, sono andati via dieci minuti fa, erano molto stanchi. Penso che andrò a fare una doccia e poi mi metterò a dormire.
Buonanotte pa', buonanotte ma'"

Mi diedero la buonanotte ed io salì al piano di sopra.
Dopo aver fatto una doccia calda mi misi nel letto e ripensai alla serata.

Lo spazio di Lex
Buongiorno bellissimx.
Ecco a voi il terzo capitolo.
Cosa ne pensate?
:) love

Il filo dell'anima ~ Zenzonelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora