Christian ; sette

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Passarono sei mesi.
Sei mesi in cui tutti i giorni comunicai con Mattia.
Ormai sapevo tutto della sua vita passata, conoscevo il suo carattere, alcune delle sue cose preferite.

Ormai Mattia era come una persona in carne ed ossa per me.
Era quasi preoccupante perché iniziai a provare veramente qualcosa per quell'anima e per quella brezza fredda che di tanto in tanto si posava sulle mie labbra.
E anche se noi non potevamo, le nostre anime si tenevano per mano.

Avevamo anche litigato e fu li che scoprì che Mattia era un tipetto parecchio geloso.

Ci si può innamorare di qualcuno che non era più vivo? A quanto pare si.
Ma come avrei potuto convivere con la sensazione di amarlo senza poterlo vedere, senza poterlo toccare, senza poter sentire la sua voce.
Sarei dovuto andare io da lui? Ci avevo pensato più volte e più volte mi sono fermato dal farlo pensando che fosse solo una follia.

Il fatto di non avere nessuno con cui parlare dei miei sentimenti per Mattia mi uccideva.
Decisi allora di dire almeno ad Alex tutta la verità.
Le possibilità che mi avrebbe preso per un malato da rinchiudere in psichiatria erano molto elevate.

Quando finalmente arrivò ci sedemmo sul divano.
"Alex senti, devo parlarti di una cosa molto importante per me. Ti chiedo solo di non arrabbiarti e di aiutarmi perché questa cosa mi sta logorando dentro ed io non so a chi chiedere aiuto."
"Christian che succede?"
"Ricordi quando mesi fa ti dissi di non aver chiuso il collegamento con Mattia e tu mi dissi di mettere fine a questa storia? Bene, non lo feci. Non ci riuscì. Mattia mi aveva colpito troppo e non saprei neanche dirti il perché.
Ero curioso, mi sono affezionato.
Ancora oggi sono in contatto con lui ed il nostro legame è molto...emh forte.
Alex penso di provare qualcosa per lui."

"Christian ei, non mi arrabbierò con te. Ora non saprei cosa dirti. Mattia è morto e per quanto mi dispiaccia dirtelo, non potrà mai funzionare una cosa del genere. La situazione è molto strana e difficile.
Ascoltami, che ne dici se stasera andiamo ad una festa? Ti distrai e magari potresti incontrare qualcuno."

E per quanto odiassi le feste mi ritrovai ad accettare quell'invito.
Forse Alex aveva ragione.
Avevo bisogno di distrarmi, allontanarmi da Mattia.

Appena arrivati alla festa, Alex mi diede qualcosa da bere per farmi sciogliere un po'.
Devo ammettere che funzionò perché mi ritrovai a ballare in mezzo agli altri fin quando non notai un ragazzo che non aveva smesso di guardarmi durante tutta la serata.
Era molto attraente.
Gli feci un cenno con la testa e quando si avvicinò iniziammo a ballare.
Mi baciò e nonostante la confusione nella mia testa, ricambiai.
Baciarlo era diverso dal baciare Mattia e non solo perché uno era vivo e l'altro no.
"Comunque sono Manuel, piacere."
"Piacere, Christian."
"Che ne dici di andare a casa tua Christian?"
Era una cattiva idea? Pessima.
Accettai? Si.

Il filo dell'anima ~ Zenzonelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora