Mattia ; quattro

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Christian aveva chiuso la seduta, ma io non me ne ero andato.
Quel che stavo facendo era sicuramente scorretto e ingiusto nei suoi confronti e lui sapendo che sono uno spirito buono avrà pensato che avrei accettato di andarmene, di conseguenza non aveva aspettato la mia risposta.

Certo, aveva ragione, non ero uno spirito cattivo ma non volevo neanche andarmene.
Volevo passare del tempo con lui.
Non volevo fargli del male, assolutamente no, ma ero affascinato da quel ragazzo e amavo ogni cosa lo circondasse.
Mi faceva sentire vivo.
In altre circostanze questa frase sarebbe stata bella e romantica ma nel mio caso aumentava solo la mia consapevolezza di essere un anima senza un corpo.

L'avevo osservato mentre saliva le scale per andare a farsi una doccia, la situazione iniziava a farsi interessante.
Se, ancora una volta, non fossi stato solo un anima.

Lo guardai mentre toglieva via lo stress di quella giornata.
Era bellissimo, gambe delineate, il tatuaggio sul braccio definito, i ricci disordinati appiccicati sulla fronte per colpa dell'acqua.

Sembrava soprappensiero.
Chissà come sarebbe stato stargli accanto, aiutarlo a sfogare lo stress di quelle giornate, ascoltarlo per ore, guardare le stelle ed addormentarsi insieme.

Si posizionò davanti lo specchio appannato che pulì con l'asciugano e dopo aver visto qualcosa che sfocava il riflesso si girò.
Non vedendo nulla tornò nella sua posizione iniziale e sorrise.

"Chissà com è fatto" ridacchiò.
"Sarebbe bello parlarci ancora, sapere da dove viene, quando è nato, cosa gli piace, di che colore sono i suoi occhi."
"Blu" avrei voluto rispondergli.

In vita ero un ragazzo molto solare.
Avevo degli amici che mi volevano bene, Albe e Luigi.
Li osservavo ogni tanto.
Albe ormai aveva 32 anni e stava per sposarsi con Serena, la ragazza con la quale era fidanzato da ormai una vita.
Luigi ne aveva 31 e si era dedicato completamente alla sua carriera da cantante.
Spesso venivano sulla mia tomba individualmente ma avevano da poco fatto un accordo.
Una volta al mese venivano insieme.
Solo loro due.
Si sedevano davanti la lapide e parlavano.
Parlavano tra di loro, parlavano con me, mi raccontavano le loro vite, i loro progetti, le loro cazzate.
Era bello vederli così uniti ed era bello vedere che il nostro trio era rimasto tale e quale.
Ogni volta che si vedevano ricordavano me, mi includevano in quei racconti ed ero felice.
Un anima serena, tormentato solo dal rimpianto di una vita che avrei voluto vivere a pieno.

Lo spazio di Lex
Buonanotte amori
:) love

Il filo dell'anima ~ Zenzonelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora