~Capitolo 1~

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"Notizia dell'ultima ora! La Heroine..." Risuonò il rumore della televisione all'interno del bar.

Un'uomo coperto da un impermeabile marrone entrò facendo scattare il campanello sopra la porta d'ingresso.

"Oh, la notizia è già in televisione?" Chiese al barista togliendosi il cappello del medesimo colore dell'impermeabile.

"Si, hanno interrotto il programma che tanto mi piaceva per parlare di una stupida ragazzina!" Disse un uomo seduto al bancone agitando il boccale di birra tra le mani.

"Lei sapeva già dell'accaduto?" Chiese il barista curioso mentre lucidata un bicchiere.

"Si, a dire il vero ero proprio là quando è successo. Stavo camminando tranquillamente quando notai una ragazza di circa vent'anni, capii subito che si trattava di un Heroine per il costume che stava indossando. Mi salutò lei per prima sfoggiando un sorriso; sembrava essere tutto nella norma quando-" L'uomo venne interrotto dal rumore del campanello che risuonò nuovamente, introducendo l'arrivo di un'altra persona nel locale.

"Potreste cortesemente spegnere la televisione o almeno cambiare canale?" Disse la figura il cui volto era coperto dal cappuccio nero di una felpa, ormai fradicia a causa della pioggia.

"Ragazzina! Eri per caso lì al momento dell'incidente?" Chiese l'uomo con l'impermeabile.

"Si, proprio così. Barista mi può portare un whisky? Ho davvero bisogno di bere qualcosa in questo momento..." Rispose lei.

"Ecco a lei!" Disse il barista porgendo l'alcolico alla ragazza.

"E scusatemi per l'arroganza con cui mi sono presentata, ho visto l'incidente con i miei occhi e non mi è sembrata una notizia di tale importanza da interrompere un programma televisivo affinché venisse trasmessa." Chiese scusa sorseggiando il liquido alcolico.

"E così anche lei si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato!" Affermò l'uomo.

"Si... proprio così." Sussurrò quasi la ragazza abbassando finalmente il cappucio della felpa.

Gli uomini seduti affianco a lei al bancone restarono di stucco ed iniziarono a fissare prima la figura a pochi centimetri da loro e poi quella proiettata sullo schermo della televisione.

"M-ma allora... lei-?" Domandò l'uomo bloccandosi prima di finire la frase.

"Esatto, sono proprio io. Vi è piaciuto il colpo di scena eh?" Li perculò lei mentre mandava giù l'alcool.

"Mi potrebbe riempire il bicchiere per favore?" Chiese educatamente al barista sorridendo e l'uomo eseguì subito mentre i presenti fissavano ancora stupiti la ragazza. Il silenzio che si era creato venne però infranto dal rumore di una suoneria.

"Mannaggia, il diavolo è venuto a bussare alla mia porta." Rise lei leggendo il nome della madre sul proprio telefono.

Prese allora il bicchiere e buttò giù in un sol colpo tutto l'alcool al suo interno per poi lasciare dei soldi vicino al bicchiere.

"Beh grazie per l'ottimo whisky, ora vado, non voglio di certo disturbarvi ulteriormente con i miei problemi; ah e tenete pure il resto, predetelo come un ringraziamento per il breve momento di serenità che mi avete fatto passare." Disse salutado i presenti e uscendo dal locale.

"Pronto?" Rispose finalmente al telefono.

"(T/n)! Finalmente ti degni di rispondermi! Ti rendi conto del disastro i cui ci hai cacciati tutti?! Cos'hai da dire a tua discolpa?!"

"Onestamente madre, nulla." Rispose lei freddamente.

"N-nulla?! Non hai da dire nulla, ne sei sicura?! Quindi il fatto che tu, da stupida ragazzina ingrata quale sei, hai deciso di affrontare quel Villain pur conoscendo che il suo Quirk rappresentasse il tuo unico punto debole è il nulla per te?!" Sbraitò la donna dall'altra parte del telefono. Dall'altra parte del telefono la ragazza restò in silenzio, persa nei suoi pensieri.

Hidden Love {Dabi x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora