~Capitolo 3~

117 8 0
                                    

(T/n) riaprì gli occhi dopo un tempo indeterminato, istintivamente si girò dall'altro lato del morbido materasso e solo in quel momento i ricordi della sera prima si fecero più vividi nella sua mente.

Subito si mise dritta sedendosi sul letto e iniziò a guardarsi intorno. Dopo qualche secondo in cui I suoi occhi si abituarono al buio della stanza, riconobbe la propria camera da letto e si tranquillizzò respirando profondamente.

"Ma come ci sono finita qui?"  Pensò tra sé e sé mentre si sporgeva da un lato tentando di raggiungere la lampada poggiata sul comodino al lato del letto.

"Che sia stato un brutto incubo?" Si domandò accendendo la luce che illuminò la stanza.

Le bastarono però pochi secondi per comprendere che tutto ciò che ricordava non era un sogno ma bensì la realtà.

"D-di chi è questa maglietta?! Non è il mio solito pigiama!" Esclamò.

Scese velocemente dal quel morbido letto in cerca di una qualsiasi spiegazione e la trovò in men che non si dica.

A pochi metri da lei, affacciata al bancone, stava una figura che le dava le spalle.

La ragazza fece qualche passo attirando così l'attenzione della figura che si girò nella sua direzione.

"Uh? Ti sei già svegliata?" Chiese il corvino mentre buttava fuori del fumo inalato poco prima da una sigaretta che ora teneva in mano.

"A-ancora tu?! Che ci fai a casa mia?!" Chiese lei a gran voce.

"Torna a dormire; è ancora presto per le domande." Rispose lui con un tono profondamente calmo.

"M-ma che- come potrei dormire sapendo che c'è un villain in casa mia?!" Chiese lei avvicinandosi al corvino.

Fatti un paio di passi sentì però l'aria fredda notturna scontrarsi con il suo corpo e starnutì per poi coprirsi le spalle con le proprie braccia.

Il corvino fissò la (C/c), sbuffò e buttò la sigaretta dal balcone dopo aver fatto un ultimo tiro.

"Senti, magari non te lo ricordi, ma sei stata tu a dirmi di venire a casa tua. E comunque è meglio se torni a letto; è una notte particolarmente gelida e hai già preso abbastanza freddo, ti prenderai un'influenza di questo passo." Disse poi, avvicinandosi alla ragazza e facendole cenno di rientrare nella stanza.

(T/n), dal canto suo, rimase a fissare il ragazzo per qualche secondo.

"Ok hai ragione, ma non ti avevo di certo dato il permesso di cambiarmi i vestiti mentre ero incosciente!" Disse girando i tacchi e dirigendosi verso il letto.

"Se ti avessi lasciato in quei vestiti fradici ti saresti sicuramente ammalata, quindi prego." Rispose lui, totalmente calmo.

"Ma chi pensi di essere? Mia madre?" Sbuffò la ragazza, rimettendosi sotto le coperte.

"No, semplicemente sei la mia missione e non ho voglia di beccarmi la ramanzina perché ti ho fatta ammalare." Disse il corvino.

"Wow, sembrate proprio disperati voi della Lega."

"Nah, non più di tanto." Rispose lui facendo spallucce.

"Su ora torna a dormire; dai, dai." Disse poi.

(T/n) nascose un sorriso sotto le coperte e si mise comoda.

"Ei, Dabi." Disse dopo qualche minuto.

"Che c'è?" Chiese il corvino.

"Nell'armadio lì a sinistra, nel secondo cassetto c'è una coperta. Me la prendi?" Chiese lei.

"Uff, va bene." Disse lui per poi andare a prendere la coperta.

Hidden Love {Dabi x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora