~Capitolo 4~

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"Benvenuta alla League of Villains, (T/n) (T/c)." Disse un ragazzo dai capelli celesti che indossava una mano sul volto.

(T/n) si guardò intorno, studiando la stanza: si trattava di un vecchio locale, con un bancone sulla destra e un sofà appoggiato al muro opposto. Dietro al bancone, su una mensola in alto a sinistra, era situata ua vecchia TV spenta.

Il locale, nonostante non dosse di grandi diensioni, era pieno di persone o meglio, di periclosi Villain.

Al solo pensieri (T/n) sentì come un brivido attraversarle la spina dorsale da parte a parte.

"Non devi aver timore di noi, non saremo tutti un bel vedere, ma da oggi ci puoi definire come tuoi compagni a tutti gli effetti. Inseguiamo tutti lo stesso bbbiettivo, no?" Disse un uomo lucertola appoggiato al muro alla fine della stanza.

"Non così in fretta, Spinner." Disse il celestino alzando un mano.

La lucertola alzò un sopracciglio in segno di confusione, ma stette comunque in silenzio ad ascoltare ciò che il suo capo stava per dire.

"E' vero che saremo compagni ma non dobbiamo dimenticare come se nulla fosse il fatto che lei fino a poche ore fa stesse dalla parte di quegli sporchi rifiuti umni chiamati Heroes." Continuò avvicinandosi alla ragazza.

"Il fatto che Dabi sia riuscito ad aprirle gli occhi non significa di certo che da un giorno all'altro passerà dalla nostra parte senza alcun ripensamento. Quindi ritengo più che opportuno testare la tua fedeltà prima di darti qualsiasi tipo di confidenza." Concluse fissado la (C/c) da pochi metri di distanza che deglutì.

"Nessun problema. Ditemi cosa devo fare e-"

"Dovrai commettere un semplice atto. Ciò che distingue Hero da Villain, buono da cattivo." Disse il celestino interrompendo la ragazza.

"Dovrai uccidere. Ma non una persona qualunque; una persona che fino a qualche ora fa avresti considerato u n alleato, un compagno. Solo dopo aver compiuto questa azione potrai definirti un membro della LoV." Concluse il ragazzo voltandosi verso gli altri Villains.

La (C/c) rimase immobile per qualche secondo, abbastanza scioccata dalla richiesta del celestino.

Di certo non si aspettava che l'avrebbero accolta a braccia aperte senza fare alcuna domanda. Era ovvio che non si fumavano di lei e d'altronde, neanche lei si fidava troppo di quella gente. Aveva già immaginato che avrebbe dovuto fare qualcosa per guadagnare la loro fiducia ma addirittura uccidere? È una cosa da cui non si può tornare indietro.

Ed è per questo che il celestino le aveva ordinato di compiere un azione del genere; dopo aver portato a termine il compito assegnato non sarebbe più potuta tornare indietro.

"Perché questo silenzio? Non ti senti forse in grado di compiere questo semplice gesto?" Chiese il celestino.

"O forse non sei realmente interessata a diventare una di noi, forse sei solamente una sporca spia degli Heroes." Continuò il ragazzo.

A quelle parole il corvino sembrò però svegliarsi: non era possibile che (T/n) fosse una spia, quando avrebbe potuto avvertire gli altri Heroes?

Dabi stava per aprir bocca per difendere la (C/c) ma venne interrotto proprio da lei.

"Affatto, stavo solo riflettendo." Disse tutto d'un tratto la ragazza.

"Allora, posso andare subito? O forse è meglio aspettare la notte?" Chiese poi al celestino.

"No, andrai subito. Dabi verrà con te." Rispose lui fissando il corvino che alzò gli occhi al cielo.

"E con voi ci sarà anche Toga. Di sicuro non sarebbe capace di mentirmi o di tralasciare qualche dettaglio scomodo, diciamo." Concluse il celestino; una ragazza bionda iniziò a saltellare dietro di loro.

Hidden Love {Dabi x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora