L'amore per Seok-Yun non è un concetto semplice, non se lo aspettava così. Non ha mai pensato che potesse essere facile, ma si chiede perché una cosa bella debba essere tanto complicata. Sopratutto quando la persona che ama non si accetta.
Sopratut...
'Sai, ho letto molto del Natale in Occidente, è diverso da come lo festeggiamo qui' gli dico.
Stasera è allegro, molto, a me fa piacere vederlo così.
'Pare che sia una festa da trascorrere in famiglia, che si riuscano tutti per cenare insieme e a mezzanotte ci si scambi regali e auguri' faccio ancora, 'da come appare nei film, deve essere molto bello' commenta lui, 'gli americani indossano quei buffi maglioni di lana e hanno le case decorate in maniera estrosa. Quelli che abitano in campagna, escono dalle abitazioni e sotto la neve che cade, si scambiano abbracci con i vicini e belle parole, mentre in città è diverso, ci stanno quegli abeti enormi e tutti si ritrovano tutt'intorno, magari in una grande piazza, a cantare canzoncine natalizie' fa lui, io annuisco.
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'Non sarebbe bello trascorrere un Natale a New York?' fantastico io, 'a prescindere, poter andare a New York sarebbe figo. In generale, è figo viaggiare. Vorrei visitare il mondo per intero'. Adesso parlo più a me stessa che a lui.
Sento i suoi occhi su di me, è uno sguardo lungo quello che mi sta lanciando, pare mi stia studiando, non so, non riesco a decifrarlo.
'Che c'è?' domando io, 'no, niente, è tutto buonissimo, pensavo a questo' e mi sorride, sorrido anche io, poi mi alzo in piedi per sparecchiare, lui vuole aiutarmi, 'non c'è bisogno', faccio io, 'ti porto una birra e dopo metto il dolce a tavola. Non l'ho cucinato io, l'ho ordinato in una pasticceria, spero sia buono' esclamo.
Namjoon sta da me da un po'. Non siamo tornati a vivere insieme, è una cosa momentanea. È solo che, una settimana fa, ho voluto a tutti i costi che mi raggiungesse. Stavo per cadere in preda ad una crisi, l'ho voluto con me, è arrivato e non mi ha più lasciata da sola.
'Yuna, che succede?' aveva risposto preoccupato alla mia telefonata, 'dove sei, ti prego, vieni', non sapevo nemmeno se la riunione in agenzia avesse avuto fine, 'sto per tornare a casa' mi aveva detto, 'ma dove sei? Non sento rumore, non sei alla festa organizzata alla JYP Entertainment?', no, non ero lì.
Stava per scoppiare un litigio fra me e Yoongi, che si era intrufolato, non so come, nell'edificio della JYP. Voltandomi casualmente, i miei occhi hanno colto una figura che veniva avanti.
Non so perché non avessi considerato l'idea che avrei anche potuto incontrarlo, non me lo aspettavo proprio, la mia mente, ultimamente, aveva rimosso il suo ricordo.
Lo aveva fatto già tempo fa, poi per un periodo mi è tornato in mente, causandomi incubi notturni, per poi eliminarlo nuovamente.
