Yoga

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"Mi scusi siete ancora aperti?" chiese una signora sulla sessantina guardando il riccio che si spostò i capelli sudati dalla fronte con un gesto fiacco. 

"Signora chiudiamo tra due minuti." confessò sperando che ciò convincesse la donna a lasciar perdere e trovare un altro bar, andare da qualche altra parte ma con fare furbo la signora si sedette ad un tavolo ed ordinò un tè con un pasticcino al caramello. Anche Harry ne avrebbe voluto ordinare uno ma in quel preciso istante voleva solo andare a casa a farsi una doccia, cenare e dormire.

C'erano solo loro due rimasti nel bar. La signora disse "Sai giovanotto, alla tua età facevo tanto yoga, sono un insegnate. Se vuoi ti posso mostrare la posizione del piccione." 

Harry seccato si stampò un sorriso finto sul viso e disse nel modo più gentile che conosceva "Magari un'altra volta, le porto il conto." 

"Certo, grazie caro." disse mettendogli una mano sul braccio. Sentirono entrambi una scossa e lei sorrise furbescamente mentre lui la guardò sconcertato accelerando il passo verso la cassa e portandole il conto per poter chiudere il bar il più velocemente possibile.

"Non vuoi proprio che ti mostri qualche posizione yoga ragazzino?" chiese di nuovo la signora. "NO. No, la ringrazio ma davvero è stata una giornata lunga." tirò un sospiro di sollievo quando finalmente rimase solo nel bar. Pulì il pavimento dopo aver pulito il tavolo appena usato, poi sistemò le sedie e chiuse la porta.

Arrivò a casa che era distrutto, salutò il suo gatto Salem che era stranamente infastidito. Di solito lo accoglieva sempre con fusa e pronto a farsi fare delle coccole ma quel giorno era schivo e gli aveva anche soffiato "Salem, io ti nutro e ti amo e ti sembra questo il modo di ripagarmi?" il gatto se ne andò stizzito.

Dopo aver messo su della musica dal suo telefono si diresse verso il bagno canticchiando una canzone dei Fleetwood Mac. Prese l'accappatoio e si lasciò avvolgere dal vapore che fuoriusciva dalla doccia.

"Listen to the wind blow, watch the sun rise, running in the shadows, damn your love, damn your lies..."

Si guardò in giro e notò una macchia sullo specchio che sembrava un triangolo al rovescio. Il simbolo alchemico dell'acqua. In quella giornata era tutto troppo strano, decise di pulirla con la mano e poi entrò nella doccia tenendo il ritmo della canzone con la testa.

"And if you don't love me now , you will never love me again, I can still hear you saying, you would never break the chain..." 

Entrò nella doccia ma nemmeno il calore dell'acqua riuscì a sciogliere i suoi muscoli tesi. 'The Chain' era ormai finita e la riproduzione casuale era capitata su una canzone noiosa. Non si preoccupò nemmeno di cambiarla, tanto non avrebbe fatto differenza si disse.

Si insaponò con calma godendosi il bagno schiuma alla pesca che aveva comprato da poco. Si passò lo shampoo all'avocado tra i capelli e dopo aver risciacquato mise la maschera per i ricci al cocco. La lasciò nei capelli pensando alla sua vita ultimamente. 

I suoi genitori non si curavano di lui, non li sentiva da chissà quanti anni. Era figlio unico perciò appena aveva avuto abbastanza soldi si era trasferito dal Cheshire al centro di Londra. Non aveva un auto ma c'erano i mezzi sempre attivi perciò non ne risentiva. Non aveva il tempo per frasi degli amici perché lavorava in un bar in cui lo sfruttavano e lui non aveva tempo per cercare altri lavori o per cambiare casa per un nuovo lavoro. Non avendo ne tempo ne amici non andava a feste perciò la possibilità di avere un fidanzato era nulla.

Si sentiva molto solo. 

Si riscosse sciacquando la maschera dai capelli e dopo essersi avvolto nel suo accappatoio e fatto un turbante per i capelli bagnati con un un asciugamano più piccolo, si sedette sul letto scorrendo su Instagram. 

Era da un po' che seguiva e si interessava ai tarocchi e all'alchimia perciò aveva delle pagine che postavano sempre sull'argomento e lui rimase per un po' a scorrere tra quei post. Era interessante scoprire che c'erano delle persone che non si erano fatte fermare da chi gli aveva detto che 'quella roba' era inutile. Lui stesso all'inizio era un po' scettico, insomma, le carte non possono leggere il destino giusto? 

Se queste carte però erano maneggiate da chi sapeva come usarle e che si fidava dell'universo (o magari Dio, Harry non si sentiva di dargli un nome) potevano sul serio aiutarti. Non tutti dovevano per forza crederci ma per lui era interessante e gli piaceva. Del resto non faceva del male a nessuno. 

Decise di lasciare giù il telefono e vestirsi per la notte, ovvero trovare un paio di boxer e lasciare l'asciugamano sui capelli. Avrebbe avuto male alle cervicali il giorno dopo perché aveva ancora i capelli bagnati ma non gli interessava. Decise all'ultimo di mettere una maglia e dei pantaloni. 

Continuò a guardare i post su Instagram per poi passare a Pinterest, aveva dei post con delle chitarre bellissime e si disse che se mai avesse avuto abbastanza soldi se ne sarebbe comprata una. Poi ad un tratto un post lo fece sorridere e scuotere la testa: c'era un video di una signora che spiegava come fare una posizione di yoga. 

All'inizio lasciò che il video andasse avanti ma poco dopo si disse che magari quello lo avrebbe rilassato abbastanza da permettergli di dormire. Perciò si sedette sul letto e si mise a seguire passo per passo le istruzioni che stava dando la signora. 

'Ora mantenete questa posizione fin quando non sentirete tutti i muscoli rilassarsi, potete immaginare il posto in cui vorreste essere adesso oppure con qualcuno di speciale per voi, deve rilassarvi perciò scegliete con saggezza.' e poi il video si interruppe.

Ad Harry venne in mente un prato, pieno di fiori e insetti che volavano leggeri, un castello e delle persone che passeggiavano. Si sentì in pace con se stesso e sentendo anche il suo corpo rilassarsi si decise quasi ad aprire gli occhi ma non fece nemmeno in tempo a pensarlo che scomparse.

Nella camera vuota rimase l'asciugamano che poco prima aveva tolto, la lampada sul comodino accesa e il lavandino del bagno che perdeva una goccia ogni tanto. 

Salem entrò nella stanza e si guardò attorno prima di sparire anche lui. 





N.A.

Siete stati molto pazienti e mi avete aspettata ed io sono tornata con qualcosa di nuovo.

Ehm si, allora. Questo è il primo capitolo di questa ff che è abbastanza diversa da quelle che ho scritto.  Si lo so che dalla descrizione non si capisce molto (se non nulla) ma devo farvi un attimo interessare alla storia.  Beh spero di aver attirato la vostra attenzione e spero che tra di voi ci sia qualcuno interessato quantomeno ai tarocchi (io ne ho tre scatole a casa). 

Questo è tutto e ci vediamo (per modo di dire) domenica prossima <3

-Warlock's friend- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora