6. confusione

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La confusione è uno stato emotivo di caos, di disordine mentale ed emozionale legato ad un'incapacità di prendere il controllo di cose, persone e sentimenti.
E' una condizione che più o meno tutti noi viviamo quotidianamente. Anche per le persone più precise che si conoscono, la confusione sarà comunque il demone contro cui combattere.

Quindi tutti dobbiamo fare i conti con questa emozione.

La nostra confusione mentale si associa, temporaneamente oppure cronicamente, a turbamenti emotivi, agitazione, spaesamento, disorientamento, a volte anche imbarazzo e senso di inadeguatezza. Perché la società di oggi ci vuole metodici, ordinati, precisi, veloci ed efficienti. Quindi la confusione può essere un serio ostacolo al raggiungimento delle aspettative ottimali richieste.

È così strano non riuscire a capirsi, eppure dovrebbe essere la cosa più facile di sempre, se vivi nel tuo corpo con i tuoi pensieri e le tue opinioni, è oggettivo il fatto che anno dopo anno ci si impara a memoria ma eppure si riesce sempre e comunque a scatenare in noi quella confusione che scombussola ogni singola cosa che da sempre è stata la nostra unica sicurezza.

***
"Non sono sicuro si metta così" urlò il cugino cercando di soprastare alla musica sovrastante, la quale rimbombava su tutte le pareti della casa di Abby.

"Visto che sei così bravo perché non lo fai tu?" ribattè lei spostando attraverso tutto il salotto la postazione del divano per l'ennesima volta.

"Perché la casa è tua magari?!" disse poi lui alzandosi e spegnendo la musica definitivamente.

"Allora perché sei qui se nessuno ti ha inviato?" finì lei buttandosi a capofitto nel morbido mobile che aveva trascinato fino a due minuti fa.

"Tousche, comunque mi piaceva di più come stava prima" sussurrò Charlie adagiandosi affianco all'adolescente sfinita dalla fatica.

Passo qualche minuto prima che Abby proferisse parola nuovamente

"posso farti un regalo?"

"Dannazione! eppure pensavo sapessi il giorno del mio compleanno!" le urlò lui rammaricato.

"Lo so che li fai a settembre cretino, ma voglio semplicemente omaggiare il mio cugino preferito ringraziandolo del suo amore per me" disse alzandosi di scatto e facendo gli occhi dolci.

"Quanti soldi vuoi?" sbuffo quello seduto.

"Davvero? non puoi prendermi seriamente per una volta? Ti sto semplicemente facendo un regalo! Possibile che tu debba sempre cercare secondi fini!" lo sollecitò poi Abby uscendo dalla stanza per poi tornare neanche 5 secondi dopo.

"Tieni" gli sorrise poi.

"Sono confuso".

"Visto che da noi piove sempre ho preferito non rischiare per quanto riguarda sia la tua salute fisica che estetica, ti tiene al riparo e ti aiuta a tenere il ciuffo laccato alla massima potenza sempre al top" esclamò con un sorriso a completare la frase.

"Farò finta di non essermi offeso per quanto riguarda il commento sulla mia capigliatura perfetta" disse quello facendo una smorfia prima di essere interrotto da una notifica del suo telefono.
Lo prese dal tavolino in cui lo aveva appoggiato e lesse silenziosamente.

"Chi è?" disse Abby sporgendosi per cercare di leggere.

"Ma a te che importa?" disse Charlie ridendo.

"È Steve, tra venti minuti abbiamo la partita di calcetto" procedette a parlare alzandosi dal divano in cui era seduto.

"Da quando e perché tu e Steve fate sport?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2022 ⏰

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Il caos nel tuo silenzio | Louis PartridgeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora