𝖄𝖔𝖚 𝖆𝖗𝖊 𝖙𝖍𝖊 𝖉𝖊𝖛𝖎𝖑

Cap. 4

Alle sei suona la sveglia di Levi facendomi saltare nel sonno e rendendomi conto che lo stavo abbracciando tenendo un braccio sulla sua vita e una gamba in mezzo alle sue, d'altro canto Levi mi stava tenendo la vita in una stretta abbastanza salda.

Tn: L-sbadiglio-Levi dai sveglia dobbiamo andare
Levi: 5 minuti Tn ti prego, metto la sveglia
Tn: Mettila alle 7

Emette un verso che non capisco se sia di assenso o negazione, sblocca il telefono e mette la sveglia, torniamo nella stessa posizione di prima e io mi sistemo meglio con la testa sul suo petto.

Levi: Non farci l'abitudine
Tn: Si si adesso dormi

LEVI POV

Cosa mi stia facendo questa ragazza non lo so minimamente, so solo che grazie a lei sono riuscito a farmi una bella dormita dopo anni che dormivo al massimo 4 ore a notte, ho sempre sofferto di insonnia fin dalla tenera età di 5 anni dato che la maggior parte delle volte quando dormivo ripetevo sempre lo stesso identico incubo, mio padre era un'alcolizzato e violento, mia madre per scappare dalla crudele realtà nella quale vivevamo era diventata una tossica dipendente, grazie a mio padre eravamo pieni di debiti con il clan dei Mancuso per l'appunto lui chiedeva soldi al nonno della castana, dopo svariati avvisi da parte dei Mancuso a mio padre il quale se ne fregava altamente di chiuderli, un giorno venne il nonno stesso della castana a casa nostra, la fortuna volle che in casa ci fossimo solo io e mia madre, lui chiese dove fosse mio padre, ma ne io ne mia madre lo sapevamo anche se eravamo in debito con loro il Signor Mancuso non se la prese con me o con mia madre, capì che ad averci portato nella merda era stato mio padre e quindi lui era l'unico il quale avrebbe dovuto pagare le conseguenze, ma agli occhi di un bambino di 6 anni vedere il proprio padre venire ucciso con un colpo di pistola alla testa nel parchetto dove andavo per svagarmi con i miei amici Isabel e Furlan fu traumatizzante anche dopo tutto quello che aveva fatto a me e a mia madre, all'età di 8 anni morì anche mia madre per overdose da benzodiazepina* tornai a casa e la trovai sul pavimento senza vita piansi, piansi tantissimo anche se non era la madre migliore mi aveva sempre protetto dagli scatti di ira di mio padre i quali sfociavano sempre nell'alzare le mani su di me per le poche volte che lo faceva e su mia madre, mi ricordo ancora la sera del mio quinto compleanno stavo aspettando la mezzanotte quando lui era appena rientrato in casa con una bottiglia di whisky in mano, successe tutto in poco tempo ricordo solo le grida di mia madre e il ghigno di mio padre se così si può chiamare un uomo che per poco non uccideva suo figlio, mi aveva spaccato la bottiglia di vetro lungo le schiena persi molto sangue non ero ben nutrito all'epoca ero un cumulo di ossa e pelle, fortunatamente però mia madre mi portò in ospedale e riuscirono a salvarmi, insomma la mia infanzia fu tutt'altro che felice, a risvegliarmi dal flusso dei miei ricordi fu la sveglia del mio telefono.

Levi: Su alzati dobbiamo prepararci
Tn: Uffa va bene

Ci alziamo entrambi dal letto io vado in bagno mi do una rinfrescata e mi cambio, torno in camera e vedo la castana intenta a rifare il letto, decido di fumarmi una sigaretta in balcone e di avvisare gli altri che saremmo arrivati intorno a mezzogiorno.

TN POV

Finisco di fare il letto e poi vado in bagno per farmi una doccia, prima di entrare metto Into You di Ariana Grande.

Tn: 'Cause I'm so into you, into you, into you
Levi: Muoviti che ci aspettano

Sempre pronto a rovinare l'atmosfera, esco dalla doccia e tolgo la musica mi metto il reggiseno e il perizoma nero torno in camera e vedo Levi sul balcone che parla al telefono mentre si fuma un'altra sigaretta, dalla valigia prendo un classico jeans strappato, la cintura Gucci, un crop top nero con le maniche lunghe, il tutto coronato dalle mie amatissime converse bianche, mi lego i capelli in una coda alta prendo le ultime cose e le rimetto in valigia.