Cap. 11

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Ci saranno errori grammaticali che correggerò in futuro, è presente una scena +18, a vostro rischio se leggerla io non mi assumo responsabilità, il mio lavoro di avvisarvi l'ho fatto.
Buona lettura.
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Il viaggio in limousine è stato stressante, soprattutto perché Suzanne non la smetteva di stare attaccata a Levi e la cosa bella era che lui non le diceva niente anzi, ci stava pure, io non lo capisco.

Arriviamo fuori l'agenzia dove si terrà il gala, passiamo davanti la security e non ci fermano neanche, una volta dentro la sala era spettacolare, i lampadari erano in cristallo e il pavimento di un lucido marmo nero e il soffitto era a specchi, sui tavoli c'erano una varietà di cibo e bevande che non sto neanche a descrivere, si vedeva che era un ambiente tranquillo però, non c'era nessuna guardia o altro, il che era un po' strano.

??: Levi, che piacere vederti!
Levi: Jean Pier, il piacere è tutto mio.
J.P.: Loro sono dei tuoi collaboratori?
Levi: Hange, Erwin e Eren già li conosci, Mikasa Ackerman è una mia modella ed è mia sorella e anche Tn Tc la nuova arrivata è una mia modella e lei è Suzanne la mia segretaria e ragazza.

Crack, la realtà mi era appena stata sbattuta in faccia, stavano insieme, con me per quel poco che c'è stato era solo un gioco.

J.P.: È piacere fare la vostra conoscenza fanciulle
Mikasa: Il piacere è nostro
J.P.: Prego venite lasciate che vi offra qualcosa
Tn: Scusate io vi lascio un momento, vado a salutare una mia vecchia conoscenza
J.P.: Ma certo tesoro va pure

Non era vero volevo solo uscire a fumare.

Cameriere: Champagne?
Tn: Grazie

Presi un calice e uscii fuori.

??: Ma guarda un po'
Tn: Zeke
Zeke: Come mai tutta sola?
Tn: Non ti riguarda

Feci per andarmene ma lui mi afferrò il polso stringendo la presa.

Zeke: Forse non ti è chiaro bambolina, non giocare con me non mi chiamo Levi Ackerman, io ti ho avvertita, se non vuoi passare guai tieni la bocca chiusa chiaro!?

Strinse di più la presa e poi mi lascio e se ne andò, mi guardai il polso era violaceo mi si sarebbe formato il livido in poco tempo, torno dentro e cerco il più possibile di coprire il polso.

Jean Pier: Signorina Tc! La stavo aspettando
Tn: Scusate mi sono trattenuta più del dovuto
J.P: Non si preoccupi! Allora io e il signor Ackerman [...]

Non lo stavo ascoltando, ma immagino fosse inaspettatamente collaborazione tra le due agenzie, sentivo solo lo sguardo di Levi sul polso.

Levi: Scusate un momento,Tc vieni con me.

Lo seguo senza ribattere, sarebbe stato inutile.

Levi: Chi te lo ha fatto?
Tn: Non so di cosa parli
Levi: A no? Vediamo se così te ne rendi conto

Mi prende il braccio e mi sbatte davanti la faccia il mio polso livido.

Tn: Ho sbattuto
Levi: E tu pensi che io ti creda?
Tn: Ma mi spieghi che cosa importa a te di me? Stai con Suzanne, preoccupati di lei, io sono solo una tua dipendente, come hai detto tu tra me e te non c'è mai stato nulla

Stavo piangendo, ero stanca, prima a casa mia provano a farmi fuori, poi qui Zeke che mi minaccia poi non lo so aggiungiamo una sparatoria.

Levi: Mi spieghi perché cazzo stai piangendo?
Tn: Levi davvero? Ti prego vattene fai finta che io non sia niente per te, neanche una tua dipendente o che faccia parte della tua gang!
Levi: Vieni con me
Tn: No
Levi: Non te lo far ripetere o ti prendo con la forza

𝖄𝖔𝖚 𝖆𝖗𝖊 𝖙𝖍𝖊 𝖉𝖊𝖛𝖎𝖑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora