~Chapter 8~

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"Wow, che stanza"" 

Mi diressi verso l'armadio, cercai qualcosa da mettermi e trovai un pigiama, fortunatamente anche dell'intimo.

Dopo essermi lavata e vestita andai verso il letto, era stra comodo non ho mai dormito in un letto così grande, il mio è minuscolo

"Come se avessi mai dormito in una casa del genere"

Già coscienza hai ragione anche tu. 

***

<<Buongiorno!>>

<<Ragazzi no!>> E mi lanciarono in piscina

<<Grazie eh>>

<<Non volevi alzarti e quindi sai almeno così avremmo fatto prima>>

<<Antipatici>> Dissi per poi ridere insieme a tutti gli altri

<<Ora andiamo a fare colazione, io ho fame>> Disse Mattia

<<Si, però posso avere un asciugamano?>>

<<Ecco a lei>>

<<Grazie Ettore>> Dissi per poi sorridergli

<<Allora, cosa si mangia?>>

<<Se volete cucino i pancake>>

<<Si Rose, ti prego, io non voglio i cereali>>

<<Allora va bene, mi aiutate però vero?>>

<<Si certo>>

Dopo una guerra col cibo ma soprattutto con la farina finimmo di cuocerli e li mangiammo

<<Sono stra buoni>>

<<Già Rose!>>

<<Ragazzi grazie però che ore sono, dobbiamo andare a scuola>>

<<Tranquilla sono solo le 7:30>>

<<Cosa!>>

<<Si, ma tranquilla, tra poco verrà la domestica lasceremo le pulizie a lei e noi andremo a scuola, da qui in macchina, ci impieghiamo solo cinque minuti >>

<<Ok, però io vado a vestirmi, posso ?>> Dissi l'ultima parola guardando Denver che annuì.

Andai in camera e rovistai nell'armadio cercando di lasciare in ordine.

Trovai una camicetta bianca con un top rigorosamente bianco e dei jeans strappati larghi

<<Quelli erano i suoi vestiti preferiti>>

<<Denver, mi hai spaventata... comunque se vuoi non li metto>>

<<Nono mettili, ti staranno bene>>

<<Sicuro?>>

<<Si piccola, dai vado ti lascio vestirti, ah e dopo scuola veniamo pensavamo di andare direttamente all'ospedale, che ne pensi?>>

<<Si certo, va benissimo, solo un'ultima cosa>>

<<Dimmi>>

<<Non ho le scarpe e queste sono veramente grandi per me>>

<<Cavolo, tu hai i tacchi?>>

<<Già>>

<<Va beh ma metti quelli molte ragazze a scuola li usano>>

<<Va bene grazie di tutto, ora però corro a farmi una doccia, a dopo>>

<<A dopo>>

Appena uscì dalla stanza presi le mie cose e mi diressi in bagno.

Dopo essermi asciugata i capelli mi vestì e presi i tacchi, li avrei messi dopo, lasciai i capelli così e andai giù dove trovai i ragazzi pronti

<<Andiamo?>> Annuì alla domanda di William, mi misi i tacchi e seguì i ragazzi nella macchina

<<Andate piano per favore>>

<<Come piano, questa macchina sfreccia>> Disse Denver per poi partire

<<Denver accosta>>

<<Perchè?>>

<<Fallo e basta>>

<<Ecco, ma dimmi che succede>> Io nel frattempo uscì di corsa dalla macchina e iniziai ad andare verso scuola a piedi

<<Cosa stai facendo?>>

<<Vado a piedi, ho paura della macchina e non ci salgo>>

<<Dai ma siamo praticamente arrivati>>

<<Se vuoi puoi tenermi la mano>>

<<William, muoviti e non iniziare>>

<<Va bene, ma vai piano!>>

<<Certo dolcezza>>

***

Poco dopo arrivammo a scuola, William mi ha abbracciata e sono riuscita a calmarmi.

<<Ragazzi, ho un problema>>

<<Quale?>>

<<Mio fratello>>

<<Cavolo, vengo con te>>

<<Ma come farai Dylan con le lezioni>>

<<Fa lo stesso, chiedo un favore ai prof e poi faccio box sono il più adatto>>

<<Va bene, andiamo allora?>> Lui annuì e ci dirigemmo verso l'aula

<<Comunque non ci siamo mai parlati tanto, sai io sono un ragazzo di poche parole>>

<<Ti capisco, io di solito sono molto timida>>

<<Beh allora abbiamo qualcosa in comune>>

<<Si>> Dissi ricambiando il suo sorriso

<<Eccoci, entriamo?>>

<<Si, andiamo>>.

La mia vita sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora