Dieci Anni Prima.
L'inchiostro nero risultava nitido sulla carta dalla filigrana spessa.
La lettera era relativamente breve, nemmeno una pagina intera.Era l'inizio del terzo anno dell'accademia di polizia e Izuku era uno dei migliori del corso, tutto merito dei suoi buoni voti sia nelle prove scritte che in quelle pratiche.
C'era però un unico difetto nel lavoro che Midoriya svolgeva, qualcosa che lui non si rendeva nemmeno conto di fare tanto era inconscio e intrinseco dentro di lui.
Midoriya Izuku voleva salvare. Lui non si limitava mai al solo lavoro del poliziotto. Spesso e volentieri il verde oltrepassava quella linea invisibile, ma fondamentale, che separava il lavoro della polizia da quello degli eroi. Spesso e volentieri Izuku andava contro le regole e i suoi superiori, tutto pur di salvare anche chi non poteva essere salvato.Così, in quel pomeriggio di metà aprile, gli occhi verde scuro rileggevano, sgranati, la stessa frase. Le lettere nere, come le sue lentiggini, rendevano bianchissima la carta sui cui erano scritte, come il suo viso.
Borsa di Studio negata per negligenza.
Izuku continuava a leggere e rileggere il foglio, convinto di aver letto male. Convinto che si trattasse di un brutto scherzo, eppure le parole non cambiavano. Le parole rimanevano sempre quelle e attecchivano sempre, più reali, nel suo cervello.
Non aveva ottenuto la borsa di studio. Non aveva modo di iscriversi all'accademia senza contare su quel sussidio.
Come avrebbe trovato il denaro necessario? Come avrebbe potuto completare gli studi e coronare il suo sogno di ripiego? Come avrebbe potuto dirlo alla madre?
Midoriya accartocciò la lettera con lo stemma del dipartimento di polizia.Le dita affusolate passarono morbose fra i capelli verdi, leggermente umidi a causa dell'agitazione, un forte odore acido si disperse per la stanza nell'appartamento di periferia in cui il verde viveva con la madre.
Il labbro inferiore venne intrappolato fra le dita della mano destra, che presero a martoriarlo in modo convulso, mentre Izuku prese a borbottare e bofonchiare da solo.> Non ci voleva, dannazione. Ma andrà bene. Posso trovare un lavoro part-time da fare nel fine settimana... posso anche fare qualche orario notturno in qualche combini. Magari mi permetteranno di pagare la tassa d'iscrizione a rate... Ma non posso dirlo subito alla mamma, si preoccuperebbe e vorrebbe pagare tutto lei, ma non posso lasciarglielo fare. Non ce la farebbe a sostenere tutte le spese.
Il giovane omega era convinto di poter risolvere la cosa da solo. Era sicuro che con la sua forza di volontà e le sue capacità avrebbe potuto risolvere la situazione. Avrebbe solo dovuto impegnarsi più duramente e a fondo degli altri.
Così Izuku si vestì e indossò le scarpe rosse e si buttò in strada, pronto a chiedere in ogni negozio, bar o supermercato se cercassero un aiuto.
Midoriya passò tutto il sabato a fare piccole interviste, a lasciare numeri di telefono e a fare profondi inchini ogni qualvolta che qualcuno gli proponeva un colloquio. I lavori che gli venivano proposti erano pressoché simili fra loro: scaffalista; cassiere; barista. Non aveva ancora ottenuto nulla di concreto, ma era fiducioso. Aveva spiegato la sua situazione, aveva detto loro che il lavoro che stava cercando era per permettersi gli studi e di poter entrare presto fra il corpo di polizia della sua città.
Eppure tutti, ma proprio tutti, gli avevano fatto quella domanda inopportuna, inutile e che non aveva alcuna relazione con il lavoro.> Qual è il tuo secondo genere, ragazzo? Sei un beta?
Izuku storceva la bocca e il suo odore si incupiva. Il sorriso cortese sulle sue labbra vacillava e i suoi occhi si intristivano leggermente.
> N-No, so-sono un omega.
> Ah, capisco. Bene, grazie, le faremo sapere.E con un veloce inchino o gesto della mano veniva congedato.
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Fantoccio.
FanfictionVolume Uno. Le cose spesso non sono come sembrano. Le cose spesso sono ben più complicate, soprattutto se di mezzo c'è quel dannato odore di gelsomino. Le cose spesso sono più complicate, se di mezzo c'è un cuore ferito e un bisogno spasmodico di es...