𝘾𝙃𝘼𝙋𝙏𝙀𝙍 5

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15 𝙖𝙣𝙣𝙞 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖:

-E questa, tesoro, è la tua stanza-

Stringi forte a te il tuo orsacchiotto mentre entri all'interno di quella che la signora dalla voce gentile ha appena chiamato la tua camera, all'orfanotrofio non hai mai avuto una stanza tutta per te, la condividevi con le altre bambine, era uno spazio piccolo e asettico niente a che fare con la stanza enorme nella quale sei appena entrata.

Le pareti sono di un delicato colore rosa pastello, il letto è in legno bianco le lenzuola sono invece di un rosa più acceso, l'armadio è enorme e colmo di vestiti, in tutta la tua vita non ne hai mai visti tanti...

Il letto è ricoperto di peluche e anche a terra, sugli scaffali e sulle mensole ci sono altri giocattoli dai più classici a quelli più nuovi, i tuoi occhi si riempiono di scintille, sono bellissimi...

-Tesoro, quell'orsacchiotto è così rovinato..- La donna si abbassa alla tua altezza allungando una mano per affermare il peluche che stai stringendo, notandolo fai un balzo all'interno sottraendoti alla sua presa

-No..- Sussurri piano spaventata
-Perdonami, puoi tenerlo volevo solo..., Non importa. Spero che la casa ti piaccia- Annuisci

-Sono contenta, la cena fra poco sarà servita, quando sei pronta ti aspettiamo di sotto- La donna ti rivolge un sorriso gentile prima di lasciare la tua stanza.

Svuotata ti lasci cadere contro il letto, è morbido e una sensazione piacevole ti avvolge ma questo non basta a quietare il tuo cuore, stringi l'orsacchiotto a te, ha un profumo famigliare, ti senti così sola, così fuori posto, bagni il tessuto già rovinato dell'animale di peluche con le tue lacrime.

Non sarebbe dovuta andare così Yeonjun sarebbe dovuto essere con te, ma a lui di te non importa nulla anzi sembrava felice di vederti andare via ti ha dato il suo maledetto orsacchiotto e ti ha sorriso poi se ne è semplicemente tornato nella sua stanza, in preda alla rabbia getti a terra il peluche e prendi a calpestarlo mentre le lacrime non smettono di scorrere lungo le tue guance, non riesci a capire: prima facevate tutto insieme, dalla mattina alla sera e ora tutto ciò che ti rimane di lui è uno stupido animale di peluche che ora giace sul pavimento della tua nuova lussuosissima stanza.

"Chissà se riuscirò mai a sentire questo posto come casa mia" Pensi fra te e te mentre scendi le scale, i corridoi della casa sono tappezzati di quadri ognuno diverso dall'altro, sono belli ma nello stato in cui ti trovi non riesci davvero ad apprezzarli

-Y/n! Vieni qui un attimo- La voce di quello che da oggi sarà tuo padre ti chiama
-Arrivo!- Rispondi correndo in soggiorno, le cameriere vedendoti ti salutano con dei sorrisi gentili, ricambi stando attenta a non inciampare.

-Io e la mamma sappiamo che sarà difficile adattarti a tutti i cambiamenti spero che lei possa aiutare- Dice tuo padre prima di mostrarti la gatta più piccola che tu abbia mai visto avvolta in una soffice coperta rosa, gli occhi ti si riempiono subito di lacrime

-Per me?..- Sussurri piano ancora incredula
-É tutta tua tesoro, ora devi solo trovargli un nome- Allunghi piano la mano verso la cucciola timorosa di poterle fare male, la gattina miagola in modo accuto

-Si chiama Kira, il suo nome è Kira-
-Y/n mettiti accanto a lei che vi scatto una foto!-

~

Freddo, non riesci a respirare ti dimeni ma è tutto inutile vai sempre più a fondo, vorresti gridare ma è tutto inutile, attorno a te è tutto nero non riesci a vedere nulla e poi una stretta attorno ai fianchi e quella sensazione di risalire, le tue braccia si muovono in modo caotico ti aggrappi a qualcosa, a qualcuno... Non lo sai con esattezza, prima che tu possa capire cosa stia accadendo perdi i sensi.

Ti sembra di ondeggiare, di volteggiare fra coscienza e incoscienza, senti la tua voce dire qualcosa ma è tutto fuori controllo, hai freddo stai tremando senti le sirene della polizia, sono troppo alte ti scoppia la testa, e poi un tonfo, colpi di arma da fuoco? Non riesci a capirlo, vieni adagiata su qualcosa di morbido

-Guida più veloce maledizione!- Grida una voce, fa troppo freddo i tuoi vestiti sono inzuppati di acqua gelida

-Freddo...- Biascichi senza riuscire ad aprire gli occhi
-Va tutto bene Y/n- Senti una voce che ti parla con gentilezza e poi un caldo abbraccio ti avvolge, sospiri aggrappandoti alla fonte di calore, senti delle risate in sottofondo ma sono troppo lontane per distinguere a chi appartengono, cullata dal sonno scivoli nuovamente sotto la superficie.

Ti svegli urlando, sei madida di sudore, ti gira la testa maledettamente forte, boccheggi cercando di prendere fiato

-Wony?- Chiami sperando che la tua migliore amica ti sia accanto, tossisci, hai la gola incredibilmente secca
-Aspetta, non cercare di parlare, bevi questo- Prima di poter reagire in modo razionale afferri la tazza che ti viene porta, hai così tanta sete ti sembra quasi di aver affrontato l'attraversata del Sahara a piedi.

Una volta placata la sete il tuo cervello ricomincia piano piano a rimettere insieme i pezzi
-Sono morta?- È tutto ciò che riesci ad articolare
-Non ancora, ma ci sei andata vicina- Ribatte la voce allegra di un ragazzo.

Terrorizzata balzi in piedi, per poi renderti conto di non riuscire a sostenere il tuo stesso peso sulle ginocchia tremanti, ma prima che tu possa cadere a terra il ragazzo ti afferra riportandoti a sedere su quello che sembra un morbido divano

-Chi sei?- Chiedi stringendo i pugni pronta a colpire, non importa se riesci a malapena a reggerti in piedi, lotterai con tutta le forze rimaste per proteggerti

-Mi chiamo Beomgyu- Risponde lo sconosciuto con un sorrisetto irritante

-Cosa vuoi da me? Cosa ti ho fatto?- Il ragazzo alza le spalle

-A me nulla Y/n- Risponde in maniera disinvolta

-Perchè lo hai fatto?- Gridi con rabbia o almeno credi di gridare, tutto ciò che riesci ad emettere è un sibilo incostante

-Ok, per adesso può bastare con l'interrogatorio-
-Aspetta- Afferri il ragazzo che stava per andarsene per la manica del maglione che sta indossando
-Ti prego, Kira...- Il pensiero della tua gatta riesce a restituirti un po' di forze

-Sta bene, i ragazzi si stanno prendendo cura di lei, siete quasi annegate, ve la sei vista brutta Y/n, ma fortunatamente Yeonjun era lì- Ancora quel nome, come un fantasma dal passato.

-Posso vederla?- Chiedi
-Avevo detto basta con l'interrogatorio- Ti ricorda Beomgyu ma i suoi occhi stanno ancora sorridendo

-Devi riposare, hai bisogno di riprendere le forze dopo la caduta di oggi- "É successo tutto a causa vostra" Vorresti urlare ma non lo fai, non solo perché non riusciresti a farlo ma anche perché non sai come il ragazzo potrebbe reagire e questo ti spaventa.

-Come potrei mai riuscire a dormire: non so dove sono, cosa mi sia successo e sono qui con coloro che mi hanno rovinato la vita- Dici allora
-Lo so, ma almeno devi provarci-

~💚

𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂- 𝗧𝗫𝗧 𝗬𝗲𝗼𝗻𝗷𝘂𝗻 𝘅 𝗿𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora