𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂- 𝗧𝗫𝗧 𝗬𝗲𝗼𝗻𝗷𝘂𝗻 𝘅 𝗿𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿

𝘾𝙃𝘼𝙋𝙏𝙀𝙍 6

-𝙄𝙣 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙥𝙖𝙜𝙞𝙣𝙖 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙡𝙖 𝙨𝙘𝙤𝙢𝙥𝙖𝙧𝙨𝙖 𝙙𝙞 𝙈𝙤𝙤𝙣 𝙔/𝙣, 𝙡𝙖 𝙫𝙚𝙣𝙩𝙞𝙙𝙪𝙚𝙣𝙣𝙚, 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙚𝙡𝙚𝙗𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙡𝙡𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙙'𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙈𝙤𝙤𝙣 𝙀𝙪𝙣-𝙅𝙞 𝙢𝙖𝙣𝙘𝙖 𝙤𝙧𝙢𝙖𝙞 𝙙𝙖 𝙩𝙧𝙚 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙞.

𝘿𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙨𝙩𝙧𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙨𝙚𝙢𝙗𝙧𝙚𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙜𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙚 𝙨𝙖𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙖 𝙧𝙖𝙥𝙞𝙩𝙖 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙧𝙚 𝙚𝙧𝙖 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙧𝙘𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙜𝙖𝙩𝙩𝙖 𝙨𝙘𝙤𝙢𝙥𝙖𝙧𝙨𝙖 𝙡𝙖 𝙨𝙚𝙧𝙖 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖, 𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙢𝙞𝙘𝙞 𝙚 𝙞 𝙛𝙖𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙔/𝙣 𝙨𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙝𝙞𝙪𝙨𝙞 𝙣𝙚𝙡 𝙨𝙞𝙡𝙚𝙣𝙯𝙞𝙤, 𝙡𝙚 𝙞𝙣𝙙𝙖𝙜𝙞𝙣𝙞 𝙫𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞, 𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙚 𝙫𝙤𝙘𝙞 𝙞 𝙧𝙖𝙥𝙞𝙣𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞 𝙥𝙤𝙩𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚𝙧𝙤 𝙘𝙝𝙞𝙚𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙧𝙞𝙨𝙘𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙈𝙤𝙤𝙣, 𝙢𝙖 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙣𝙪𝙡𝙡𝙖 è 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙚𝙧𝙢𝙖𝙩𝙤...-

Vieni risvegliata dal baccano della TV, "Stanno parlando di me!" Realizzi non appena noti una tua foto sullo schermo, ignorando il corpo dolorante ti metti a sedere, attorno a te è buio se non per la luce del televisore, ti rimetti in piedi realizzando che ti senti meglio: le ginocchia hanno smesso di tremare, e ti senti più stabile sulle gambe.

Arrancando ti avvicini ad una finestra, metti le mani avanti per evitare di andare a sbattere contro qualsiasi cosa ti circondi, la prima cosa che vedi è il mare, una spiaggia deserta ed alcune barche in lontananza, chiudi gli occhi per un momento, sei così lontano da casa, appoggi il viso al vetro, il materiale freddo ti aiuta a tornare alla realtà, pensi alla tua famiglia, i tuoi genitori, Wonyoung, Sakura e tutte le persone che a casa si staranno chiedendo che fine hai fatto, tua madre è sempre stata ansiosa, ti si stringe la gola al pensiero di quanto potrà essere preoccupata...

Ricacci indietro le lacrime, piangere non ti servirà a nulla, mentre una speranza ti sboccia nel petto noti che le finestra non è bloccata, con un movimento veloce la spalanchi, l'aria salmastra ti travolge, ti riempi i polmoni per caricarti di coraggio poi alzi una gamba pronta a scavalcare

-Y/n- Lanci un urlo di terrore non appena una stretta si chiude attorno alle tue spalle, eri così vicina alla libertà.., Ti dimeni mentre vieni trascinata via, lontano dalla finestra, colpisci il tuo aggressore alla cieca, lo senti imprecare a bassa voce, esulti interiormente realizzando che alcuni dei tuoi colpi sono andati a segno.

Ti volti, il ragazzo lotta contro di te per tenerti ferma, la tua schiena colpisce senza troppa forza la parete, liberi un braccio, ringrazi tua madre per averti costretta a frequentare quel corso di autodifesa, alzi il pugno pronta a colpire, il ragazzo afferra entrambi i tuoi polsi bloccandoli sopra la tua testa, premuta contro la parete con il respiro pesante avverti il panico salire, alzi una gamba pronta a colpire il ragazzo te lo impedisce bloccandoti con il suo corpo.

-Lasciami!- Gridi con le lascrime agli occhi
-Y/n..-
-Come sai il mio nome!?- Gridi senza smettere di lottare contro la stretta d'acciaio del ragazzo, ti muovi in modo frenetico per quanto la posizione in cui ti trovi te lo permetta così che uno dei tuoi fermagli a forma di ciliegia, ormai rovinato dal tempo cade a terra spezzato in due.