𝘾𝙃𝘼𝙋𝙏𝙀𝙍 7

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-Wony, ti prego, ti prego rispondi- Le tue mani stanno tremando mentre componi il numero, se loro sapessero quello che stai facendo probabilmente...

No, non ci devi pensare, una goccia di sudore ti scivola lungo la schiena provocandoti brividi di freddo nonostante sia una splendida giornata di metà luglio, per un po' il telefono squilla a vuoto

-Ti prego Wony, rispondi- Sussurri con disperazione per l'ennesima volta ma la chiamata viene rifiutata, non ti attendi componi ancora quel numero così familiare e finalmente la voce della tua migliore amica sembra arrabbiata

-Ma si può sapere chi..-
-Wony sono io- Sussurri
-Y/N!?, Oh mio dio sei tu?- Le sue urla risiamo dal tuo capo del telefono
-Dove sei? Stai bene? Ti hanno fatto del male?-

-Non posso parlare, io non so dove mi trovo..- Inizi
-Aspetta ho passato la chiamata a Bahiyyih, è in linea- Ringrazi qualsiasi divinità esistente e non

-Signorina Moon, continui a parlare stiamo rintracciando la chiamata-
-Bahiyyih ti prego, chiamami Y/n forse sto per morire, forse non tornerò più a casa..-

-Y/n mantieni la calma è importante, avvicinati alla finestra e dimmi cosa vedi- Fai come Bahiyyih ti dice e ti avvicini alla finestra, con un movimento delicato, attenta a non fare rumore scosti le tende

-Vedo il mare, ci sono delle barche, c'è una spiaggia-
-Vedi qualcuno sulla spiaggia, qualcuno a cui poter chiedere aiuto- Scuoti la testa sapendo bene che né Bahiyyih ne Wonyoung possono vederti

-Sono in questo posto da almeno tre giorni, però non sono sicura sono stata incosciente per la maggior parte del tempo, e non ho mai visto nessuno se non... I ragazzi che mi hanno portata qui-

-Quante persone sono lì con te? Sai i loro nomi?-
-Io..- Yeonjun, Choi Yeonjun, vorresti dire il suo nome ma le tue corde vocali si rifiutano di collaborare

-Non lo so, vi prego mandate qualcuno- Sussurri stringendo spasmodicamente il telefono in una mano e nell'altra ciò che rimane del tuo fermaglio a forma di ciliegia

-Y/n ascoltami bene: ti trovi in una zona marittima nei pressi di Incheon, è una zona poco abitata difficile da raggiungere, stiamo per arrivare dovremmo metterci circa due ore, tu rimani calma e qualsiasi cosa accada non tentare di fuggire, il primo villaggio di pescatori si trova a diversi kilometri finiresti per morire di sete o peggio, rimani esattamente dove sei, adesso devo riattaccare, sto arrivando Y/n continua a respirare e a mantenere la calma- Bahiyyih chiude la chiamata e tu prendi un respiro profondo

-Wony sei ancora lì?- Chiedi nella speranza che la tua migliore amica non abbia buttato giù il telefono

-Ci sono Y/n- Sentire la sua voce ti fa stare subito meglio

-Yeonjun è qui io non so cosa fare, sono così confusa e spaventata- Ti asciughi il viso maledicendoti, non hai mai pianto tanto in tutta la tua vita quanto negli ultimi giorni, poi ti dai subito della stupida: sei sempre stata un disastro emotivo e come Wony ama definirti decisamente over drammatica.

-Yeonjun... Ma chi è?- Wony ci mette un po' a realizzarlo -Ehh Yeonjun, quell' Yeonjun? Il tuo amico d'infanzia? Quello dell'orfanotrofio?-

Una sera, dopo aver bevuto parecchio per festeggiare il risultato parecchio incoraggiante di una mostra organizzata dall'Accademia, hai raccontato a Wonyoung del tuo passato in ogni più piccolo dettaglio.

-É stato lui a..? La galleria- Chiede Wonyoung, apri la bocca per rispondere

-Y/n sei lì dentro?- La sua voce dall'altro lato della porta

-Cos'é stato? Y/n stai bene?- La voce di Wony è intrisa di preoccupazione
-Devo andare, se loro scoprissero che..-

-Y/n! Stai parlando con qualcuno?- Senza riagganciare cerchi una tasca in cui infilare il telefono, boccheggi con orrore per la prima volta da quando hai ripreso coscienza noti che quelli che hai addosso non sono i tuoi vestiti.

Non fai in tempo a riagganciare che
con un violento schianto la porta si spalanca, scardinata dai cardini la lastra di legno si abbatte a terra, lanci un grido premendoti contro la finestra, nascondi la mano in cui tieni il telefono dietro la schiena.

-Vieni via da lì- Yeonjun si avvicina a te, delicatamente ma con decisione il ragazzo afferra il tuo braccio trascinandoti via dalla finestra

-Y/n sei ancora lì? Ti prego dimmi che stai bene- La voce di Wonyoung, Yeonjun sbuffa

-Perchè devi sempre complicare le cose? Dammi quel telefono- Ti liberi dalla sua stretta con uno strattone non dici nulla, non ti fidi della tua voce in questa situazione, Wonyoung dall'altro capo del telefono continua a gridare, chiede come stai e maledice chiunque sia nella stanza con te.

-Dammi il telefono Y/n- Ripete Yeonjun allungando la mano con il palmo aperto verso l'alto, proprio come tu hai fatto per riavere indietro il tuo fermaglio.

-Non sono più una bambina Yeonjun- Dire il suo nome dopo tanti anni scatena in te emozioni contrastanti, una strana famigliarità mescolata a paura e vertigini.

Yeonjun scrolla le spalle indispettito
-Non lo ripeterò un'altra volta- Hai paura, ma allo stesso tempo non ne hai, ti senti come indifesa ma allo stesso tempo invincibile

-Perchè? Cosa hai intenzione di farmi? Cosa altro vuoi portarmi via?- Gridi facendo del tuo meglio per sostenere il suo sguardo, i suoi occhi sono così straordinariamente profondi, esattamente come nei tuoi ricordi.

-Non vuoi saperlo Y/n- È tutto ciò che ti risponde, abbassi la testa, improvvisamente ti senti svuotata, lasci cadere a terra il telefono dopo aver riagganciato, devi proteggere Wonyoung.

-Con chi hai parlato?- Non rispondi, non sei tenuta a farlo, ti lasci andare contro la parete, fra due ore sarà tutto finito ti ripeti, tornerai alla tua vita, starai bene.

~~

Dopo poco gli altri ragazzi irrompono nella stanza

-Dobbiamo andare via- Yeonjun si rivolge agli altri
-Stai più attento a dove lasci la tua dannata roba- Ringhia Yeonjun lasciando cadere ai piedi di Beomgyu il telefono, eri riuscita ad appropriartene qualche ora prima dopo averlo trovato abbandonato sul tavolo della cucina, indovinare la password era stato incredibilmente facile.

-Prendo l'auto-
Soobin è il primo a lasciare la stanza seguito da Taehyun

-Y/n perché..- Beomgyu ti lancia uno sguardo ferito abbassandosi a recuperare il suo telefono

-Lasciala stare- Si intromette Yeonjun -Lei non lo sa- Gli occhi di Beomgyu si spalancano

-Non glielo hai detto?- Yeonjun si limita a scuotere la testa.

-Andimo- Beomgyu si rivolge a te
-Io non vado da nessuna parte- Ripeti puntando i piedi, la polizia sta per arrivare per restituirti la libertà

-Y/n avremmo preferito non fare questo- Beomgyu ridacchia avvicinandosi a te per scompigliati i capelli con la mano, lanci un grido di rabbia abbattendo l'ennesimo pugno contro la schiena di Kai

-Mettimi giù!- Ti lamenti stordita dalla situazione e dalla posizione scomoda, caricata come un sacco di patate sulla spalla di Hueningkai

-Entra nell'auto- Ti ordina Yeonjun divertito dalla situazione non appena vieni rimessa a terra, ti sistemi i vestiti decisamente troppo larghi per te, la t-shirt bianca che stavi indossando è risalita malamente lungo i tuoi fianchi, noti lo sguardo di Yeonjun che brucia su di te, adirata acceleri i tuoi movimenti, lisciando il tessuto lungo le tue gambe.

Prendi un respiro profondo pronta a dire qualcosa
-Tu non puoi dirmi..- Le parole ti muoiono in gola quando un boato improvviso rompe l'atmosfera divertita che si era venuta a creare

-Giù!- Kai ti trascina a terra facendoti da scudo con il suo corpo, con un movimento estremamente veloce Yeonjun fa comparire una pistola, non riesci a capire bene da dove, le orecchie ti ronzano, forse stai gridando, non riesci a capirlo, Yeonjun si china su di te

-Y/n, ti prego, entra in auto- Il ragazzo ti aiuta a rimetterti in piedi, in un riflesso istintivo ti stringi a lui, tutto intorno a te è un frastuono unico, non può essere la polizia è passato troppo poco tempo realizzi con terrore.

Yeonjun ti spinge all'interno dell'auto, scivoli sui sedili mente stai ancora urlando, ti premi le mani contro le orecchie appiattendoti contro i rivestimenti dei sedili sperando che tutto possa finire presto.

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𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂- 𝗧𝗫𝗧 𝗬𝗲𝗼𝗻𝗷𝘂𝗻 𝘅 𝗿𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora