Stiles uscì dall'auto mentre gli studenti si ammassavano nell'aula magna di Derek. Notò Robert vicino all'ingresso che parlava con Kevin, che sembrava malmenato. Letteralmente picchiato, con l'occhio destro viola e un livido, e il labbro rotto e a malapena guarito. Stiles decise che avrebbe dovuto parlare con Robert del suo commento dell'altro giorno e delle sue domande quasi esplicite che Stiles non apprezzava molto.
Stiles si diresse verso di loro facendo del suo meglio per rimanere disinvolto. Si infilò le mani nella tasca dei jeans. Lanciò loro un sorriso pigro, ma dall'espressione di Robert capì che il ragazzo non si fidava di lui; Kevin, invece, sembrava felice di vederlo. Stiles posò una mano sulla spalla di Robert.
"Cos'è successo, Kevin?". Stiles aggrottò le sopracciglia e l'atleta ridacchiò.
"Diciamo che alcune squadre giocano sporco". Kevin scosse la testa.
"Fidati, lo so". Stiles sorrise.
"Tu giochi a calcio?". Kevin sembrò incuriosirsi ancora di più.
Stiles sentiva che Robert si stava avvicinando all'aula, ma la sua presa sul braccio dell'altro ragazzo era ancora più stretta. Robert sospirò e rimase al suo posto, quasi come un bambino che ascolta il proprio genitore.
"Lacrosse, in realtà". Stiles sorrise: "Non gioco più, ma ho giocato al liceo".
Kevin annuì con un sorriso di riconoscimento e salutò Stiles e Robert prima di entrare nell'aula magna. Robert si preparò ad ascoltare un discorso di Stiles, che si voltò verso di lui con le labbra a forma di linea sottile, ma poi Stiles spinse Robert lontano dalla porta per farli parlare in privato.
"Che c'è?" Robert sbuffò e incrociò le braccia sul petto in un modo difensivo che Stiles proprio non apprezzò.
"Voglio solo assicurarmi che tra noi vada tutto bene e che tu non dica nulla a nessuna delle altre persone del nostro gruppo e se c'è un problema voglio che tu me lo dica subito, in modo che Derek non lo scopra". Stiles parlò in tono sommesso.
"Il nostro gruppo? È il mio gruppo quello in cui ti sei intrufolato, viscido stalker", sbottò Robert. "E poi perché stai spiando tuo marito? Non è che stia facendo qualcosa di male, a parte insegnare... a meno che tu non sia insicuro di qualcosa".
"Non sono preoccupato per la mia relazione con Derek", Stiles scosse la testa. "Mi preoccupa che tu gli dica che sono qui. Sono qui perché non riesco a vederlo abbastanza durante il giorno ed è bello sedersi ad ascoltarlo parlare, insegnare e condividere le sue opinioni".
"Questo non ha senso, onestamente se volevi più tempo con lui perché non gli hai detto di prendersi una vacanza?". Robert sgranò gli occhi.
"Beh, i suoi studenti hanno gli esami, io ho una pasticceria da gestire con il mio migliore amico, che tra l'altro si è preso tutto il peso di questa settimana per me, e non voglio stressarlo più di quanto non lo sia già", Stiles si mise improvvisamente sulla difensiva. "Non capiresti perché non sei abbastanza maturo per comprendere una vera vita adulta e una vera relazione adulta".
"Sai una cosa, come vuoi, non faccio parte della tua relazione e non dirò nulla, lasciami in pace". Robert spintonò Stiles mentre se ne andava.
"Grazie, credo." Stiles borbottò entrando nell'aula magna con la borsa del pranzo in mano.
Come al solito Derek dava le spalle alla classe e scriveva alla lavagna di Edgar Allan Poe e del suo modo di scrivere. Stiles guardò momentaneamente verso la lavagna prima di dirigersi rapidamente verso il suo posto assicurandosi di non essere visto, come faceva sempre prima di iniziare la lezione. Kristen gli rivolse un sorriso smagliante prima di chiudere il quaderno e avvicinarsi a lui per poter avviare una conversazione con lui. Gia invece lo guardò come se fosse la rovina della sua esistenza e non volesse avere nulla a che fare con lui e con la sua squallidezza.
"Allora, com'era la pasticceria ieri?". Kirsten fece un cenno.
"È andata bene, il mio migliore amico Scott ha iniziato a parlare con un ragazzo lì e sembra che si siano trovati piuttosto bene". Stiles mormorò giocherellando con la borsa tra le mani.
"Il tuo amico è gay?". Kristen alzò un sopracciglio perfetto verso Stiles.
"Scott in realtà è bisessuale, aveva una ragazza circa due mesi fa, si chiamava Kira, ma non ha funzionato molto bene e poi si è trasferita a Chicago". Stiles ricorda di aver confortato il suo migliore amico con gelati e bei film: "Per un po' ha avuto il cuore spezzato, ma ora sta meglio".
"Mi sembra piuttosto genuino". Kristen si è divertita a sentire parlare della vita di Stiles più di quanto dovrebbe.
"Lo è! È questo che mi piace di lui, è un amico così buono che posso parlargli e lui mi capisce anche se non ha vissuto la situazione". Stiles sorrise al pensiero del suo migliore amico.
"Questo è molto dolce, in realtà". Kristen era ridicolmente smielata.
La lezione era iniziata a metà della loro conversazione e Derek era in piena modalità lezione parlando di Edgar Allan Poe e della sua capacità di usare le parole. Gli studenti di tutta la classe alzavano la mano e rispondevano alle domande. Derek si stava stancando degli stessi ragazzi che rispondevano alle domande, così decise di chiamare Robert.
"Robert, non ti ho ancora sentito oggi, puoi dirmi perché Poe ha usato questa parola e come questa significhi ciò che sta accadendo nella storia?". Un sorriso sornione si allargò sul volto di Robert.
"A dire il vero, professor Hale, pensavo che il nuovo studente Stanley potesse rispondere alla domanda, visto che non ha risposto a nessuna domanda in tutta la settimana". Robert guardò Stiles che era rosso fuoco.
Derek si mosse a disagio, ma poi disse: "Ok, Stanley, che ne pensi?".
Penso che ucciderò Robert, ecco cosa penso.
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Professor Hale and His Husband [Sterek] {Italian Translation}
Lupi mannariQuella inizialmente non era l'intenzione di Stiles, ma ora lo divertiva imbucarsi alle lezioni di Derek. Soprattutto quando i suoi studenti spettegolano con Stiles del professore, perché non sanno che lui è il marito di quest'ultimo. Ma più la cosa...