Capitolo 13

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Non sapevo come reagire, l'idea di andarmene e non poter stare con Gary mi terrorizzava!
Non sapevo come spiegarlo a mia mamma.
Ero paralizzata, bocca aperta, busto in avanti, e nessuna parola usciva dalla mia bocca.
Crollò il silenzio.
Avevo gli occhi lucidi.
Corsi in camera mia senza dire niente ma con le lacrime che scendevano.
Era stata la cosa peggiore da fare e lo sapevo bene, ma per qualche motivo me ne infischiai.
Avevo pensato a tutto.
A Luke, che nonostante tutto mi faceva prpvare una senzazione di calma e agitazione allo stesso tempo, avevo pensato a Gary con la sua dolcezza infinita, avevo pensato a Bella, alle ragzze e ai ragazzi, a come passare questi giotni.
Ma non avevo pensato a quando saremmo dovuti partire.
Gary mi seguì in camera e origliò fuori dalla porta il mio sfogo...
"Oggi?! Proprio oggi!? Mi fa incavolare! Sono passati tre giorni!! Sono innamorata e non so di chi! E quella tutta felice decide di portarmi a casa?! Ma stiamo scherzando!? Ah ma appena esco mi sente!"
Smisi di parlare, ignara del fatto che Gay stesse ascoltando.
Crollai a terra.
E mi misi a piangere.
Gary a quel punto entrò e mi abbracciò.
Eravamo noi due, soli, per terra, a piangere stretti l'una nelle braccia dell'altro.
E pensavamo in silenzio a come poter convincere i miei a farmi restare..

Troppo per troppo pocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora