Capitolo 20

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Mi sarò posta la stessa domanda tipo venti volte in due giorni. E ancora non riuscivo a dare una risposta.
Gary andò a prepararsi per la cena e io feci lo stesso.
Raccolsi i lunghi capelli in una coda e mi misi degli shorts neri e una canotta bianca elegante, rimasi indecisa però sul paio di scarpe da indossare, Converse o Tacchi?
Riflettei un po' trovando pro e contro, ma appena infilai i tacchi mi venne male ai piedi, la scelta era ovvia a quel punto, Converse.
Le altre erano vestite più o meno come me, shorts e canotta, per le scarpe erano un po' coi tacchi un po' da ginnastica.
I ragazzi ci raggiunsero nell'atrio.
Mio padre portò i fiori a mia madre e andarono a cenare in riva al mare al lume di candela.
Miki e il principino furono portati a mangiare al Mc dalla mamma di Gary.
E noi andammo in una pizzeria vicino all'hotel.
"Mi fanno malei piedi" si lamentò Jassy.
"Vedi a non mettere le Converse" Le rispose Melany.
Risi mentalmente ascoltando la loro buffa conversazione, quando ad un tratto Bella mi si avvicinò.
"Hei, non mi rivolgi la parola da sta mattina, è successo qualcosa con Gary?" Mi sussurró.
"Perchè pensi sempre a Gary?!"
"Non ti incazare chiedevo solo"
"E io ho risposto solo." Ero già seccata di questa conversazione.
Eravamo arrivati al ristorante intanto, ci è stato mostrato il nostro tavolo, e annunciato che le pizze sarebbero arrivate tra una mezz'oretta, 8:30.
Prima che Bella parlasse lo feci io.
"Ragazzi vado in riva al mare un po'."
"Vuoi cheti accompagni?" Chiese gentilmente Gary, ma sinceramente ero stanca di tutto questo appiccicume..
"No grazie, voglio stare un po' da sola" risposi fingendo un sorriso.
Uscii in terrazzo, scesi le scale e raggiunsi la riva.
Il mare ha sempre avuto un effetto calante su di me, riusciva sempre in qualche modo a schiarirmi le idee e tranquillizzarmi.
Mi sedetti a guardarlo e pensare.
Capii una cosa, quando non si riesce ad ottenere qualcosa la si desidera maggiormente, se ami qualcuno spesso tendi a non ammetterlo, ma i tuoi occhi parlano, e che sia versando lacrime o brillando ti dicono sempre qualcosa su di te, anche qualcosa che non vorresti sapere.
Così ho capito, Gary non sarebbe mai potuto divenatre più di un amico, e Luke non l'avrei mai potuto avere per rispetto verso Bella.
Quindi, riassumiamo: sono messa da culo.
Il vento mi accarezzava i capelli morbidi sulle spalle, mentre guardavo quella immensa distesa celeste cambiare colore e diventare di quelle sfumature rossastre che il tramonto stava assumendo.
Stavo lì, a pensare.
Ad un tratto sentii la sabbia muoversi dietro di me e mi accorsi che nel frattempo era arrivato Fra.
"Come mai sei qui?" Chiesi.
"Dentro c'è troppa confusione, le urla non mi piacciono. Tu perchè sei qui?"
"Dentro c'è troppo vuoto, sarà stupido, ma la calma del mare lo riempie"
"Vuoto?"
"Sí, cioè, affermazione stupida, non vuoto ma casino, confusione, ora non più ma prima sì e boh, la realtà è che va tutto male e stando qui mi rilasso di più e riesco a prendere decisioni con più facilità" gli dissi confondendo le parole e un po' troppo di fretta. Il vuoto era inteso dentro me, ma non penso abbia capito.
Rise appena e si sedette di fianco a me.
"Ti capisco" disse dopo un po'.
"Davvero?" Chiesi stupita.
"No, in realtà no, ma dire che si capisce una persona la fà stare un po meno male, e cito le parole del libro di psicologia."
Risi.
Rise.
"Grazie" dissi "mala verità è che non funziona più di tanto se poi gli dici che non è vero che la capisci".
"Uh già, forse hai ragione, avrei dovuto finire di leggere le ultime righe della pagina"
Poi ci fu silenzio.
"Hai ragione, il mare calma, e questo non l'ho letto su quel noioso libro" disse rompendo quel silenzio, non imbarazzante ma non troppo piacevole.
"Forse dovremmo entrare" continuò.
"Forse" dissi.
Si alzò e mi tese la mano, la afferrai e mi aiutò ad alzarmi.
Ci incamminammo verso il ristorante, quando si fermò.
"Tutto okay?" Chiesi.
"Non lo so, tutto okay?"
"Che intendi dire?"
"Hai una lacrima che scorre sul tuo viso, ed è scesa non appena hai visto Bella in braccio a Luke"
"Ohw" risposi, maledette lacrime scassacazzo.
"È il vento probabilmente" risposi, non ne ero convinta io figuriamoci lui. Finsi un sorriso che sembrò credere e riprendemmo il passo.
Pronti ad entrare alla cena più dura della mia vita.

Scusate, ma non riesco a postare una volta a settimana come avevo detto, spero di riuscirci più avanti ma le idee non mi stanno venendo ultimamente è il tempo scarseggia, appena avrò più idee e più tempo scriverò di più; per ora vi chiedo di accontentarvi e di non smettere di seguire la storia.
Se avete idee per il continuo o per migliorarla o critiche costruttivo fatemi sapere, e se vi è piaciuto il capitolo mettete un like.
Grazie.
Kiss Kiss.
Baci Baci.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11, 2015 ⏰

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