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Midoriya pov

Quando riaprii gli occhi non sapevo per quando tempo avessi dormito, ne se mia madre fosse stata messa al corrente del motivo del mio mancato rincasamento. Sperai con tutto il cuore di non averle recato alcuna preoccupazione, non se lo sarebbe affatto meritata.

Sulla caviglia notai che mi erano state applicate le dovute fasciature e medicazioni. A quanto pareva Kacchan si era davvero preso cura delle mie ferite, mi aveva persino portato sulle spalle fino a casa sua. Questo pensiero lo ammetto mi fece schiudere le labbra in un sorriso.

Provai poi ad alzarmi dal divano sul quale ero stato adagiato e mi accorsi che l'intero corpo aveva finalmente ripreso a muoversi. L'effetto di quel quirk paralizzante era terminato.

Presi dalle tasche il telefono per vedere l'ora constatando che il mio sonno era durato parecchio, più di quanto immaginassi. Sullo schermo c'erano varie chiamate perse di mia madre. Non perdetti tempo e composi il suo numero.

-《Izuku, sei tu tesoro?

-"Mamma sto bene non preoccuparti! Mi spiace di averti fatto stare in pensiero!"

-《Che sollievo Izuku riesci di nuovo a parlare menomale! Mitsuki prima mi ha chiamato e mi ha detto tutto. Sono contenta che alla fine non sia successo nulla di grave

-" È così, per fortuna sono tutto intero. E questo lo devo soltanto a Kacchan, è lui che mi ha salvato"

-《Sei fortunato ad avere un amico come lui. Ringrazialo mi raccomando e anche Mitsuki per il disturbo, in fondo ti stanno ospitando a casa loro

-"Certo lo farò"

-《Mi spiace tesoro ma ora devo tornare al lavoro, ci sentiamo quando avrò finito il turno

La salutai e chiusi la chiamata. Purtroppo in questi giorni mia madre era talmente impegnata che non si poteva concedere nemmeno qualche minuto di pausa. La ammiravo molto per questo, in un certo senso anche lei stava superando i suoi limiti dandoci dentro con il plus ultra. Da quando mio padre se n'era andato lasciandola sola era diventata una forte donna indipendente e ad oggi la potevo definire un'eroina per aver avuto la pazienza e la volontà di crescermi senza una figura paterna al suo fianco.

Quando mi alzai dal divano sentii un profumo delizioso provenire dal corridoio. Avevo una gran fame avendo praticamente dormito tutto il giorno e quell'odore stava di certo stuzzicando il mio palato. Mi avviai verso la cucina con l'acquolina in bocca tanto era il desiderio di mettere qualcosa sotto ai denti.

Tuttavia mi bloccai sulla soglia della porta.

-"DANNATA VECCHIACCIA TI HO DETTO CHE LA SALSA NON SERVE!"

-"SMETTILA DI AGITARE IL MESTOLO A QUEL MODO KATSUKI, STAI SPORCANDO TUTTO IL CAVOLO DI TAPPETO IDIOTA!"

-"V-vi prego voi due, abbiamo ospiti..."

-"NON ROMPERE VECCHIO!"

-"NON ADESSO TESORO! QUANDO È TROPPO È TROPPO!"

Alla vista di quel baccano rimasi senza parole. Sapevo che la famiglia di Kacchan fosse fuori dalla norma, che tutto sommato quella era considerata una situazione del tutto normale per loro. Tuttavia provai pena per il signor Masaru che se ne stava in disparte con aria disperata.

Mitsuki mi notò.

-"O Izuku caro ti sei svegliato finalmente!"

Kacchan si girò immediatamente nella mia direzione incrociando il mio sguardo. Notai che indossava un grembiule, probabilmente della madre poiché decorato con fiori disegnati color rosa. Pensai che fosse piuttosto buffo con quell'abito addosso, non rispecchiava per nulla il suo carattere ma al contempo era capace di donargli un'aria più pacata, rilassata.

Non era previsto [DekuBaku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora