Capitolo 2.

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Arrivò mattina e il sole penetrò dalla mia finestra, aprii gli occhi , guardai la sveglia che segnava le 9:00 in punto e capii che era ora di alzarmi. Mi sedetti sul letto per prendere conoscenza ma rimbalzai dopo aver notato una figura seduta sulla scrivania che mi osservava << Cosa diavolo->> venni interrotta dalla sua mano sulle mie labbra << Shh, sveglierai i tuoi fratelli se inizierai ad urlare>> disse con tono basso allontanando lentamente la sua mano dalla mia bocca << Perché sei qui, James?>> domandai coprendo il petto con le braccia, indossavo solamente una canotta e dei pantaloncini molto corti, lui invece...indossava solamente dei boxer mostrando a chiunque lo avesse visto in quel momento il suo maestoso corpo << Volevo incrociare nuovamente il tuo sguardo...in questa casa>> rispose ripetendo le mie ultime parole di ieri sera << Vai via, James>> gli ordinai ma rimase fermo << I tuoi ordini non funzionano con me, piccola Ellen>> affermò avvicinando il suo viso al mio, poi si stese di fianco a me, mostrandomi il paradiso...già, da quel punto potei notare anche le forme sotto il boxer << Ti piacerebbe toccarlo >> alzai immediatamente lo sguardo e mi voltai verso la finestra e sentii James ridacchiare << Rilassati, non farei mai nulla del genere con la sorellina del mio migliore amico>> affermò alzandosi dal letto e aprendo un cassetto dell'armadio << Oh ma guarda un pò...>> disse prendendo un indumento << I tuoi intimi sono davvero sexy>> disse mostrando le mie mutandine rosse di pizzo, mi alzai velocemente dal letto, mi avvicinai a lui cercando di prendere l'intimo ma invano, lui alzò il braccio ed io ero troppo bassa per arrivarci << Calmati, Ellen>> disse sorridendo <<Esci dalla mia camera o>> mi interruppe nuovamente <<Oppure cosa? Chiami le tue guardie del corpo? Cosa potrebbero mai farmi>> disse ridacchiando, poi tornò serio e abbasso il braccio, portando le mutandine vicino al suo viso per poi annusarle <<Che cosa stai facendo...>> non mi rispose e mentre continuava ad annusarle mi guardava con sguardo perverso << Smettila...>> dissi << James smettila...>> continuai << Sono molto profumate...ma sono curioso dell'odore che emanano quelle che indossi in questo momento>> disse mettendo a posto l'intimo e chiudendo il cassetto. Sorrise perfido e si recò verso la porta << Ti aspetto per la colazione, piccola>> disse per poi uscire definitivamente. Improvvisamente ritornai a prendere fiato, ha iniziato a giocare con me, in modo perverso questa volta. Faceva un certo effetto, era difficile tenergli testa, ma ho promesso a me stessa che sarei stata io a mandarlo fuori di testa e non il contrario. Che i giochi abbiano inizio, mio caro James Cooper.

Indossai una gonna nera abbinata ad un top bianco che risaltava il mio piccolo seno, sistemai i capelli, un pò di trucco, accessori e indossai i tacchi neri. Scesi al piano di sotto per fare colazione e notai Mattheo al suo solito posto, Lyon e di fianco a lui James che casualmente si era seduto di fronte al mio solito posto << Finalmente sei sveglia>> disse mio fratello Mattheo, mi piegai e gli diedi un bacio sulla guancia << Ora mi offendo>> esclamò Lyon invidioso, mi avvicinai a lui e lentamente mi piegai per dargli un bacio e questo provocò un pò di fastidio al signor Cooper che doveva sopportare la visione di un bellissimo sedere che non era molto coperto dalla stoffa in quella posizione. Avrei scommesso qualsiasi cifra che lui si fosse reso conto che indossavo le mutandine rosse che aveva preso e annusato.Mi alzai e mi recai al mio posto << James mi ha detto che sei stata tu ad accoglierlo ieri notte...è arrivato in anticipo>> affermò mio fratello Lyon passandomi la bottiglia di latte << È stato tutto così inaspettato, spero tu abbia dormito bene questa notte>> dissi fingendomi preoccupata mentre versavo il latte nella mia tazza << Sono stato più che bene>> rispose lui guardandomi negli occhi, le sue mani erano chiuse in due pugni sul tavolo << È tutto okay amico?>> domandò Lyon ma il cellulare di Mattheo interruppe l'eccitante momento <<Scusatemi, torno subito>> mio fratello si alzò per rispondere alla chiamata e nel frattempo presi una fetta di crostata alle fragole <<Che programma hai per oggi, Ellen?>> domandò mio fratello Lyon << Non ho ancora programmato la mia giornata, fratellone>> risposi, lui sorrise << Lyon, puoi venire un attimo>> la voce di mio fratello Mattheo richiamò la sua attenzione << Non ammazzatevi>> disse riferendosi a me e James, poi si alzò e si recò da Mattheo. <<Cosa stai cercando di fare?>> domandò lui a bassa voce avvicinando il volto verso il mio << Non capisco a cosa ti stia riferendo>> emanai un sorrisetto e lui si alzò e si posizionò dietro di me <<Non so a che gioco tu stia giocando, Ellen, ma fai attenzione, se dovessi perdere la pazienza, ti scoperò senza alcuna preoccupazione, non importa che tu sia la sorellina degli Anderson>> sussurrò all'orecchio, voltai di poco il capo, le mie labbra e le sue per poco si toccavano << Consiglio a te di stare attento, non sono più la bambina ingenua a cui rubavi le bambole. Preoccupati piuttosto a cosa accadrebbe alla tua famiglia,se tu dovessi minimamente toccarmi, con un mio solo schiocco di dita>> i suoi genitori erano dei dipendenti dell'azienda di mio padre perciò il loro lavoro dipendeva solo dagli Anderson, se solo avessi accennato a mio padre i giochetti perversi di James, sarebbe caduto in rovina << Non sottovalutarmi, dopotutto sono una Anderson>> affermai sfiorando le sue labbra << Amo il sapore delle fragole>> disse per poi allontanarsi da me e sedendosi di nuovo al suo posto, sembrava un cagnolino, al momento avevo io la situazione in mano e nulla sarebbe cambiato. I miei fratelli tornarono e finimmo di fare colazione, io e James fingemmo di sopportarci ma ci furono diversi sguardi di odio tra noi che fortunatamente Lyon e Mattheo non notarono.

𝙸𝚕 𝙼𝚒𝚐𝚕𝚒𝚘𝚛𝚎 𝙰𝚖𝚒𝚌𝚘 𝙳𝚒 𝙼𝚒𝚘 𝙵𝚛𝚊𝚝𝚎𝚕𝚕𝚘 ➪𝗝𝗖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora