10-obbligo o verità

671 23 2
                                    

"abbassate un dito, se avete mai fatto sesso" io abbasso la testa e un dito.

"uhuhuh, Ivy che ci nascondi" dice Nicole ridendo.

"come hai osato non dirmelo?!" mi punta il dito Allison facendomi ridere.

"non ne ho avuta l'occasione" mi giustifico ridendo.

"ok, avanti. Abbassate un dito se avete mai baciato Jeremiah Fisher" dice questa volta Taylor, io abbasso un dito e tutte mi guardano.

"oh mio dio" dice Belly guardandomi.

"mi dispiace Gigi" dico mentendo, ovvio.

"tranquilla, non mi interessa più" risponde lei sorridendo.

"ok, toglietemi la curiosità. Abbassate un dito se in questo momento siete fidanzate" dice Taylor facendomi abbassare di nuovo il dito.

"ok, spiegazioni" mi dice Belly.

"una settimana fa, ci siamo baciati nella piscina e la sera stessa abbiamo fatto sesso" dico io arrossendo come un peperone, tutte si mettono a ridere.

"ok, basta parlare di Jeremiah." dico stoppando quella situa.

"abbassate un dito se avete mai fatto il bagno nude" io, Taylor, Allison e Belly la guardiamo.

"ci stai sfidando?" diciamo in contemporaneo io e Taylor, lei sorride e io mi alzo.

"Facciamolo" tutte si alzano e scendiamo dalla barca.

***

"Lo sapevo che erano delle stronze" Dice Taylor facendoci girare.

"cosa succede?" chiedo guardandola.

"ci hanno lasciate qui" io guardo la macchina di Nicole che, effettivamente, se ne sta andando.

"cosa?!" urla Belly.

"forse so di chi è la colpa" ci avviciniamo tutte a Allison e ci fa vedere il messaggio che Conrad ha inviato a Belly, dicendo che l'avrebbe invitata al ballo anche se non glielo avesse chiesto Susannah.

"oh, wow" guardiamo tutte e tre Belly scioccate.

"Belly!" gli urlo vedendo che stava pensando solo a lui.

"va bene, va bene. Cosa facciamo? non possiamo tornare a casa nude" dice appoggiandosi al legno.

"quello è anche peggio" bisbiglia Allison facendosi sentire lo stesso.

"Allison, che c'è peggio di questo?" dico guardandola male.

"Bene, prendete quell'asciugamani, appena usciamo, Ivy chiama Jer e io Conrad" noi sbuffiamo e con una delle ciabatte prendiamo l'asciugamani, usciamo dall'acqua e prendo il cellulare.

"Ehi Ivy"

"Abbiamo un problema. Nicole e le altre ci hanno lasciate in mezzo di strada nude"

"cosa?!"

***
Siamo sedute su un marciapiede, nude e all'inizio dell'ipotermia.

"quanto ci mette?" si lamenta Taylor sbuffando.

"non lo so" risponde Belly annoiata.

"Jeremiah dove sei?" dico bisbigliando per non farmi sentire. Dopo pochi minuti arrivano due macchina da dove scendono Jeremiah e Conrad.

"Ivy stai bene?" io annuisco e Conrad ci passa i vestiti, ci coprono con gli asciugamani e noi ci vestiamo.

"vi dispiace se vado da sola con Jeremiah?" dico infilandomi la maglia.

"ma ti pare? Jivy per sempre" mi dice Allison ridendo. Quando hanno finito tutte di vestirsi salgo in macchina e Jeremiah inizia ad andare a casa.

"Jer, puoi accostare, per favore?" lui annuisce e accosta, io mi sgancio la cintura sospirando e lo guardo.

"grazie per esser venuto a prendermi" lui sorride e mi mette una ciocca dietro all'orecchio.

"Ivy, io verro sempre a prenderti." io non dico niente e abbasso lo sguardo.

"scusa per come ti ho trattato al torneo, non volevo. Ho pensato solo alla vittoria e a me stessa e-" lui mi ferma mettendomi un mano sulla mia e io lo guardo.

"Ei, va tutto bene. Davvero, non mi sono arrabbiato o offeso, sto bene. So che non volevi farlo" dice sorridendomi.

"si, ma mi sento in colpa" dico abbassando lo sguardo.

"non ti devi sentire in colpa, allora." dice ridendo.

"sei sicuro di non esserti offeso?" lo guardo e lui annuisce.

"si, sicurissimo" io annuisco e lui mi alza il viso facendo incrociare i nostri sguardi, appena vedo che si avvicina sorrido a fatica. Mi accarezza la guancia e io appoggia la mia sulla sua, mi avvicino anche io e faccio scontrare le sue labbra morbide con le mie.

"Lo senti?" dico staccandomi dal bacio.

"che cosa?" mi chiede ridacchiando.

"il mio cuore che batte" lui non dice niente e io gli sposto la mano sulla mia guancia al mio cuore.

"batte molto forte" commenta sorridendo.

"sei tu che me lo fai battere così forte" lui fa scontrare di nuovo le nostre labbra e io, con sempre la mano appoggiata alla sua, la sposto dentro la mia maglietta, precisamente nella parte del mio seno. Lui si stacca e mi sorride per poi baciarmi di nuovo, stringe leggermente con la mano il mio seno e inizia a baciarmi il collo facendomi ansimare.

"Andiamo a Casa?" chiedo ansimando, lui annuisce e si stacca mettendo una mano sulla mia gamba e una sul volante. Dopo cinque minuti sento la sua mano salire e sorrido.

"puoi anche farlo, tanto non mi fai nessun effetto" dico guardando dritto.

"tu dici?" io annuisco e lui ridacchia non spostando lo sguardo dalla strada.

"nessuno, nessuno?" io scuoto la testa.

"niente di niente" dico facendogli scrollare le spalle.

"vedremo" dice mantenendo quel sorriso sulle labbra. Sento la sua mano salire sempre di più, fino ad arrivare all'interno coscia, io mi mordo il labbro interno per trattenere un gemito. Dopo un po' che passava la mano nel mio interno coscia, sento la mano abbassare la cerniera dei miei Jeans, sgancia anche il bottone e mette la mano nei Jeans sfiorando il bordo delle mie mutande. Tiro la testa indietro e chiudo gli occhi.

"tanto non mi fai nessun effetto. Si, certo, come no" dice imitando la mia voce, vorrei aprire bocca ma ho paura di gemere troppo, quindi sto zitta. Lui continua quella tortura fino a che non mi sfiora il bordo delle mutande.

"quanto cazzo è lontana casa tua!" esclamo guardandolo male, lui ridacchia.

"arrivati" toglie la mano dai miei pantaloni e mi guarda.

"richiudili" esce ridendo e io me li richiudo per poi uscire dalla macchina e mi avvicino al suo orecchio.

"non pensare che non continueremo" lui sorride ed entriamo in casa, andiamo in camera mia, cgiudo la porta e lui mi mette al muro iniziando a baciarmi, gli tolgo la maglietta e lui inizia a baciarmi sul collo, io ansimo mentre lui mi toglie la maglietta, lo bacio di nuovo e sento la sua mano sganciarmi nuovamente i pantaloni, me li leva e io lo faccio stendere sul letto, mi metto sopra di lui e gli lascio dei baci sulla mascella facendolo ansimare, gli tolgo i pantaloni e appena torno su di lui si avvicina al mio orecchio.

"solo tu mi fai sentire così" io lo guardo negli occhi e sorrido.

"così come?" dico sussurrando sulle sue labbra.

"così desiderato" dice spostandomi i capelli dal viso.

"allora tranquillo, ti desiderò ancora per molto" dico per poi fiondarmi sulle sue labbra.

La nostra estate| Jeremiah FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora