Alice finì di mangiare, si sentiva piena a tappo, Steve aveva preso davvero tante cose da mangiare e si sentiva in colpa a lasciare qualcosa. 《 Era davvero tutto buonissimo, in Italia i fast food non sono così buoni 》ammise bevendo la cocacola dalla cannuccia, leccandosi poi le labbra. 《 Beh in effetti in America è tutto più buono, tranne quelli che provano ad aprire i ristoranti italiani, la pasta è immangiabile 》rispose il ragazzo, pulendosi la bocca con un tovagliolo. 《 La pasta qualche volta posso fartela io, sono bravissima a cucinare! 》esclamò vantandosi la bionda, scoppiando a ridere subito dopo. 《 Sai davvero cucinare? 》domandò sorpreso il moro. 《 Sì, in realtà ho una vera e propria passione per la cucina, a casa quando ho le vacanze cucino sempre io oppure faccio qualche crostata quando ci sono compleanni 》rispose alzando le spalle, guardando la magnifica veduta posta davanti a loro. 《 Ti manca l'Italia vero? 》domandò retoricamente Steve, aspettandosi una risposta positiva. 《 Mah, in realtà non tantissimo, forse perchè è passato ancora poco tempo e perchè mi trovo benissimo qui, ma sono sicura che col passare dei mesi mi mancherà sempre di più anche se alla fine non vorrò andarmene 》rispose lei sospirando, pensando prematuramente già alla sua partenza. 《 Okay dai, non deprimiamoci, manca letteralmente un anno dalla tua partenza e, se me lo permetterai, ti farò passare i mesi più belli della tua vita 》disse il moro avvicinandosi a lei, spalancando poi gli occhi nel rendersi conto delle parole appena dette. 《 Cioè, noi tutti, sì, io e i ragazzi certo 》fece per rimediare, guadagnandosi una risatina da parte della bionda che lo spintonò piano con la spalla. Steve posò poi tutte le cose dentro la busta di prima così da lasciare la grande tovaglia libera e mise dietro di loro il cuscino. 《 Vieni, sdraiamoci così stiamo più comodi 》continuò poi a parlare, stendendosi e facendo cenno alla ragazza di fare la stessa cosa. Alice obbedì immediatamente alla richiesta di Steve e anche se con un pò di imbarazzo, si sdraiò accanto a lui posando gli occhi sul cielo ormai stellato. 《 Oh wow 》mormorò notando la lunga quantità di stelle che riuscivano a vedere da lì sopra. 《 Già, questo posto è famoso anche per questo, le stelle si vedono benissimo, in città di solito è più difficile vederne così tante 》rispose girandosi verso di lei, sorridendole e di rimando fece la ragazza, posando gli occhi sui suoi. 《 Hai fatto benissimo a portarmi qui, sai, non so perchè ma io amo davvero tantissimo il cielo, a volte mi metto sdraiata in terrazza e sto ore e ore a guardarlo, a vedere le nuvole che si muovono, è quasi come per rendermi conto che al di fuori di noi c'è anche qualcos'altro 》confessò Alice, avendo parecchie difficoltà nel dire qualche parola. 《 Scusami, se non capisci qualcosa dimmelo perchè molte volte non sono sicura di ciò che dico, penso di non esprimermi bene, infatti evito di parlare tanto 》ammise arrossendo nel notare che il moro non aveva distolto neanche per un secondo gli occhi dai suoi. 《 Nono, stai tranquilla, mi piace il tuo accento e capisco tutto quello che dici, non devi farti nessun problema! 》esclamò Steve, dopo qualche secondo, si era letteralmente bloccato a guardarla ma non poteva farci assolutamente nulla, era davvero bellissima. 《 Sai, hai anche il fascino dell'italiana, qui le ragazze non sono così belle 》disse poi scherzando per smorzare l'aria imbarazzatante che si era formata dopo il suo blocco. 《 Ma smettila, le ragazze americane sono il doppio della mia bellezza, anche il triplo 》rispose scoppiando a ridere la bionda, scuotendo la testa nel notare i brutti modi di Steve nel rimorchiare. 《 Ma che dici? Non è assolutamente vero 》scosse la testa anche lui, mettendosi seduto e incrociando le braccia al petto. 《 Non devi mica sminuirti sai? Non hai niente in meno delle altre 》disse cercando comunque di essere il più delicato possibile, non volendo colpire un argomento non molto gradito dalla ragazza, rovinarle la serata era l'ultimo dei suoi pensieri. 《 Non so, a me sembra di sì 》ammise timidamente Alice, mettendosi anche lei seduta, in realtà Steve aveva centrato il punto, non voleva uscire con lui anche per quello, in quei giorni aveva visto delle ragazze ed erano seriamente belle e si sentiva come non essere abbastanza per uscire con lui che era davvero un bellissimo ragazzo. 《 Alice davvero lo pensi? In tutti questi anni non ho mai incontrato una ragazza come te e lasciando stare l'aspetto che è meraviglioso perchè sì, sei bellissima ma anche il carattere, da quello che ho potuto conoscere in questi giorni, non è male, sei una ragazza così gentile e dolce 》disse il moro cercando di tirarle sù il morale, dicendo sinceramente tutto ciò che pensava di lei. 《 Nessuno mi ha mai detto questo 》 mormorò lei, sorridendo timidamente ma sussultò nel sentire un tuono, così si girò verso la città sotto di loro notando come le nuvole si era fatte più fitte e nere, facendo scomparire le stelle che fino a poco prima stavano brillando indisturbate sopra di loro. 《 Credo sia ora di tornare a casa 》disse Steve alzandosi velocemente, sembrava strano. 《 Ma è normale questo cambiamento? 》domandò confusa lei, alzandosi di rimando e aiutando il ragazzo a sistemare tutto. 《 Ma sì, tranquilla 》mormorò per poi prenderle la mano e iniziare a camminare verso la macchina.
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Alice in Hawkins - Steve Harrington - (in pausa)
Fanfiction《 Tu sai farmi provare quei sentimenti per cui la gente scrive romanzi 》 Alice, un exchange student, parte per Hawkins, Indiana. La sua famiglia ospitante è la famiglia Hopper, era super positiva e piena di aspettative verso questo nuovo viaggio, ma...