Back home (1ª Parte)

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-"Si può sapere dove l'hai parcheggiata?" chiesi guardandomi in giro e cercando la sua auto

-"Non essere impaziente" sussurrò contornandomi le spalle con un braccio

-"Se fossi stato in te, l'avrei lasciata direttamente a casa" lo presi in giro quando vidi la macchina

-"Antipatica" mi rispose entrando in auto seguito da me

-"Cosa facciamo?" domandò

-"E io cosa ne so" esclamai osservando le sue iridi color nocciola

-"Bhe, prima o poi dovrai accompagnarmi a scegliere l'abito" mi comunicò

-"Va bene, ma non ora" obiettai

Non ero proprio in vena di vederlo con uno smoking

Non per il vestito in se ma per ciò che l'abito voleva significare

-"Si, tranquilla. Con noi verranno anche mia mamma e le mie sorelle" mi informò

Sorrisi: mi piaceva passare del tempo con la famiglia Malik

-"Oh, allora ci divertiremo"

-"Battutine a go go. Qualcuno avrà pietà di me?" si chiese

-"Trisha"

-"Già, sarà l'unica" riflettè ridendo prima di mettere la prima e partire

-"Di nuovo a casa Malik?" domandai quando l'auto si fermò

-"Non sapevamo dove andare" controbatté come risposta

-"Giusto" constatai guardando la sua casa

Percorremmo il vialetto e salimmo sul portico

Zayn aprì la porta e dopo poco entrammo

Il mio sguardo risali le scale e osservai una porta, sorrisi al sol pensiero del giorno in cui davanti a una stanza vuota avevo chiesto -"E questa? Di che colore la facciamo?"

-"Bhe, questo sceglilo tu" aveva affermato per poi continuare -"In fondo è la tua camera!"

-"Davvero Malik? Una mia stanza qui?" avevo domandato sorpresa

-"Certo! Sei la mia migliore amica, ti spetta. Questa deve essere un po' come casa tua."

In quel momento ero corsa ad abbracciarlo così forte che tra poco l'ammazzavo.

-"Che cosa guardi?" sussurrò una voce alle mie spalle

-"La mia camera" sibilai mentre un sorriso si faceva largo sulle sue labbra

-"Finalmente dopo due anni che ti sprono a chiamarla così, l'hai fatto" esultò

-"Bhe si, e pensavo che tra qualche mese ti servirà. Quindi è meglio che tolga tutte quelle cose che c'abbiamo messo dentro" affermai salendo gli scalini

-"Cosa?" domandò seguendomi

-"Zay dopo il matrimonio immagino che tu e Perrie avrete qualche bimbo e lui avrà bisogno di una stanzetta tutta sua" gli spiegai aprendo la porta

-"Cosa?" ripeté nuovamente con gli occhi strabuzzati -"E comunque anche se fosse" iniziò preoccupato -"Prenderà la stanza degli ospiti"

-"Oh andiamo" lo ammonii

-"Questa è casa mia e decido io, non contraddirmi" quasi mi ordinò

-"Okay, la cosa inizia a diventare preoccupante. Non sei ancora papà e già parli come tale" gli feci notare con una risata

50 giorni per farti innamorare di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora