Kiss me again

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Quando tornai, aleggiava nell'aria un buon profumino

Così decisi di entrare in cucina 

-"Ax che cucina dolci? Okay, cosa sta succedendo? Cosa è successo di bello?" iniziai a domandare a raffica

Era un'azione abituale di Alex cucinare dolci quando era felice o gli era successo qualcosa di particolarmente bello. 

Le ricordava quand'era piccola e lei e suo padre cucinavano dolci per festeggiare. E ancora tutt'oggi portava avanti questa tradizione inondando di torte la nostra cucina.

Non che noi ne fossimo dispiaciute, ma certo la nostra dieta non amava molto questo lato di Ax

Dopo che ebbi parlato la diretta interessata si girò verso di me con un sorriso sornione e rispose con un semplice "nulla"

Come se non la conoscessi!

-"E quel sorriso starebbe a significare nulla?" chiesi ridendo -"Mhh, io non direi" aggiunsi

-"Bhe, tu non sei da meno. Chi ne è la causa?" controbatté cercando di sviare la domanda e puntando l'attenzione su di me

Non la scamperai così, mia cara Ax

-"Ho già fatto la stessa domanda, non vale! Non cercare di cambiare argomento! " mi lamentai -"Tocca prima a te" la incitai

Alexis abbassò il volto e iniziò a guardarsi intorno quasi imbarazzata

-"Allora?" l'incoraggiai allegra: ero troppo incuriosita da cosa nascondesse

-"Ecco...vedi" si fermò un attimo poi prese un profondo respiro e continuò -"I-io v-volevo" incominciò a balbettare

-"Prima che faccia notte, tesoro" la presi in giro

-"Il tuo amico Niall è interessante" affermò tutto d'un fiato diventando rossa come un pomodoro

-"Tu e Niall?" domandai correndo ad abbracciarla

-"Ehi, ehi! Ferma, non correre! Ho detto che è interessante, nulla di chè. Non è successo nulla" mi spiegò cercando di nascondere il rossore sul suo volto

-"Peccato" sospirai osservandola e lanciandole un occhiolino

-"E tu, malandrina? Perché hai quel sorriso?" mi chiese 

E io che pensavo di aver deviato il discorso

-"La mia cucina è invasa di torte e dovrei risponderti?! Quelle sono delle mini red velvet?" chiesi indicandole e avvicinandomi

-"Eh, no! Non le avrai finché non confessi" mi mise all'angolo

-"Ho deciso di andare avanti nella mia vita, di cambiare tutto" mi limitai a dire

-"Non mi basta" affermò ridendo -"Hai deciso di svegliarti presto la mattina?" tentò 

-"Quello è un miracolo!" risposi ridendo -"Non arrivo ancora a quei livelli" asserii

-"So?" continuò

-"Luke" fu tutto ciò che dissi

Ero sicura che avrebbe capito senza bisogno che aggiungessi altro

-"Ottima scelta, Roxanne!" si complimentò ridendo e battendo le mani -"Ora puoi avvicinarti alle red velvet! Ma mi raccomando con calma e sobrietà, altrimenti potresti non andare bene per il tuo boy" mi prese in giro

-"Io sono ciò che sono" sbuffai sedendomi

-"Roxanne, Roxanne.."iniziò a dire prima che la interrompessi

50 giorni per farti innamorare di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora