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"Amor, ut lacrima, ab oculo oritur, in pectus cadit"

-Publilio Siro

Bakugo uscì mano nella mano con Izuku dal proprio ufficio, poiché quest'ultimo aveva richiesto un uscita anticipata, per poi dirigersi nel loro appartamento, dove li spettava una cenetta romantica preparatagli dal biondo. 
Aveva passato la sera precedente ad architettare un pasto e un dolce che potessero sorprendere il verde, anche se sapeva che qualsiasi cosa preparata gli sarebbe andata bene, ma voleva sorprenderlo in tutti i modi.
Appena entrati nella macchina del biondo, Izuku gli sorrise quando vide il più grande mettere una mano sulla sua esile, ma muscolosa, coscia, andando a ritmo di musica rock anni '80.

Arrivarono a casa e prima di poterci mettere piede, Bakugo prese Midoriya dalle natiche e lo spinse verso l'entrata della grande casa, per poi aprire la porta e sbatterla con il piede, con sottofondo le risatine di entrambi, Katsuki lo portò verso la cucina, dopo avergli bendato gli occhi, e lo fece sedere accompagnandolo con la sedia, per poi slegare la fascia e vedere il suo volto illuminato  «L'hai fatto per me?» chiede emozionato «Per chi altri se no?» rispose il biondo dandogli un bacio e poi iniziare con le portate, rimanendo sempre più soddisfatto di se stesso quando Izuku lo lodava. Arrivati al dolce Bakugo lo invitò a sedersi sul divano, e Izuku, quando vide la torta sul tavolino, al centro della stanza, inizialmente non capì, ma quando vide la scritta sulla torta si voltò verso il fidanzato salendogli in groppa, per poi baciarlo e buttarlo sul divano, aspettando la mezzanotte insieme, come da dieci anni a questa parte, scambiandosi baci e coccole di ogni tipo.

«Auguri amore mio» Midoriya era rimasto sconvolto dal nomignolo che gli aveva affibbiato, e lo abbracciò piangendo «Deku - ricambiò - perché stai piangendo?» l'altro tirò su col naso e si allontanò di poco dalla presa «Kacchan è la prima volta che mi chiami così» gli fece notare ciò e lo baciò «Ti amo» l'altro semplicemente appoggiò la fronte nell'incavo del suo collo e gli lasciò un bacio per poi dormire. 

***

Le luci del palco erano ancora più calde delle altre volte, e a questa  il vocalist non si fece prendere troppo dall'ansia, perché sapeva che la persona che voleva purtroppo era rimasta a casa sommersa dal lavoro, e così, dopo essersi dati il cinque, i quattro ragazzi si misero ai loro posti, e la musica incominciò 

« Going back to the corner where I first saw you »

Le mani del bicolore iniziarono a tremare, mentre cercava di non guardare la folla, ormai crescente, che si stava spargendo per il locale

«Gonna camp in my sleeping bag I'm not gonna move»

Era consapevole che ormai il gioco era fatto, quindi voleva viversi a pieno questa stupida esperienza

« Saying, "If you see this girl can you tell her where I am?"» 

Eppure aveva paura, di tutto quello che poteva accadere da un momento all'altro, che qualcosa potesse andare storto, e che in un solo secondo tutto sarebbe stato solo un semplice ricordo 

« Some try to hand me money, they don't understand » 

Però quella adrenalina che gli faceva  tremare tutto il corpo, il pubblico sempre più attento alle sue parole, voleva a tutti i costi girarsi e non voltarsi più, credendo che tutta quella folla, non fosse per lui, ma per lo splendido lavoro che i suoi tre migliori amici facevano continuamente con quelle mani, sui loro strumenti

« I'm not broke - I'm just a broken-hearted man » 

Trattenne il respiro, si contorse dal dolore per non essere in grado di avere tutto quello che desiderava, come faceva Bakugo, oppure della spensieratezza di Kirishima e della sensibilità estrema di Izuku

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